Treccine sofficissime: più buone che al bar!

Maria Di Maria
4 Min

Treccine sofficissime: più buone che al bar!

Queste treccine hanno una consistenza incredibilmente soffice e leggera grazie a un semplice preimpasto cotto a base di farina e latte, che aiuta a trattenere l’umidità e rende l’impasto molto elastico e lavorabile. Ideali per la colazione o una merenda fatta in casa, profumano di buono e si sciolgono in bocca.

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Treccine sofficissime: più buone che al bar!

Treccine sofficissime: più buone che al bar!

Ingredienti

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Per il preimpasto al latte (crema densa):

  • 10 g di farina forte (tipo Manitoba)
  • 50 ml di latte

Per l’impasto:

  • 200 g di farina forte (tipo Manitoba)
  • 100 ml di latte
  • 40 ml acqua
  • 8 g di lievito di birra fresco
  • 30 g di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • 25 g di strutto
  • il preimpasto raffreddato
  • Latte q.b. per spennellare
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Preparazione

  1. Prepara la crema di latte e farina (preimpasto):
    In un pentolino mescola il latte con la farina fino a scioglierla completamente. Porta sul fuoco molto basso e gira continuamente finché non si addensa come una crema. Spegni, versa in una ciotolina, copri con pellicola a contatto e fai raffreddare in frigorifero per almeno 2 ore (meglio 4).

  2. Prepara l’impasto:
    In una ciotola capiente o impastatrice versa la farina. A parte sciogli il lievito e lo zucchero nel latte, poi versa tutto sulla farina e inizia a impastare. Aggiungi anche l’acqua e quando l’impasto è compatto, unisci la crema di latte ormai fredda e lavora fino a ottenere un impasto liscio e ben elastico.

  3. Riposare e aggiungere il resto:
    Fai riposare l’impasto in frigorifero per 15 minuti, poi aggiungi il sale e lavora finché viene assorbito. Ripeti il riposo per altri 15 minuti, quindi incorpora lo strutto poco alla volta, continuando a impastare fino a ottenere una consistenza morbida ed elastica. Deve diventare liscio e tirandolo non si deve rompere (si dice “fare il velo”).

  4. Prima lievitazione:
    Trasferisci l’impasto su una spianatoia, dagli qualche piega, forma una palla e mettilo a lievitare in una ciotola unta, coperta, per almeno 2 ore a temperatura ambiente, finché non raddoppia di volume.

  5. Forma le treccine:
    Dividi l’impasto in pezzi da circa 80-85 grammi, fai delle pieghe e forma delle palline. Lasciale riposare per 30-40 minuti. Poi stendi ogni pallina in un cordoncino, piegalo a metà e arrotola i due capi tra loro come una treccia a due.

  6. Ultima lievitazione:
    Disponi le treccine su una teglia coperta di carta forno, copri con un panno e fai lievitare ancora 40 minuti.

  7. Cottura:
    Quando le treccine sono gonfie, spennella con un po’ di latte e cuoci in forno statico preriscaldato a 170°C per 13-15 minuti, fino a leggera doratura.

  8. Finitura:
    Appena sfornate, spennella di nuovo la superficie con un po’ di latte per mantenerle morbide. Dopo 4-5 minuti, spennella con acqua e passale nello zucchero semolato, premendo delicatamente per farlo aderire.

 Treccine morbidissime, profumate, dal cuore soffice e dalla superficie zuccherata e golosa. Si conservano bene in un sacchetto per alimenti per 2-3 giorni.

🕓 Tempi di preparazione: circa 40 minuti (più lievitazioni)
🔥 Cottura: 15 minuti
Riposo totale: circa 4-6 ore (incluso il tempo per il preimpasto)


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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.