Ciambotta: la ricetta di mia madre dello stufato di verdure estive

Maria Di Maria
4 Min

Ciambotta: la ricetta di mia madre dello stufato di verdure estive

Tra i profumi dell’estate, c’è un piatto che più di ogni altro racconta la semplicità e la generosità della terra: la ciambotta. Uno stufato di verdure che non ha una vera e propria ricetta scritta, perché nasce dall’orto, dal momento e dall’istinto di chi lo prepara. Eppure, ogni volta è una festa di colori, sapori e tradizioni.

Pubblicità

Nel mio ricettario di famiglia non poteva mancare. E anche se ogni casa ha la sua versione, io ti racconto la mia. Quella che preparo da anni quando zucchine, melanzane, patate e pomodori abbondano nel cestino e il profumo dell’origano essiccato — raccolto a luglio tra i sentieri del Cilento — mi fa venire voglia di metterlo dappertutto.

La ciambotta è un piatto povero solo all’apparenza. In realtà, è ricca di sostanza, ideale da servire fredda o da usare per farcire bruschette e torte rustiche. Perfetta anche per chi segue un’alimentazione vegetale o desidera un contorno nutriente ma leggero.

Pubblicità

Ciambotta: la ricetta di mia madre dello stufato di verdure estive

Gli ingredienti

  • 1 melanzana (circa 200 gr)
  • 2 patate (circa 200 gr)
  • 1 di zucchina (150/200gr)
  • 1 peperone 
  • 200 g di pomodori o pomodorini
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 cipolla (o scalogno)
  • qualche fogliolina di prezzemolo
  • Qualche foglia di basilico
  • Origano essiccato q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.

Come la preparo

Pubblicità

Comincio sempre dalle verdure: le lavo, le asciugo e le taglio tutte a tocchetti. Aglio e cipolla li trito grossolanamente, giusto per dare l’aroma di fondo.

Scaldo abbondante olio EVO in una pentola in ghisa — uso la stessa che usava mia madre — e faccio rosolare aglio e cipolla senza farli colorire troppo. Poi inizio ad aggiungere le verdure una alla volta, rispettando i loro tempi: prima le patate, poi le melanzane, i peperoni, le zucchine e infine i pomodori. Questa è la sequenza che preferisco per ottenere un equilibrio perfetto tra morbidezza e consistenza.

Quando le verdure iniziano a intenerirsi, aggiungo mezzo bicchiere scarso di acqua, regolo di sale, copro con un coperchio e lascio cuocere a fuoco medio per 15–20 minuti, mescolando ogni tanto. A cottura ultimata, tolgo il coperchio e lascio asciugare il fondo, se necessario.

A fuoco spento, aggiungo le erbe aromatiche fresche: prezzemolo tritato, basilico spezzettato con le mani e un po’ di origano.

E poi la lascio riposare. Perché è così che si gusta meglio: a temperatura ambiente o ben fredda, quando i sapori si sono abbracciati per bene.

Un piatto semplice, ma mai uguale

La cosa più bella della ciambotta è che non ce ne sono due uguali. Cambia con le stagioni, con l’orto, con chi la prepara. È un piatto che racconta il territorio, le abitudini di una famiglia, l’amore per le cose genuine.

Provala anche tu, magari con un filo d’olio a crudo e una fetta di pane casereccio. Oppure come ripieno per una torta salata (in tal caso dobbiamo farla asciugare per bene in cottura – foto in basso). Vedrai che tornerai spesso a questa ricetta.

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e mortadella

Condividi questo articolo
Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.