Ciambellone di Pasqua: Casatiello dolce senza lievitazione, mia Nonna lo faceva così

Maria Di Maria
4 Min

Ciambellone di Pasqua: Casatiello dolce senza lievitazione, mia Nonna lo faceva così

Se amate la ricetta classica del ciambellone di Pasqua, ma non amate i suoi tempi lunghi di lievitazione, oggi vi propongo la versione che preparava la mia nonna, tra i suoi ingredienti non ha ne il lievito di birra, ne la pasta madre.

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Il suo impasto soffice si scioglie in bocca, è una vera meraviglia, la glassa insieme alla coloratissima pioggia di confettini colorati completano questa piccola delizia.

Aromatizzeremo questo ciambellone con il liquore di Sambuco o Strega, con essenza di fiori d’arancio e pasta d’arancio fatta in casa. Per chi non ama gli alcolici e non ha pasta d’arancio, potrà tranquillamente usare della scorza di arancia o limone rigorosamente Bio.

Che ne dite di provare questa ricetta insieme a me?

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Mettiamoci al lavoro e iniziamo!

Torta dolce di Pasqua 2023
Torta dolce di Pasqua 2023

Ciambellone di Pasqua: Casatiello dolce senza lievitazione, mia Nonna lo faceva così

Per questa ricetta procuratevi:

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  • 175 gr di burro,
  • 2 uova,
  • 200 gr di farina 00,
  • 150 gr di zucchero,
  • 65 gr di latte,
  • 1 bustina di lievito in polvere, 
  • 1 cucchiaio di pasta di arancia o scorza di arancio/limone
  • 1 pizzico di sale,
  • 25 ml di Liquore di Sambuco, (Liquore strega, vaniglia)
  • 1 cucchiaio di essenza fiori d’arancio
  • codette o zuccherini colorati, q.b.
Torta dolce di Pasqua 2025

Per la glassa

  • 60 gr di albume pastorizzato
  • 150 grammi di zucchero semolato
  • qualche goccia di limone

Preriscaldiamo il forno a 170° in modalità ventilata oppure 180° statico. Imburriamo e infariniamo uno stampo da ciambella di 20 centimetri di diametro, capovolgetelo sul lavello per rimuovere l’eccesso.

Setacciate farina, sale e lievito in una ciotola e tenetela a portata di mano.

In una terrina montiamo le uova con lo zucchero e la pasta di arancia o la scorza di un agrume, fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungiamo il burro fuso ma freddo in tre step. Dopodiché uniamo il latte, l’essenza di fiori d’arancia e infine aggiungiamo il liquore e la farina con il lievito ed il sale precedentemente setacciati.

Versiamo l’impasto nello stampo e inforniamo per 30/35 minuti, facciamo sempre la prova stecchino. Sforniamo il dolce solo quando risulta asciutto e quindi ben cotto.

Lasciamo intiepidire prima di capovolgerlo su una gratella.

Mentre il nostro ciambellone si raffredda completamente prepariamo la glassa con gli ingredienti sopraelencati. Basterà sbattere per qualche minuto l’albume aggiungendo lo zucchero in 3 step, poi alla fine incorporiamo qualche goccia di limone e finalmente possiamo glassare la torta e inondarla di codette colorate e… Buona PASQUA!!!

N.B: Gli albumi pastorizzati si comprano in tetrapak al supermercato. Se volete fare la glassa come l’ho fatta io e non avete albume pastorizzato, basta rimettere il dolce glassato in forno per 5 minuti a 180 – 190 gradi. Il calore cuocerà la glassa e il pericolo salmonella è scongiurato!

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

 

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.