Tintura madre di iperico: mia nonna la preparava così
Vi ho già svelato alcune ricette erboristiche che preparava mia nonna con l’iperico, trovate l’oleolito e l’unguento semplicemente cliccando il link correlato, oppure spulciando sul sito.
Sicuramente ognuna di voi avrà ben compreso quanto io ami quest’erba officinale che cresce spontanea e fiorisce proprio intorno a San Giovanni, il 24 giugno. Un mese fa circa l’ho raccolta e mi sono messa all’opera per preparare tutti i “medicamenti naturali” che mi hanno insegnato le donne della mia famiglia. I consigli della saggezza antica vanno seguiti fin dalla raccolta stessa. Ho imparato, infatti, a non estirpare mai le radici, a meno che non facciano parte della ricetta, e ad essere gentile con Madre Natura, cercando di non nuocere alla pianta. Bisogna poi saper scegliere i boccioli più freschi e belli e prelevarli con attenzione per non disperdere l’ipericina, una sostanza dal colore rosso, particolarmente preziosa e benefica, che la religione riconduce al martirio di San Giovanni, decapitato da Salomé. Per questo, l’iperico prende anche il nome di Erba di San Giovanni.
Una volta a casa, poi, ho realizzato l’oleolito prima, l’unguento poi e nel mentre la tintura madre.
Tutti e tre preparati vanno impiegati per usi esterni. Solo la tintura madre può essere anche ingerita in gocce dissolte in acqua. Mia nonna mi ripeteva continuamente che “naturale” non è sinonimo di “innocuo” e che dovevo servirmene solo e unicamente al bisogno. Oggi, penso fermamente che le sue parole equivalessero a qualcosa tipo “prima di assumerle, parlane con un medico!”.
Le proprietà per uso esterno della Tintura di Iperico sono: cicatrizzanti, disinfettanti, rigeneranti, è ottima anche per le punture di insetti.
Per uso orale le sue proprietà sono: antidepressive, rasserenanti, allevia i disturbi da stress e l’insonnia.
Prepariamo insieme la tintura madre.
Tintura madre di iperico: ingredienti, preparazione
Per preparare la tintura madre di iperico ci serviranno:
- 115 gr di fiori di iperico
- 200 grammi di alcool a 96°
- 74 grammi di acqua
Procedimento:
Come primissima cosa, in un tegame capiente portiamo a bollore l’acqua. Questo passaggio è relativamente moderno; mia nonna, infatti, non lo faceva. Un tempo si usava acqua di sorgenti di montagna, purissima. Oggi è più comodo aprire il rubinetto, ma questo comporta anche la necessità di purificarla tramite bollitura.
Lasciamola raffreddare e aggiungiamo l’alcool e giriamo per bene. La pianta di iperico necessita di un alcol al 70% ecco perché andremo a diluirlo con l’acqua.
Teniamo a portata di mano il liquido ottenuto dalla miscela dei due ingredienti e dedichiamoci alla selezione dei fiori. Facciamolo su un foglio di carta per non disperdere la polverina rossa sferica che rilasciano, è la più importante. Procediamo a sfilare, tra pollice ed indice, le prime foglioline in cima allo stelo con fiori e boccioli.
Pesiamoli e trasferiamoli nella bottiglia. Ora possiamo aggiungere l’alcol che abbiamo unito all’acqua. Il risultato che otterrete è come da foto che segue.
I tempi di posa e gli usi
Ora non ci resta che chiuderla e riporla in un luogo fresco e asciutto per 30 giorni circa. Ricordiamoci, di controllare il contenuto di tanto in tanto scuotendola leggermente.
Trascorso questo tempo, disinfettiamo tutti gli strumenti che andremo ad usare, preferibilmente in acciaio, poi adagiamo il colino su di una ciotola e versiamo il contenuto del nostro barattolo, schiacciamo per bene con una forchetta, poi con uno schiacciapatate, in modo da recuperare quanto più tintura possibile. Prendiamo un altro contenitore, sempre in acciaio, e poggiamo il colino con una garza (ottimo anche un panno di lino) e travasiamo nuovamente il liquido per filtrarlo. Infine trasferiamolo in piccole boccette di vetro scuro dotate di pipetta contagocce (si trovano facilmente in commercio).
Ma come dobbiamo usare la tintura? 20 Gocce in un bicchiere di acqua da bere due o tre volte al giorno. Se assumiamo altri antidepressivi non va assolutamente usata.
Per uso esterno: gli impacchi vanno fatti diluendo 20 ml di tintura in 60 ml di acqua sterile o soluzione fisiologica.
Per uso orale raccomando vivamente di consultare un bravo medico.
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