Peperoni imbottiti (puparuol mbuttunat): la ricetta della mia famiglia

Maria Di Maria
4 Min

Peperoni imbottiti (puparuol mbuttunat): la ricetta della mia famiglia

Ci sono piatti che non sono semplici ricette, ma veri e propri ricordi. Ogni volta che preparo i peperoni imbottiti, o come diceva mia nonna “puparuol mbuttunat”, torno bambina. Quel profumo intenso che invadeva la cucina era per me il segnale inequivocabile: a tavola ci sarebbe stato uno dei miei piatti preferiti.

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Mia nonna li cucinava con calma, senza lesinare sull’olio, perché ogni passaggio doveva essere un inno al gusto. Niente carne o uova nel suo ripieno, ma tanta verdura di stagione, filetti di tonno sott’olio fatti in casa, olive, acciughe, capperi e profumatissimo basilico. Oggi ripropongo la sua ricetta, con una piccola variante moderna: invece di friggere i peperoni, li passo in friggitrice ad aria, riducendo i grassi e i tempi di cottura. Il risultato resta spettacolare!

Peperoni imbottiti (puparuol mbuttunat): la ricetta della mia famiglia

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Ingredienti

Per 2 peperoni ripieni:

  • 2 peperoni grandi (più 1 per il ripieno)
  • 1 melanzana grande
  • 1 zucchina
  • 2 pomodori San Marzano
  • 160 g di tonno sott’olio
  • 100 g di mozzarella (o scamorza a cubetti, ben sgocciolata)
  • 40 g di parmigiano o pecorino
  • 80 g di olive taggiasche
  • 10 g di capperi dissalati
  • 4-5 filetti di acciuga
  • 3 cucchiai di pangrattato
  • 1 ciuffo di prezzemolo fresco
  • 1 ciuffo di basilico
  • 1 spicchio d’aglio
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Olio di semi q.b. (per friggere le verdure)
  • Pepe nero q.b.

Preparazione passo dopo passo

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1. Pulizia dei peperoni

Lavo i peperoni, elimino la calotta superiore con un taglio netto e pulisco bene l’interno da semi e filamenti. Due peperoni andranno farciti, l’altro servirà per il ripieno. Li spennello con olio extravergine e li cuocio in friggitrice ad aria a 200° per 15 minuti, girandoli a metà cottura. Li lascio scolare capovolti su carta assorbente.

2. Le verdure del ripieno

Taglio a cubetti la melanzana, la zucchina e il peperone rimanente. In padella scaldo abbondante olio con uno spicchio d’aglio e qualche foglia di basilico, quindi friggo gli ortaggi a fiamma vivace finché risultano dorati. Li sgocciolo bene e li trasferisco in una terrina, eliminando l’aglio.

3. Il battuto mediterraneo

In un tagliere trito finemente olive snocciolate, capperi, acciughe, prezzemolo e aglio. Questo mix sprigiona già un profumo irresistibile.

4. Il sughetto col pangrattato

In padella verso un filo d’olio, aggiungo il battuto e lascio che l’acciuga si sciolga. Unisco i pomodori a dadini e dopo qualche minuto il pangrattato, mescolando bene fino a ottenere un condimento saporito.

5. Assemblaggio del ripieno

In una ciotola capiente mescolo le verdure fritte, il sughetto aromatico, il tonno sbriciolato, i cubetti di mozzarella ben asciutti e il formaggio grattugiato.

6. Farcitura e cottura

Riempio i peperoni con il composto, li sistemo in piedi in una pirofila unta con olio e completo con un po’ di parmigiano e mozzarella in superficie. Inforno a 200° per 25-30 minuti, fino a doratura.

Lascio intiepidire, copro con la calotta tenuta da parte e porto in tavola.

Tempi

  • Tempo di preparazione: 30 minuti
  • Tempo di cottura: 45 minuti circa (tra friggitrice ad aria, padella e forno)

I peperoni imbottiti napoletani sono un piatto che racchiude tutta la ricchezza del Mediterraneo: profumi intensi, ingredienti semplici e tanta tradizione. Ogni volta che li preparo, rivive il gesto amorevole di mia nonna, e il profumo che invade la cucina diventa il più bello dei ricordi.

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.