Patate arrugadas: una ricetta buonissima che ho mangiato alle Canarie

Maria Di Maria
2 Min

Patate arrugadas: una ricetta buonissima che ho mangiato alle Canarie

Se vai alle Isole Canarie mangerai le papas arrugadas più e più volte. Sono davvero una bontà ricca di sapore! In penisola non è facile trovare le patate tipiche di questa ricetta, ma ciò non impedisce di prepararla a casa: è semplice ed economica.

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Patate arrugadas: una ricetta buonissima che ho mangiato alle Canarie

▪️Ingredienti:
1 kg di patate novelle piccole
Acqua (quanto basta a coprire)
Una manciata di sale grosso

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Per il mojo rosso:
1 ñora (o peperone secco simile al crusco)
1-2 g di sale grosso
3 g di semi di cumino
4 spicchi d’aglio
5 g di paprika dolce e piccante
2 peperoncini secchi
15 g di aceto di vino bianco
70 g di olio extravergine d’oliva

Per il mojo verde:
Un mazzetto di coriandolo fresco
2 g di semi di cumino
2 spicchi d’aglio
Un pezzetto di peperone verde (facoltativo)
1-2 g di sale grosso
15 g di aceto di vino bianco
70 g di olio extravergine d’oliva

▫️Preparazione
Le patate devono essere piccole e di dimensioni regolari, meglio se novelle. Dopo averle lavate accuratamente, mettile in una pentola senza sovrapporle. Coprile d’acqua e aggiungi una manciata di sale grosso per ogni chilo di patate. Porta a ebollizione a fuoco vivace senza coperchio: dovrà evaporare circa 3/4 dell’acqua. Quando ne rimane 1/4, muovi la pentola con un movimento oscillatorio senza toglierla dal fuoco, fino a che l’acqua sarà completamente evaporata e sulle patate si formerà la caratteristica crosticina bianca di sale.

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.