Migliaccio di carnevale: il dolce della tradizione napoletana

Maria Di Maria
4 Min

Carnevale si avvicina e le cucine partenopee sono in fermento per preparare il migliaccio!

Chi lo ha già gustato, sa bene di cosa si tratta e sente l’acquolina salire… Chi ancora non lo conosce, deve assolutamente assaggiarlo. Tutti se ne innamorano al primo morso!

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Gli ingredienti sono genuini, semplici da reperire e golosi: latte, semolino, ricotta, uova, burro e zucchero. Profuma di vaniglia e di arancio, ed è magnifico!

La sua consistenza è indescrivibile: pare compatta, ed in effetti lo è al taglio, ma fin dal primo boccone ci accorgeremo che si scioglie in bocca e si trasforma in una crema voluttuosa.

È il dessert della tradizione napoletana e si consuma il martedì grasso, per chiudere in bellezza i giorni della goliardia e prepararsi al periodo quaresimale. Rappresenta forse l’ultimo strappo alla regola, prima della penitenza, dei quaranta giorni di sacrifici che conducono poi alla Pasqua.

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E non è fritto, al contrario di molte squisitezze come le chiacchiere, o le graffe, ma cuoce nel forno.

Facile da realizzare, farà la gioia di tutti in famiglia, grandi e piccini, amici e parenti, ma soprattutto la nostra, perché portarlo in tavola ci assicura una grandissima soddisfazione!

Che ne dite di cucinare insieme? Mettiamoci al lavoro, si comincia!

Migliaccio: il dolce napoletano di Carnevale

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Migliaccio: ingredienti e preparazione

Per questa ricetta occorrono:

  • 200 g di semolino
  • 500 ml di latte
  • 450 ml di acqua
  • 1 arancia biologica, solo la scorza
  • 1 limone bio solo la scorza
  • 50 g di burro
  • 370 g di ricotta fresca
  • 250 gr di zucchero
  • 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
  • 4 uova
  • 1 cucchiaino di acqua millefiori
  • q.b. di zucchero a velo per decorare.

Con queste dosi realizzeremo circa 10 fette.

Il procedimento

Versiamo il latte e l’acqua in una casseruola capiente. Preleviamo la scorza di un’arancia rigorosamente biologica, con un pelapatate, evitando di coinvolgere l’albedo, la parte bianca, piuttosto amarognola. Aggiungiamola in pentola e cuociamo il tutto a fiamma allegra.

Portiamolo a sfiorare il bollore, poi uniamo il burro e facciamolo sciogliere rigirando con la frusta a mano fuori dal fuoco. Rimettiamo sul fornello, abbassiamo il gas, quindi inseriamo il semolino a pioggia e mescoliamo di continuo per non farlo attaccare al fondo.

Aspettiamo che si addensi, poi trasferiamolo in un recipiente e lasciamolo raffreddare completamente.

Nel mentre, preriscaldiamo il forno a 180° se ventilato, a 190° se statico.

Scoliamo la ricotta, setacciamola e teniamola a portata di mano.

Rompiamo le uova in una ciotola, aggiungiamo lo zucchero e il cucchiaino di estratto alla vaniglia. Lavoriamo il tutto con lo sbattitore fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso.

A questo punto, senza spegnere le fruste, aggiungiamo la ricotta e il semolino a cucchiaiate, poco alla volta, in ultimo inseriamo anche l’acqua millefiori, se gradita.

Ora il nostro impasto è pronto.

Imburriamo ed infariniamo una tortiera da 24 centimetri di diametro e versiamo il migliaccio.

Inforniamolo (a 180° ventilato – 190° statico) e cuociamolo per 50/60 minuti. Controlliamolo spesso e quando la superficie risulta leggermente scura, copriamola con la stagnola e proseguiamo la cottura fino al termine. Facciamo la prova stecchino prima di sfornarlo e verifichiamo che sia piuttosto pulito (non sarà del tutto asciutto, perché il migliaccio è un dolce cremoso).

Lasciamolo raffreddare del tutto, sformiamolo e cospargiamolo con lo zucchero a velo.

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Di Maria
Sono una mamma, una nonna, e mi piace tanto mangiare, adoro le ricette che mi sono state tramandate, quelle tradizionali, ma non disdegno la cucina light. Avendo una nuora nutrizionista mi avvalgo della sua collaborazione per sperimentare piatti leggeri e poco calorici. Spero di non deludere nessuno e di potervi essere d'aiuto. Grazie a tutti voi per essere qui!