Gusci d’uovo: come vanno usati nell’orto. Mio nonno mi ha insegnato a farlo così

Maria Di Maria
6 Min

Gusci d’uovo: come vanno usati nell’orto. Mio nonno mi ha insegnato a farlo così

Da bambina notavo con curiosità come raccogliesse con cura i gusci delle uova dopo colazione. Non li buttava mai. Li metteva da parte, puliti e asciutti, in un barattolo di vetro. Quando gli chiedevo perché lo facesse, mi diceva:
“Non si spreca niente. I gusci sono oro per la terra, ma prima vanno trattati come si deve.”

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Gusci d’uovo: come vanno usati nell’orto. Mio nonno mi ha insegnato a farlo così

Perché usare i gusci d’uovo nell’orto?

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I gusci d’uovo sono un’ottima fonte di calcio, un nutriente fondamentale per la crescita sana delle piante, soprattutto per quelle che temono il marciume apicale, come i pomodori, i peperoni e le melanzane. Ma non solo: i gusci aiutano anche a correggere l’acidità del terreno, allontanano alcune lumache e possono diventare una barriera fisica contro insetti e parassiti.

Il metodo di mio nonno: gusci nell’aceto

Il segreto che mio nonno mi ha trasmesso è questo:
non usava mai i gusci direttamente nel terreno, ma prima li lasciava macerare nell’aceto.

Ecco il procedimento esatto, come lo faceva lui:

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Ingredienti:

  • Gusci d’uovo ben lavati (anche solo quelli della settimana)
  • Aceto bianco (meglio se di vino)
  • Un barattolo di vetro con tappo

Procedimento:

  1. Una volta raccolti i gusci, li lasciava asciugare bene al sole.
  2. Poi li sminuzzava grossolanamente con le mani o li pestava con un batticarne.
  3. Li metteva in un barattolo e li ricopriva con aceto bianco fino a coprirli completamente.
  4. Chiudeva il barattolo e lo lasciava macerare per circa una settimana, mescolando ogni tanto.
  5. Alla fine si formava una specie di liquido effervescente (dovuto alla reazione tra calcio e acido acetico), che filtrava con un colino.
  6. Questo “infuso di calcio” lo diluiva con acqua (1 parte di liquido per 4 parti d’acqua) e lo usava per innaffiare le piante ogni 15 giorni, soprattutto quelle da frutto.

A cosa serve il macerato di gusci nell’aceto?

  • Rende il calcio più biodisponibile per le piante, molto più che il semplice guscio interrato.
  • Agisce come correttore del pH del suolo (nei terreni troppo acidi).
  • Favorisce la fioritura e la fruttificazione.
  • Rafforza le radici e previene carenze nutritive.

Altri usi dei gusci d’uovo nell’orto:

  • Frantumati e sparsi attorno alle piante: allontanano lumache e larve.
  • Aggiunti al compost: arricchiscono il mix con calcio e minerali.
  • Mescolati con il fondo di caffè: ottimo fertilizzante per rose, gerani e ortensie.

Oggi continuo a usare i gusci d’uovo proprio come mi ha insegnato mio nonno. È un gesto semplice, sostenibile e carico di significato. In un’epoca in cui si parla tanto di economia circolare, noi in fondo l’abbiamo sempre fatta, con le mani nella terra e il cuore nei ricordi.

✅ Il principio scientifico: perché si usano gusci + aceto?

I gusci d’uovo sono composti principalmente da carbonato di calcio (CaCO₃). Quando li immergiamo nell’aceto (acido acetico), avviene una reazione chimica:

CaCO₃ + CH₃COOH → acetato di calcio + anidride carbonica (effervescenza visibile)

👉 Il calcio in forma di acetato è più facilmente assimilabile dalle piante rispetto al guscio intero frantumato, che si decompone lentamente nel suolo.

Quindi, , il principio è valido: il rimedio trasforma un materiale grezzo in una fonte liquida di calcio biodisponibile.

⚠️ Ma l’aceto non rischia di bruciare le piante?

, se non si diluisce bene, può alterare il pH del terreno e causare fitotossicità.

L’aceto ha un pH intorno a 2-3 (molto acido). Usato puro o in concentrazioni troppo alte, può:

  • danneggiare le radici
  • alterare la microflora del suolo
  • rendere inutilizzabile l’area trattata per giorni

✅ Come usare il rimedio in modo sicuro

Per non causare nessun danno, bisogna:

1. Usare solo aceto di vino o di mele, mai aceto industriale ad alta concentrazione.

2. Lasciare i gusci in ammollo per almeno 5-7 giorni: la reazione trasforma completamente il carbonato in acetato.

3. Filtrare bene il liquido, eliminando residui solidi.

4. Diluire il macerato prima dell’uso:

👉 1 parte di macerato + 4 o 5 parti di acqua
Questa diluizione riduce il pH e rende sicuro il trattamento.

5. Usare solo su terreno già umido, mai su terreno secco.

6. Non esagerare: massimo una volta ogni 15-20 giorni, su piante che hanno bisogno di calcio.

✅ Piante che ne traggono beneficio

  • Pomodori, melanzane, peperoni (contro il marciume apicale)
  • Cavoli, broccoli e piante brassicacee
  • Piante acidofile che necessitano calcio ma tollerano pH neutro (con cautela!)

❌ Quando evitarlo

  • Terreni già basici o calcarei
  • Terreni con pH neutro che non mostrano segni di carenza
  • Piante acidofile sensibili (mirtilli, azalee, ortensie blu): rischio di bloccare il ferro
  • Uso eccessivo o troppo frequente

✅ Conclusione

Il rimedio è valido e funziona, ma va usato correttamente:

  • Mai puro.
  • Sempre diluito.
  • Solo su piante che ne traggono beneficio.
  • Non sostituisce una concimazione equilibrata, ma può essere un buon rinforzo naturale.

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.