Gusci d’uovo: come vanno usati nell’orto. Mio nonno mi ha insegnato a farlo così
Da bambina notavo con curiosità come raccogliesse con cura i gusci delle uova dopo colazione. Non li buttava mai. Li metteva da parte, puliti e asciutti, in un barattolo di vetro. Quando gli chiedevo perché lo facesse, mi diceva:
“Non si spreca niente. I gusci sono oro per la terra, ma prima vanno trattati come si deve.”
Gusci d’uovo: come vanno usati nell’orto. Mio nonno mi ha insegnato a farlo così
Perché usare i gusci d’uovo nell’orto?
I gusci d’uovo sono un’ottima fonte di calcio, un nutriente fondamentale per la crescita sana delle piante, soprattutto per quelle che temono il marciume apicale, come i pomodori, i peperoni e le melanzane. Ma non solo: i gusci aiutano anche a correggere l’acidità del terreno, allontanano alcune lumache e possono diventare una barriera fisica contro insetti e parassiti.
Il metodo di mio nonno: gusci nell’aceto
Il segreto che mio nonno mi ha trasmesso è questo:
non usava mai i gusci direttamente nel terreno, ma prima li lasciava macerare nell’aceto.
Ecco il procedimento esatto, come lo faceva lui:
Ingredienti:
- Gusci d’uovo ben lavati (anche solo quelli della settimana)
- Aceto bianco (meglio se di vino)
- Un barattolo di vetro con tappo
Procedimento:
- Una volta raccolti i gusci, li lasciava asciugare bene al sole.
- Poi li sminuzzava grossolanamente con le mani o li pestava con un batticarne.
- Li metteva in un barattolo e li ricopriva con aceto bianco fino a coprirli completamente.
- Chiudeva il barattolo e lo lasciava macerare per circa una settimana, mescolando ogni tanto.
- Alla fine si formava una specie di liquido effervescente (dovuto alla reazione tra calcio e acido acetico), che filtrava con un colino.
- Questo “infuso di calcio” lo diluiva con acqua (1 parte di liquido per 4 parti d’acqua) e lo usava per innaffiare le piante ogni 15 giorni, soprattutto quelle da frutto.
A cosa serve il macerato di gusci nell’aceto?
- Rende il calcio più biodisponibile per le piante, molto più che il semplice guscio interrato.
- Agisce come correttore del pH del suolo (nei terreni troppo acidi).
- Favorisce la fioritura e la fruttificazione.
- Rafforza le radici e previene carenze nutritive.
Altri usi dei gusci d’uovo nell’orto:
- Frantumati e sparsi attorno alle piante: allontanano lumache e larve.
- Aggiunti al compost: arricchiscono il mix con calcio e minerali.
- Mescolati con il fondo di caffè: ottimo fertilizzante per rose, gerani e ortensie.
Oggi continuo a usare i gusci d’uovo proprio come mi ha insegnato mio nonno. È un gesto semplice, sostenibile e carico di significato. In un’epoca in cui si parla tanto di economia circolare, noi in fondo l’abbiamo sempre fatta, con le mani nella terra e il cuore nei ricordi.
✅ Il principio scientifico: perché si usano gusci + aceto?
I gusci d’uovo sono composti principalmente da carbonato di calcio (CaCO₃). Quando li immergiamo nell’aceto (acido acetico), avviene una reazione chimica:
CaCO₃ + CH₃COOH → acetato di calcio + anidride carbonica (effervescenza visibile)
👉 Il calcio in forma di acetato è più facilmente assimilabile dalle piante rispetto al guscio intero frantumato, che si decompone lentamente nel suolo.
Quindi, sì, il principio è valido: il rimedio trasforma un materiale grezzo in una fonte liquida di calcio biodisponibile.
⚠️ Ma l’aceto non rischia di bruciare le piante?
Sì, se non si diluisce bene, può alterare il pH del terreno e causare fitotossicità.
L’aceto ha un pH intorno a 2-3 (molto acido). Usato puro o in concentrazioni troppo alte, può:
- danneggiare le radici
- alterare la microflora del suolo
- rendere inutilizzabile l’area trattata per giorni
✅ Come usare il rimedio in modo sicuro
Per non causare nessun danno, bisogna:
1. Usare solo aceto di vino o di mele, mai aceto industriale ad alta concentrazione.
2. Lasciare i gusci in ammollo per almeno 5-7 giorni: la reazione trasforma completamente il carbonato in acetato.
3. Filtrare bene il liquido, eliminando residui solidi.
4. Diluire il macerato prima dell’uso:
👉 1 parte di macerato + 4 o 5 parti di acqua
Questa diluizione riduce il pH e rende sicuro il trattamento.
5. Usare solo su terreno già umido, mai su terreno secco.
6. Non esagerare: massimo una volta ogni 15-20 giorni, su piante che hanno bisogno di calcio.
✅ Piante che ne traggono beneficio
- Pomodori, melanzane, peperoni (contro il marciume apicale)
- Cavoli, broccoli e piante brassicacee
- Piante acidofile che necessitano calcio ma tollerano pH neutro (con cautela!)
❌ Quando evitarlo
- Terreni già basici o calcarei
- Terreni con pH neutro che non mostrano segni di carenza
- Piante acidofile sensibili (mirtilli, azalee, ortensie blu): rischio di bloccare il ferro
- Uso eccessivo o troppo frequente
✅ Conclusione
Il rimedio è valido e funziona, ma va usato correttamente:
- Mai puro.
- Sempre diluito.
- Solo su piante che ne traggono beneficio.
- Non sostituisce una concimazione equilibrata, ma può essere un buon rinforzo naturale.
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