Oleolito di calendula: lenitivo, ottimo per arrossamenti e screpolature della pelle

Maria Di Maria
6 Min
Bottle of calendula essential oil, infusion or serum, wooden bowl and mortar of dried healthy marigold flowers. Alternative medicine.

L’oleolito di calendula è un altro rimedio che vedevo sempre nella farmacia specialissima di mia nonna.

Era un armadietto con sole preparazioni naturali che realizzava lei, durante l’anno, a seconda del periodo, con quello che Madre Natura offriva spontaneamente.

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Non pensate che in questo modo rifuggisse i medicinali chimici, ma li conservava in un cassetto in cucina, non li mescolava con quelli fitoterapici. Ed erano sempre questi ultimi i primi a cui ricorreva.

Con la calendula, si prendeva cura della pelle. Mi spiego meglio, in presenza di pruriti, screpolature, irritazioni, dermatiti e allergie, il suo intervento di “primo soccorso” era quello di ricorrere a questo oleolito e di applicarlo sulle zone interessate.

Mi ricordo in particolare di un evento: mi ero arrampicata sul pruno ed ero riuscita a salire molto in alto. Era fine settembre, iniziavano a cadere le foglie e alcuni rami erano secchi. Tutto d’un colpo ho sentito cedere il ramo su cui ero salita, ma sono riuscita ad aggrapparmi al tronco per tempo. Peccato che la corteccia mi abbia graffiato completamente le gambe e le braccia, perché sono balzata all’ultimo momento.

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Ero completamente escoriata… mia nonna si è precipitata come un fulmine, con il suo piccolo flacone di oleolito e me l’ha subito steso sulle ferite lenendo il mio dolore.

Da allora è diventato il mio balsamo curativo, ma non solo: ho scoperto, quando sono diventata mamma, che potevo utilizzarlo anche sugli arrossamenti da pannolino dei miei bambini.

Il periodo di maggiore efficacia dei fiori di calendula è proprio sul finire dell’estate. Approfittiamone, dunque, per preparare questo prezioso oleolito! Ma se volete saperne di più su questa piantina officinale, prima di iniziare, cliccate qui.

Oleolito di calendula: l’antico rimedio di mia nonna

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Oleolito di calendula: raccolta ed essiccazione

Iniziamo dalla raccolta dei fiori. Mi raccomando come sempre di verificare il luogo in cui ci rechiamo per farlo: deve essere lontano dalle strade trafficate per evitare la presenza di metalli pesanti. Facciamolo in una giornata asciutta, quando la rugiada e l’umidità notturna saranno evaporate.

Una volta a casa, possiamo preparare subito l’oleolito, con i fiori freschi, ma in questo caso io preferisco quelli essiccati. Per esperienza personale, la riuscita è più sicura (qui i consigli per farlo correttamente).

A questo punto possiamo scegliere allora come procedere. O li sistemiamo sparsi su dei graticci, all’ombra, non sotto i raggi diretti del sole, oppure formiamo dei mazzetti che avvolgeremo in carta non stampata (possiamo anche fare qualche piccolo foro alla carta), legheremo per bene per poi appenderli a testa in giù in una zona secca e ben areata, dovremo aspettare almeno 5 o 6 giorni (dipende dalla grandezza dei fiori), prima di utilizzarli per il nostro scopo.

Chi di noi ha l’essiccatore, può lasciarli al suo interno per 10/20 ore a seconda delle dimensioni dei fiori ad una temperatura che non deve superare i 35°.

Ora possiamo riporli nei nostri barattoli di vetro e utilizzarli per tisane, infusi o per il nostro oleolito.

La ricetta

Per questo oleolito dobbiamo disporre di:

  • 15 gr. di fiori di calendula
  • 200 ml di olio di olio di oliva o semi di girasole estratto a freddo

Procedimento:

Possiamo utilizzare anche l’olio di mandorle o di Macadamia, ma sono preparati molto più costosi.

Visto che l’oleolito di calendula ha anche proprietà anti-age, se vogliamo utilizzarlo a tale scopo, possiamo preparare un piccolo flaconcino da utilizzare solo e unicamente sul viso, ogni giorno la sera, per attenuare le rughe. È portentoso.

Riempiamo un barattolo di vetro (sterilizzato, qui i consigli giusti) quasi fino al collo con i fiori secchi, indicativamente consideriamo di arrivare ai ¾ del suo volume.

Aggiungiamo l’olio a filo, avvitiamo il coperchio, sistemiamolo in un luogo ben asciutto ed esposto al sole per 30 giorni. Durante questo periodo verifichiamo spesso che i fiori siano sommersi dall’olio.

In caso di pioggia ritiriamo il nostro prodotto per evitare di rovinare la nostra preparazione.

Trascorso questo tempo, filtriamolo con un colino a maglie strette, ricoperto da una garza oppure un panno di lino e strizziamo con cura per raccogliere anche l’ultima goccia di olio. Dopodiché filtriamo per una seconda volta in modo da ottenere un oleolito limpidissimo.

Trasferiamolo nelle boccette di vetro scuro e conserviamolo al buio, rimarrà efficace per più di un’anno.*

Utilizziamolo per lenire gli arrossamenti della pelle, le irritazioni alle mani, le screpolature alle labbra, le piaghe da pannolino e le rughe di espressione, per facilitare la cicatrizzazione e per lenire la cute in generale.

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

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Di Maria
Sono una mamma, una nonna, e mi piace tanto mangiare, adoro le ricette che mi sono state tramandate, quelle tradizionali, ma non disdegno la cucina light. Avendo una nuora nutrizionista mi avvalgo della sua collaborazione per sperimentare piatti leggeri e poco calorici. Spero di non deludere nessuno e di potervi essere d'aiuto. Grazie a tutti voi per essere qui!