Zeppole di San Giuseppe: non possono mancare il 19 Marzo per la festa del papà

Maria Di Maria
4 Min

Zeppole di San Giuseppe. Per la festa del papà e non solo!

Una ricetta classica napoletana, amatissima da tutti e regina indiscussa della Festa del Papà. Come ogni ricetta tradizionale ha le sue piccole varianti nei dosaggi, ma il procedimento ed il risultato è simile. Queste zeppole pazzesche vanno poi ripiene con crema pasticcera e guarnite con amarene sciroppate. Una vera goduria della pasticceria!

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Oggi voglio mostravi come, da sempre, le facciamo in casa. L’impasto, vi avviso, è davvero simile a quello dei bignè.

Vi lascio agli ingredienti e al procedimento.

Zeppole di San Giuseppe: non possono mancare il 19 Marzo per la festa del papà

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Zeppole di San Giuseppe al forno. Festa del papà

Per questa ricetta ci occorreranno questi ingredienti:

  • 200 grammi di acqua
  • 200 grammi di farina
  • 50 grammi di burro
  • 1 pizzico di sale
  • 5 uova grandi
  • crema pasticcera q.b.
  • amarene sciroppate per guarnire

Per la crema pasticcera:

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  • 400 ml di latte
  • 65 grammi di farina
  • 80 grammi di zucchero
  • 3 tuorli
  • 1 bustina di vaniglia (oppure il baccello)
  • 1 bicchierino di Rum (opzionale)

Se le zeppole vi piacciono ripiene con molta crema raddoppiate le dosi

Procedimento:

In un pentolino versiamo l’acqua e mettiamo il burro. Portiamo ad ebollizione e versiamo la farina in una sola volta. Giriamo energicamente e velocemente con un mestolo di legno fino a che l’impasto non si stacca dai bordi e forma una palla.

Spegniamo il fornello e lasciamo intiepidire.

A questo punto uniamo un uovo alla volta. Aggiungiamo il successivo solo quando quello precedente è stato completamente assorbito dall’impasto. Se volete velocizzare questi passaggi è possibile usare la planetaria, montando il braccio a foglia.

Una volta incorporate le uova otterremo un impasto denso e corposo. Trasferiamolo in una sac a poche con un beccuccio a stella, il più grande.

Rivestiamo con carta forno la leccarda e procediamo a formare le nostre zeppole. Facciamo due giri sovrapposti con la sac a poche, uno più grande e uno più piccolo.

Mettiamo in forno ventilato a 200 gradi per i primi 15 minuti, poi abbassiamo a 190 e continuiamo la cottura per altri 10 minuti. Lasciamole raffreddare in forno con lo sportello semi aperto. Possiamo inserire un mestolo per bloccarlo.

Nel frattempo ci prepariamo la crema. In un pentolino versiamo il latte e la bustina di vaniglia, portiamo a bollore. In una terrina mettiamo le uova, lo zucchero, la farina ed il rum, diamo una mescolatina. Appena il latte è pronto preleviamone un mestolo e aggiungiamolo alle uova. Giriamo il tutto velocemente con una frusta manuale, una volta che il composto è bello liquido aggiungiamolo al latte rimasto nel pentolino. Riaccendiamo il fornello, e, sempre continuando a rimestare, facciamo addensare la nostra crema. Lasciamo intiepidire, poi la copriamo con della pellicola trasparente e teniamola a portata di mano.

Quando le zeppole si sono raffreddate, riprendiamo la crema e mettiamola in una sac a poche, procediamo a farcire le ciambelle decorandole con  qualche amarena sciroppata.

Auguro una buona Festa del Papà a tutti e alla prossima ricetta!

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.