Unguento di iperico: la ricetta di mia Nonna

Maria Di Maria
4 Min
Mortadella sandwich

La natura è meravigliosa e ha un tempismo perfetto. Lo penso spesso quando preparo l’unguento di iperico. Perché?

Semplice! Questa pianta (ne abbiamo ampiamente parlato) fiorisce intorno al solstizio d’estate e per tradizione viene raccolta al mattino del 24 giugno, il giorno di San Giovanni, da cui prende per altro il nome popolare di erba di San Giovanni, forse per via dei pistilli, rossi come il sangue sparso dal santo quando venne decapitato.

Ma torniamo al punto. Il 24 giugno stesso mia nonna iniziava la preparazione dell’oleolito, perché deve macerare per 1 mese. E siamo al 24 luglio, possiamo metterci all’opera per filtrare l’olio e preparare l’unguento, che guarda caso, ma caso non è, serve per curare, tra le altre problematiche, eritemi e scottature. E così mi ricollego al circolo virtuoso perfetto del creato: proprio in questo periodo dell’anno, il sole è alto nel cielo e il rischio di incappare in ustioni solari è elevato. Madre Natura lo aveva previsto e l’Uomo lo ha compreso, anzi, le Donne come mia madre, mia nonna, e via dicendo arretrando a ritroso fino alla notte dei tempi.

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Siamo noi, però, le donne che oggi devono rinnovare questa tradizione e tramandarla ai nostri figli, alle nostre figlie e ai nipoti, perché possiamo sempre contare sull’aiuto che il creato offre al nostro benessere.

Per questo ho deciso di diffondere la ricetta che mia nonna usava per preparare l’oleolito (qui trovate il link) e l’unguento, perché possiate anche voi approfittare di tutti i benefici.

Vediamo insieme come procedere.

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unguento di iperico

Unguento di iperico: ingredienti e preparazione

L’unguento di iperico è un balsamo curativo a base semplicemente di cera d’api al 100% e oleolito.

Mia nonna non usava altro, nessuna essenza per profumarlo, niente burro di karité, solo questi due ingredienti.

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Se ne serviva per curare ustioni ed eritemi solari, per ferite e abrasioni, psoriasi e macchie della pelle, ma mi diceva anche che funzionava per attenuare le smagliature, i segni dell’acne, le cicatrici e… le rughe. Infatti aveva una pelle liscia come la porcellana.

Bisogna solo avere l’accortezza di aggiungere una protezione se lo applichiamo di giorno, come antirughe vi consiglio di usarlo la sera prima di andare a letto, perché è fotosensibilizzante, ossia si attiva con i raggi del sole e può provocare arrossamenti cutanei.

È davvero molto utile e una volta ottenuto il nostro olio di Iperico, procuriamoci:

  • 20 gr di cera d’api pura al 100%
  • 60 ml di oleolito

Sciogliamo la cera a bagnomaria e uniamo l’oleolito poco alla volta, mescolando con un frustino (oppure con un montalatte elettrico) per distribuirlo uniformemente. Trasferiamolo nei barattolini appositi, subito, prima che solidifichi (vanno bene anche i vasetti di vetro o di omogenizzato, precedentemente sterilizzato, qui il link per farlo correttamente) e utilizziamolo al bisogno!

Io continuo a farlo in modo naturale, ma se proprio non dovesse piacervi il suo odore unite qualche goccia di essenza profumata prima di travasarlo nei vasetti.

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

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Di Maria
Sono una mamma, una nonna, e mi piace tanto mangiare, adoro le ricette che mi sono state tramandate, quelle tradizionali, ma non disdegno la cucina light. Avendo una nuora nutrizionista mi avvalgo della sua collaborazione per sperimentare piatti leggeri e poco calorici. Spero di non deludere nessuno e di potervi essere d'aiuto. Grazie a tutti voi per essere qui!