Tonno sott’olio: la ricetta di mia nonna

Maria Di Maria
5 Min

Mia nonna sapeva davvero preparare tutto, anche il tonno sott’olio fatto in casa; vi assicuro che ha tutto un altro sapore rispetto a quello in scatola del supermercato. Ma questo lo immaginate benissimo da sole! La ricetta è semplicissima e alla portata di tutte, se ci riesco io che non sono certo una cuoca professionista, figuratevi se non potete realizzarlo voi!

Il gusto e la carnosità del pesce sono pieni, rotondi e molto convincenti, ma per poter assaporarlo dovremo attendere un mese circa dalla sua preparazione. Pazienza, il tempo vola, lo sappiamo bene!

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Questo è l’unico modo per essere certe che si insaporisca in maniera impeccabile.

Possiamo aggiungere anche bacche di ginepro e pepe in grani, oppure gli aromi che preferiamo come foglie di alloro. Io stavolta l’ho fatto senza nulla.

Una volta pronto, si conserva inalterato per 3 mesi circa in un luogo fresco e asciutto, lontano da luce e calore. Ma se apriamo il vasetto, allora riponiamolo in frigorifero e consumiamolo entro 4 o 5 giorni. Non dimentichiamoci di rabboccare l’olio, altrimenti rischia di seccarsi.

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Usiamolo per condire insalata, pasta, pizza, bruschette, panini, per arricchire torte salate, per i ripieni di verdure come peperoni e pomodori, insomma, è un prodotto davvero versatile.

Ricordatevi di scegliere solo alimenti di qualità e sterilizziamo i barattoli in cui intendiamo riporlo, qui tutte le informazioni per procedere correttamente.

E ora, mettiamoci al lavoro… il tonno sott’olio ci aspetta.

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Tonno sott’olio: ingredienti

Per due vasetti da 500 grammi l’uno procuriamoci:

  • 1 kg di tonno
  • q.b. di olio extravergine d’oliva
  • 3 l di acqua
  • 180 g di sale fino

 

La preparazione

La primissima operazione da fare per preparare il tonno sott’olio è quella di lavare il trancio crudo con massima cura dopo averlo diviso in pezzi. Dobbiamo accertarci di eliminare qualsiasi residuo di sangue perché, se presente, rischia di coagulare e rovinare la resa finale con antiestetiche macchie scure.

Sciacquiamolo a lungo sotto il getto del rubinetto, più e più volte, rigirandolo spesso, poi mettiamolo in una ciotola con acqua fredda e lasciamolo in ammollo per una decina di minuti. Cambiamo l’acqua e ripetiamo fino a quando non risulta limpida.

Nel mentre, versiamo 3 litri di acqua in un tegame alto e capiente e aggiungiamo il sale.

Portiamo a bollore, poi tuffiamo il tonno e cuociamolo a fiamma allegra per un’ora circa.

Al termine del tempo stabilito, scoliamolo, passiamo velocemente sotto l’acqua fredda e facciamolo sgocciolare a lungo in un colino a maglie strette, adagiato in un recipiente che lo contenga.

Aspettiamo almeno 12 – 18 ore, deve asciugarsi completamente.

L’indomani, prepariamo i barattoli sterilizzati, poi riprendiamo il trancio e spezzettiamolo grossolanamente. Inseriamolo nei vasetti e ricopriamolo completamente con l’olio extravergine d’oliva.

Manteniamoci ad 1 centimetro dal collo del barattolo, poi con un coltello infilziamo delicatamente i filetti in modo da permettere all’olio di penetrare bene nella sua carne.

A questo punto, se vogliamo aromatizzarlo, possiamo aggiungere le bacche di ginepro e qualche foglia di alloro. Pressiamo bene e richiudiamo ermeticamente, poi procediamo alla ribollitura.

Colmiamo una casseruola di acqua, mettiamo un canovaccio sul fondo, sistemiamo i vasetti in modo che sino immersi quasi fino al coperchio e portiamo a ebollizione sul fornello. Contiamo un’ora e mezza dalla presa del primo bollore, spegniamo il gas e lasciamoli raffreddare al suo interno. Una volta che si sono raffreddati poggiamoli a testa in giù e lasciamoli capovolti per una quindicina di minuti.

Prima di consumarlo, verifichiamo che si sia formato il sottovuoto. Se all’apertura, sentiamo un suono secco allora il nostro procedimento è stato corretto e possiamo gustarci un tonno sott’olio davvero genuino!

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.