I gamberi in tempura sono un piatto asiatico decisamente saporito, lo sappiamo bene!
Quando capita di cenare in un ristorante etnico, rappresentano una scelta imprescindibile per la loro ghiotta golosità. Scricchiolano tra i denti, con la loro pastella spessa e corposa, ma hanno un interno scioglievole e appagante. Insomma sono spaziali.
Perché aspettare la prima buona occasione per gustarli quando possiamo provare a prepararli con le nostre mani? La ricetta non è troppo complessa, ma il presupposto imprescindibile è sempre lo stesso: prediligiamo un pescato freschissimo di giornata, per una resa da manuale. Facciamoci consigliare dal nostro pescivendolo di fiducia e una volta a casa mettiamoci al lavoro, insieme!
Tempura di gamberi: ingredienti e preparazione
Per questa ricetta occorrono:
- 500 gr di gamberoni
- 90 gr di farina 0 + q.b. per infarinarli
- 60 gr di amido di mais (maizena)
- 1 bustina di lievito in per preparazioni salate
- 200 ml di acqua fredda
- q.b. di olio di semi di girasole.
Con queste dosi otterremo 4 porzioni.
Il procedimento
Puliamo i gamberi sfilando la testa e il carapace. Preleviamo il filo nero sul dorso per togliere l’intestino, dal sapore amarognolo, cercando di non affondare troppo la lama per non dividerli a metà.
Sciacquiamoli sotto al getto del rubinetto, tamponiamoli benissimo per asciugarli, poi teniamoli un attimo da parte e pensiamo alla pastella.
In una terrina mettiamo la farina, il lievito e l’amido. Misceliamo le polveri con un cucchiaio, versiamo l’acqua freddissima da frigorifero senza smettere di mescolare, fino ad ottenere un composto corposo. Facciamolo riposare per 5 minuti.
Intanto, in una casseruola, portiamo al punto di fumo abbondante olio di semi di girasole.
Riprendiamo i gamberi sgusciati e passiamoli nella farina, poi immergiamoli nella pastella per ricoprirli perfettamente.
Tuffiamoli nell’olio bollente e friggiamoli per pochi minuti, sono pronti quando risultano gonfi e dorati in superficie. Scoliamoli con la schiumarola, poi eliminiamo l’unto in eccesso con la carta assorbente e portiamoli in tavola.
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