I taralli al finocchietto sono una variante profumatissima e fragrante della classica ricetta e rientrano tra le eccellenze della cucina pugliese, insieme a quelli aromatizzati al peperoncino, alla cipolla, al vino bianco e al rosmarino.
Vale la pena sperimentare anche questa versione deliziosa, magari in occasione di una festicciola di compleanno o per Pasqua. Sono ideali per un aperitivo con gli amici o come spezzafame durante una lunga giornata di lavoro o di impegni.
Non sono difficili da realizzare, occorre impastarli e cuocerli in due step. Prima dovremo lessarli, poi infornarli fino a doratura.
Una volta pronti si conservano integri in un contenitore ermetico a temperatura ambiente per una settimana.
Mettiamoci al lavoro insieme!
Taralli al finocchietto: ingredienti e preparazione
Per questa ricetta occorrono:
- 500 gr di farina 00
- 80 ml di olio evo
- 1 cucchiaio di semi di finocchio
- 1 cucchiaio di sale
- q.b. di acqua
- q.b. di farina 00 per la spianatoia.
Con queste dosi otterremo 6 porzioni.
Il procedimento
Setacciamo la farina in una ciotola, aggiungiamo i semi di finocchio e il sale, misceliamo le polveri, poi versiamo l’olio evo.
Rigiriamo ancora, poi inseriamo tanta acqua quanto necessaria per rendere l’impasto elastico e uniforme, facilmente lavorabile.
Sposiamoci sulla spianatoia leggermente infarinata e formiamo un panetto.
Ora con un tarocco, suddividiamolo in tanti tocchetti da 20 grammi l’uno circa. Prendiamo il primo e passiamolo tra i palmi per ottenere un salamino. Uniamo gli estremi per ottenere la classica forma dei taralli.
Proseguiamo in questo modo fino a terminare tutti gli ingredienti. Intanto, portiamo a bollore una casseruola colma di acqua.
A ebollizione raggiunta, lessiamo i taralli per 3 minuti. Scoliamoli appena risalgono a galla e adagiamoli su un panno pulito.
Lasciamoli raffreddare per mezz’ora.
Al termine di questo tempo, sistemiamoli ben distanziati sulla placca foderata con la carta apposita.
Cuociamoli in forno a 250° per 40 minuti circa.
Sforniamoli e lasciamoli intiepidire, poi impiattiamoli e serviamoli per un aperitivo sfizioso.
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