Ricotta fatta in casa: la ricetta facile, facile di mia nonna

Maria Di Maria
4 Min

Non tutti sanno che in casa possiamo preparare quasi tutto, anche la ricotta! Mia nonna lo faceva sempre e vi assicuro che conosceva la temperatura esatta in cui il latte si trasforma in cagliata senza bisogno del termometro! Lei controllava semplicemente con il mestolo che si formasse un po’ di schiuma intorno ai bordi. Senza parlare di tutti i tipi di caglio che usava, partendo dal latte di fichi ai fiori del cardo mariano. 

Era un portento, una vera forza della natura! Vorrei aver ereditato anche solo un quarto della sua bravura. Ma torniamo al nostro manicaretto.

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Il gusto della ricotta fatta con le nostre mani è decisamente più rotondo, pieno e appagante; ma non è l’unico vantaggio che riceviamo a fronte di un minimo impegno. Possiamo addirittura decidere la consistenza che preferiamo ottenere. Mi spiego.

La ricotta è un formaggio squisito che può essere gustato tale e quale, ma rientra anche tra gli ingredienti per i ripieni ad esempio di agnolotti, tortellini, pasta fresca o torte salate. In questo caso, servirebbe una resa ben asciutta in modo che il liquido non rovini l’impasto. Se intendiamo utilizzare il nostro formaggio fresco a questo scopo, una volta pronto dobbiamo solo scegliere quanto strizzarlo prima di lasciarlo rassodare in frigo. Più lo faremo, più sarà compatto.

Inoltre, possiamo aromatizzarlo come preferiamo prima di formarlo: erbe, spezie, gusti vari vanno introdotti sempre ben sminuzzati per un risultato omogeneo.

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Conserviamo la nostra ricotta in frigo e consumiamola entro 3 giorni.

Noteremo fin dal primo assaggio che il suo sapore è differente e ce ne innamoreremo.

Un presupposto imprescindibile, però, prima di metterci all’opera è quello di poter contare su un termometro alimentare… o di essere dei fenomeni come mia nonna. Io per non sbagliare me lo sono procurato!

E ora, iniziamo!

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Ricotta fatta in casa: ingredienti e preparazione

Per 500 grammi di ricotta circa ci serviranno:

  • 2 l di latte fresco intero
  • ½ limone
  • q.b. di sale
  • 1 tegame capiente
  • 1 mestolo di legno
  • 1 fuscella per ricotta
  • 1 termometro alimentare.

Procedimento:

Versiamo il latte nella casseruola e scaldiamolo a fuoco lento. Nel mentre, spremiamo il limone, poi filtriamo il succo con cura, dobbiamo ottenere un liquido giallo trasparente, senza semini e polpa al suo interno. Usiamo un colino a maglia finissima.

Con un termometro alimentare, verifichiamo che il latte abbia raggiunto una temperatura compresa tra gli 85 e i 90 °C. Se così è, togliamo dal fornello e uniamo subito il succo di limone, poi rigiriamo bene con il mestolo. Inizieranno a comparire i primi fiocchi di latte. Lasciamo riposare il tutto per una decina di minuti.

Trascorso questo tempo, rompiamo la cagliata e rigiriamo nuovamente.

Ora ricopriamo uno scolapasta con la garza alimentare o con un panno di lino e versiamo il composto al suo interno per filtrarlo. Aggiungiamo un pizzico di sale e mescoliamo.

Strizziamo bene il panno per far fuoriuscire il liquido in eccesso, poi sistemiamo il tutto nelle fuscelle. Livelliamo la superficie, compattandola leggermente, infine sistemiamo il tutto in frigo per 2 ore almeno.

Ed in fine, godiamoci la nostra ricottina deliziosa! Che ve ne pare?

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

 

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.