Profitterol: super facili e golosi!

Maria Di Maria
5 Min

Alzi la mano chi non impazzisce per il profitterol? Nessun braccio alzato, ovviamente, perché questo è il dessert che mette d’accordo tutti, grandi e piccini, sempre e ovunque.

Diciamo che è tra i più richiesti al ristorante…

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Con la mia ricetta dei profitterol non avremo bisogno della sac a poche ma solo di un cucchiaio.

Mettiamoci alla prova e cuciniamo insieme!

Profitterol: nulla da aggiungere, sono l’apoteosi della golosità

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Profitterol: ingredienti e preparazione

Per questa ricetta occorrono:

  • bignè:
    • 65 grammi di burro
    • 150 g acqua
    • 95 g farina
    • un pizzico di sale
    • 2 uova
  • per la crema chantilly:
    • 500 gr di panna fresca liquida
    • 70 gr di zucchero
    • 1 baccello di vaniglia
  • per la glassa:
    • 500 gr di latte intero
    • 125 gr di zucchero
    • 50 gr di cacao amaro in polvere
    • 30 gr di farina 00
    • 60 gr di cioccolato fondente (da copertura al 52%).

Il procedimento per i bignè del profitterol

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Versiamo l’acqua in un tegamino, aggiungiamo il burro e un pizzico di sale, portiamo a bollore sul gas a fiamma dolce.

Quando raggiunge l’ebollizione, togliamo dal fuoco e incorporiamo la farina tutta in una volta, mescolando energicamente con una spatola o un cucchiaio di legno. Rimettiamo sul fuoco e cuociamo, senza smettere di rigirare. In appena 5 minuti si staccherà completamente dalla pentola e sarà cotta.

A questo punto, trasferiamo il composto in un altro recipiente e mentre e ancora caldo uniamo le uova, una alla volta, quando il primo uovo è completamente assorbito aggiungiamo il secondo. Quando anche quest’ultimo è completamente assorbito, riportiamo sul fuoco e  lavoriamo con un cucchiaio di legno, dobbiamo ottenere un impasto colloso ma che si stacchi completamente dalla pentola.

Ora lasciamo raffreddare e preriscaldiamo il forno a 200° in modalità statica.

Prendiamo la teglia da forno e ricopriamola con carta forno, posizioniamo sopra mezzo cucchiaio di impasto uno vicino all’altro fino a terminarlo. Ora con le mani umide aggiustiamo formando delle palline.

Cuociamo per 20 minuti.

A questo punto facciamoli raffreddare del tutto prima di sfornarli.

La glassa per il profitterol

Prepariamo la glassa. In un pentolino misceliamo farina, cacao e zucchero con un frusta a mano.

In un altro tegame scaldiamo il latte, quindi uniamolo a filo alle polveri, rigirando con la frusta per scongiurare la formazione di grumi e portiamo sul fornello a fuoco medio. A bollore raggiunto, facciamo addensare la crema, poi spegniamo il fornello e inseriamo il cioccolato fondente precedentemente tritato a coltello. Facciamo intiepidire, dando una mescolata di tanto in tanto per impedire il formarsi di quella antipatica pellicina. In meno di un quarto d’ora, la nostra glassa sarà vellutata e liscia.

La crema chantilly

Ricordiamoci sempre di mettere la panna in frigorifero, nello scomparto più freddo, mezz’ora prima di iniziare a lavorarla, con le fruste elettriche, se estraibili e con una ciotola, preferibilmente in vetro o in metallo.

Trascorso questo tempo, riprendiamola, poi incidiamo la bacca di vaniglia e grattiamo i semini per aromatizzarla. Iniziamo a montarla e quando comincia a gonfiarsi, aggiungiamo lo zucchero a velo. Proseguiamo nell’operazione fino ad ottenere una spuma soda. Trasferiamola in una sacca da pasticcere con il beccuccio liscio.

L’assemblaggio del profitterol

Riprendiamo i nostri bigné e buchiamoli alla base in modo da formare un buco grande quando la bocchetta della sac à poche con la crema chantilly. Farciamoli uno ad uno, poi immergiamoli singolarmente nella glassa per ricoprire l’intera superficie. Preleviamoli via via con due cucchiai o due forchette e adagiamoli su un vassoio, impilandoli in modo piramidale.

Decoriamo poi con la panna rimasta e riponiamo in frigorifero per un’ora prima di servire i nostri profitterol.

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

 

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.