Posca: la bevanda dei legionari romani a base di acqua e aceto, come rifarla oggi
Tra le abitudini alimentari dei Romani esisteva una bevanda tanto semplice quanto diffusa: la posca, una miscela di acqua e aceto che accompagnava la vita quotidiana dei legionari e delle classi popolari. Non era solo un rimedio contro la sete, ma anche un modo per disinfettare l’acqua e renderla più sicura, oltre che leggermente energizzante.
Come veniva preparata nell’antichità
Le fonti non ci restituiscono una ricetta univoca, ma diverse testimonianze concordano su alcune proporzioni:
- Catone il Vecchio (II secolo a.C.) cita un rapporto di due parti di acqua e una parte di vino aspro, con aggiunta di aceto e, a volte, spezie come coriandolo, aneto o menta.
- Altre fonti antiche descrivono una semplice miscela di acqua e aceto, variabile nella forza a seconda delle esigenze del momento.
Questa bevanda aveva il vantaggio di essere economica, facilmente conservabile e molto dissetante, adatta a lunghe marce sotto il sole.
Le ricostruzioni moderne
Gli storici e gli appassionati di cucina antica hanno provato a riportare la posca ai giorni nostri. Le ricette più comuni propongono:
- Versione semplice: 250 ml di acqua con 2 cucchiai (circa 30 ml) di aceto → rapporto 10:1.
- Versione più forte: 500 ml di acqua con 2 cucchiai di aceto → rapporto 12:1.
- Versione aromatica: oltre ad acqua e aceto, l’aggiunta di miele, sale o spezie (come coriandolo, menta, anice).
- Versione elaborata: 1 litro d’acqua, 360 ml di aceto, ½ tazza di miele e semi di coriandolo schiacciati. In questo caso si porta a bollore il tutto per sciogliere il miele, poi si lascia raffreddare e si filtra.
Queste proporzioni offrono una gamma di gusti che vanno dal più leggero e dissetante al più deciso e aromatico.
Come riprodurla oggi
Per chi volesse provare la posca in chiave casalinga, la ricetta più equilibrata e fedele alle ricostruzioni storiche è questa:
- 250 ml di acqua
- 2 cucchiai di aceto di vino (rosso o bianco)
- Opzionali: un pizzico di sale, un cucchiaino di miele o spezie leggere.
Il risultato è una bevanda aspra, fresca e leggermente tonificante, che ricorda alcune moderne bevande isotoniche. Se dolcificata con miele, diventa più gradevole e vicina a ciò che probabilmente bevevano anche i soldati romani.
La posca non era solo una curiosità gastronomica: rappresentava un pezzo importante della vita quotidiana romana, capace di unire semplicità ed efficacia. Oggi possiamo riprodurla facilmente in cucina, scegliendo la proporzione d’aceto più adatta al nostro palato. In ogni caso, resta una testimonianza affascinante di come i Romani sapessero adattare le risorse a disposizione per creare qualcosa di utile e funzionale.
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