Pomodori verdi sotto olio: la mia ricetta per conservarli a lungo

Maria Di Maria
4 Min

I pomodori verdi sotto olio sono una delle mie conserve preferite. Una volta pronti, possiamo utilizzarli davvero in svariati modi.

Sul pane, come aperitivo o stuzzichino sono una delizia, li ho provati anche sulla pizza e me ne sono innamorata.

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La mia ricetta è antica, per questo, vi avviso che è molto lunga da preparare, ma per nulla complessa. Il punto è che i pomodori devono rilasciare il loro liquido di vegetazione e questa fase richiede i giusti tempi, ma pochissimo impegno da parte nostra. È la natura che deve fare il suo corso, come mi spiegava sempre mia nonna, quando iniziava la preparazione.

Mettiamo in conto tre giorni di riposo, ma pochi minuti di lavoro ogni volta e consoliamoci all’idea che la nostra ricettina si mantiene perfettamente per 3 o 4 mesi, ma a casa mia non durano mai tanto a lungo.

In alcuni vasetti, aggiungo oltre all’aglio e all’origano, a volte il prezzemolo, anche una spruzzatina di peperoncino per una versione piccantina. Se amate anche voi questa spezia, vi consiglio di inserirla perché esalta maggiormente il sapore dei pomodori.

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Bene, detto questo, andiamo dritte al punto! Si comincia!

Pomodori verdi sotto olio: gli ingredienti

Per questa conserva, ci serviranno:

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  • 1 kg di pomodori verdi
  • q.b. di sale grosso
  • Aceto di vino bianco q.b.
  • q.b. di origano
  • 3 spicchi di aglio
  • q.b. di sale
  • q.b. di olio d’oliva
  • q.b. di peperoncino se gradito

Come primissima cosa sterilizziamo i barattoli. Qui trovate e indicazioni per farlo.

La preparazione

Come vi ho anticipato, la procedura si divide in 3 giornate.

Il primo giorno, laviamo e asciughiamo benissimo i nostri pomodori. Con un coltello ben affilato, tagliamoli a fette spesse circa mezzo centimetro, poi sistemiamoli a strati in un colino. Alterniamo ogni livello con una generosa dose di sale grosso, copriamo il colapasta con un piatto e inseriamolo in un recipiente ben capiente. Lasciamo riposare per 24 ore.

Trascorso questo tempo, noteremo che sul fondo della ciotola si è raccolto abbondante liquido di vegetazione. Possiamo passare alle seconda fase.

Prepariamo un contenitore e versiamo al suo interno l’aceto, rigorosamente di vino bianco. Immergiamo i nostri ortaggi  per 24 ore. Le fettine devono essere completamente sommerse. Poggiamo sopra un piatto con un peso.

L’indomani, scoliamo e adagiamo le fette su di un canovaccio pulito e tamponiamo per bene con un secondo canovaccio. E’ molto importante eliminare il più possibile l’umidità.

Sbucciamo l’aglio e tritiamolo grossolanamente; sminuzziamo anche il peperoncino.

Ora iniziamo a inserire i pomodori sul fondo dei vasetti, aggiungiamo l’aglio e l’origano (il peperoncino se gradito) e proseguiamo fino ad arrivare al collo del barattolo. Versiamo l’olio e lasciamo riposare il tutto un’ora prima di avvitare il coperchio. Questo perché l’olio deve penetrare fino in fondo al vasetto e impiega il suo tempo. Dopo un’ora circa, dovremo rabboccarlo leggermente e finalmente possiamo chiuderlo e riporlo in dispensa.

Dopo una settimana circa, si saranno insaporiti alla perfezione. Possiamo gustarli subito oppure conservarli per altri 3 mesi.

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.