Pomata di Calendula: l’antico metodo per prepararla

Maria Di Maria
4 Min

Pomata di Calendula: l’antico metodo per prepararla

Dopo avervi mostrato come realizzare un oleolito di calendula, oggi andiamo a preparare un antico rimedio che mia nonna usava come crema. Il suo utilizzo ci permette di lenire la pelle arrossata, di curare le escoriazioni, di medicare le piaghe da pannolino e di attenuare le dermatiti. Non a caso, è uno degli ingredienti sempre presente nelle creme specifiche per l’epidermide che possiamo trovare in commercio.

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Una curiosità su questa erbe officinale risiede nel suo nome curioso: è stata così battezzata dai romani da Calenda, che indicava allora il primo giorno del mese, proprio perché fiorisce continuamente durante tutta l’estate.

La mia variazione al suo preparato è stata quella di sostituire lo strutto e usare il burro di Karitè.

Dopo molteplici approfondimenti, anni fa, lessi un libro di una famosa erborista, vissuta nel novecento, che parlava di una crema simile. Vi riporto qui in basso alcuni passi della sua ricetta.

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Pomata di Calendula: l'antico metodo per prepararla

Pomata di Calendula: l’antica ricetta di Maria Treben:

Tritare quattro manciate abbondanti di Calendule (foglie, gambi e fiori). Riscaldare 500 g di grasso intestinale di un maiale nutrito naturalmente oppure di buono strutto di maiale, come se si dovessero friggere delle cotolette. Versare le Calendule tritate in questo grasso bollente e soffriggerle brevemente…”

La valenza di questa ricetta è ben nota nel mondo erboristico. Ebbene mia nonna non soffriggeva nulla, ed io ho preferito seguire il suo metodo pur sostituendo lo strutto con il burro di Karitè.

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Questa crema è ottima per adulti e bambini in presenza di pruriti, screpolature, irritazioni, dermatiti, eczemi, e tanto altro. Per tutte le proprietà della calendula cliccare QUI. 

Pomata di Calendula: l’antico metodo per prepararla

Vi lascio gli ingredienti ed il procedimento:

  • 120 gr di burro di Karité puro
  • 55 gr di oleolito di calendula (troverete la ricetta QUI)
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 3 cucchiai di amido di riso puro
  • 3 cucchiaini  di polvere di fiori di calendula

Procedimento:

In un pentolino, a bagnomaria, uniamo l’oleolito di calendula, 1 cucchiaio di olio evo, e il burro di Karitè. Giriamo di continuo in modo da non alzare di molto la temperatura.

Una volta sciolto il tutto lasciamo raffreddare a temperatura ambiente e poi posizioniamo 15 minuti nel freezer.

Nel frattempo, con un macina caffè, oppure un mortaio, riduciamo in polvere i fiori secchi di calendula.

Trascorso il tempo di riposo, riprendiamo il composto e uniamo la polvere di fiori, l’amido di riso e con uno sbattitore elettrico montiamo il tutto.

Quando il composto rimarrà saldo alle fruste la nostra crema è pronta. 

Non rimane che riempire i nostri vasetti, in plastica o vetro, possiamo usare anche quelli tipo omogeneizzato, ma dobbiamo sterilizzarli.

Questa crema si conserva a lungo, mi raccomando lontano da fonti di calore.

Non mi rimane che salutarvi e darvi appuntamento sulla mia pagina Facebook “I rimedi naturali di mia nonna”

 

 

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.