Polpette di verza, guanciale e parmigiano: quando le preparo così le mangiano tutti!

Maria Di Maria
4 Min

Polpette di verza, guanciale e parmigiano: quando le preparo così le mangiano tutti!

Non le conoscete? Dovete assolutamente assaggiarle! Come? Preparandole insieme a me, è facilissimo.

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Per una resa davvero unica, utilizzeremo anche le patate. Entrambi gli ortaggi vanno cucinati separatamente prima di trasformarsi negli ingredienti principali di un impasto aromatico e saporito.

Dovremo lessare le patate e ripassare la verza in padella, per una resa ancor più saporita aggiungeremo anche un po’ di guanciale o pancetta da soffriggere insieme alla cipolla. Una volta cotta, la verdura viene amalgamata con le uova e il formaggio per realizzare un composto ben compatto.

Mi raccomando non usate patate novelle.

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E ora, non perdiamo altro tempo e mettiamoci al lavoro, si comincia!

Polpette di verza, guanciale e parmigiano: ingredienti e preparazione

Per questa ricetta procuriamoci

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  • 200 g di cavolo verza
  • 500 g di patate (già schiacciate) rosse oppure quelle vecchie
  • cipolla
  • 80 gr di guanciale o pancetta
  • 60 gr di parmigiano grattugiato
  • q.b. di olio d’oliva
  • q.b. di sale
  • q.b. di pepe
  • q.b. di pangrattato
  • 2 uova per impanare
  • olio per friggere

Il procedimento

Sciacquiamo le patate e sistemiamole in un tegamino. Compriamole con l’acqua fredda, ma non aggiungiamo il sale. Portiamole a bollore e calcoliamo almeno 25 minuti di cottura a partire dall’ebollizione. Facciamo la prova forchetta per verificare che siano ben morbide, se non oppongono resistenza, scoliamole e passiamole sotto al getto del rubinetto. Sbucciamo le patate e poi le schiacciamo le patate con lo strumento apposito, dobbiamo pesarne 500 grammi. Lasciamole un attimo da parte.

Nel mentre, sbucciamo la cipolla e affettiamola sottilmente. Mondiamo il cavolo e tagliamolo a listarelle. Facciamo un giro di olio in una padella antiaderente, larga e capiente, soffriggiamo la cipolla, il guanciale o la pancetta a pezzetti. Quando iniziano ad appassire, uniamo la verza. Aggiustiamo il sale. Cuociamo per 5-7 minuti a fiamma alta, rimestando spesso e senza aggiungere acqua, in modo che si rosoli il tutto ma senza formare liquido di vegetazione. Quando è tutto pronto, aggiustiamo di sale e pepe, poi trasferiamo nel mixer e azioniamolo per pochi secondi. Dobbiamo tritare grossolanamente come in foto che segue.

Uniamo il tutto alle patate schiacciate, poi aggiungiamo il parmigiano, amalgamiamo bene tutti gli ingredienti per ottenere un composto omogeneo, e s’è il caso aggiustiamo di sale.

Prepariamo un piattino con il pangrattato e uno con le uova sbattute per bene. Iniziamo a prelevare una noce di composto alla volta. Passiamola tra i palmi per formare una polpetta, schiacciamola leggermente, passiamola prima nell’uovo sbattuto e poi nel pane grattugiato. Adagiamo su un vassoio. Proseguiamo in questo modo, cercando di ottenere tutte sfere delle stesse dimensioni e dello stesso peso.

Mettiamo abbondante olio di semi in una padella dai bordi alti, portiamolo al punto di fumo e tuffiamoci le polpette, rigirandole per farle dorare su ogni lato. Scoliamole, tamponiamole e gustiamole.

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.