Pici al ragù toscano: la ricetta

Maria Di Maria
4 Min
Tuscan pici pasta dish with meat sauce isolated on the table

Pici al ragù toscano: la ricetta

Oggi vi presento la ricetta del ragù toscano, perfetto con qualsiasi tipologia di pasta, ma sublime davvero con i pici. Questo piatto rientra nel mio personale patrimonio dell’umanità e dovrebbe comparire sulle tavole degli italiani almeno una volta alla settimana, per deliziare i palati dei buongustai.

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Sono certa che avrete già sentito parlare di questa pasta particolare, soprattutto se avete attraversato la terra di Dante. Annoverata nel filone della cucina povera (che povera non è, perché quanto a gusto non ha paragoni!), viene realizzata con 1 chilo di farina, 500 ml di acqua tiepida, un pizzico di sale, si impasta il tutto e si lascia riposare una mezzoretta prima di stenderle la sfoglia di circa un centimetro di spessore, dopodiché la si taglia a listarelle e si lavora con le mani realizzando dei salsicciotti lunghi e stretti come dei “bucatini” ma senza buco.

Sono corposi e riescono ad assorbire il condimento in maniera straordinaria.

Se non riuscite a trovarli facilmente in commercio, potete optare per delle fettuccine, pappardelle, tagliatelle, se preferite la pasta all’uovo, o bucatini, fusilli lunghi bucati, fettucce, o meglio ancora, sarò faziosa, gli ziti napoletani. Lo sapete che in ogni mia performance non può mancare un richiamo alla mia amatissima regione.

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Ma bando alle ciance e celebriamo degnamente questo ragù davvero speciale! Ricordatevi che si tratta di un piatto della tradizione e la cucina fatta a regola d’arte esige i suoi tempi lunghi. Mettete in conto che per preparare un condimento davvero imperiale, gli ingredienti dovranno cuocere per 3 ore.

Scopriamo insieme ogni dettaglio!

Pici al ragù toscano: la ricetta

Pici al ragù toscano: la ricetta

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Per questa ricetta serviranno:

  • 360 g pasta lunga

Per il ragù toscano

  • 300 g Macinato di manzo
  • 200 g Macinato di maiale
  • 1 litro di passata di pomodoro (io uso la rustica)
  • 1 cucchiaio Concentrato di pomodoro
  • 1 bicchiere Vino rosso
  • 1 Carota
  • 1 Cipolla
  • 1 costa Sedano
  • qualche ago di rosmarino
  • qualche fogliolina di salvia
  • q.b. Olio extravergine d’oliva
  • q.b. Sale

E ora andiamo dritte alla preparazione

Procedimento:

Come primissima cosa, mondiamo le verdure per il soffritto: sbucciamo la carota e tritiamola finemente insieme alla cipolla e al sedano. Ora facciamo un bel giro di olio in una padella antiaderente e rosoliamo. Quando iniziano a dorarsi, uniamo i macinati di carne e di maiale e cuociamoli a fiamma media, facciamo rosolare per bene, non deve rimanere assolutamente nessun liquido e la carne deve risultare sgranata e dorata, solo a questo punto sfumiamo con il vino, lasciamolo evaporare, poi versiamo un cucchiaio di concentrato e sciogliamolo per bene prima di aggiungere la passata di pomodoro. Sbucciamo l’aglio, e tritiamolo finemente insieme alla salvia e il rosmarino. Aggiungiamoli al sugo. Mescoliamo con cura per amalgamare tutti i sapori, aggiustiamo il sale e abbassiamo la fiamma al minimo. Lasciamo cuocere per 3 ore circa, con il coperchio leggermente spostato in modo da far uscire il vapore. Quando il nostro sugo si presenta corposo e l’olio è salito a galla spegniamo il gas.

Cuociamo i pici o qualsiasi altro tipo di pasta in acqua salata, scoliamoli e condiamoli con il nostro ragù toscano, profumatissimo e goloso.

La nostra pazienza nel seguire la cottura di questo sugo e l’amore con cui l’abbiamo preparato sarà ampiamente ripagata!

Fatemi sapere, mi raccomando!

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.