I peperoni sott’olio sono una ricetta della tradizione. Le nostre nonne li preparavano per conservare il loro sapore pieno di sole estivo nei mesi e godere della loro delizia anche durante la stagione fredda. Sono deliziosi su una bruschetta, con il pane tostato, come aperitivo sfizioso, ma anche aggiunti all’insalata o come contorno a piatti carni e pesci.
Prepararli è piuttosto semplice, ma richiede un po’ di pazienza e alcune accortezza nella cura e nella pulizia degli ortaggi. Dovremo prima infornarli per arrostirli, poi pelarli e affettarli, e finalmente invasarli.
Scegliamo sempre ingredienti di qualità, non solo per le verdure, ma anche per l’olio di conservazione; prediligiamo quello extravergine d’oliva per il suo gusto pieno e appagante. Profumiamoli con prezzemolo, aglio, oppure con le erbe che più amiamo. Se queste conserve sono riservate solo a persone adulte possiamo aggiungere anche un po’ di peperoncino piccante.
Non dimentichiamo, poi, un goccio di aceto di vino bianco per assicuraci un ambiente acido che ci metterà al riparo dall’attacco dei batteri. Sterilizziamo sempre i barattoli prima di riempirli e non dimentichiamo di creare il sottovuoto.
Peperoni sott’olio: ingredienti e preparazione
Per questa ricetta occorrono:
- 1 kg di peperoni rossi e gialli
- 100 ml di aceto di vino bianco
- 2 spicchi di aglio
- sale
- 1 ciuffetto di prezzemolo (facoltativo)
- olio extravergine di oliva
- q.b. di vasetti sterili (qui le istruzioni per farlo correttamente)
Il procedimento
Laviamo bene i nostri peperoni e asciughiamoli.
Foderiamo la leccarda con la carta apposita e sistemiamoli ben allineati. Inforniamoli a 250° fino a quando la pelle non inizia a raggrinzirsi. Le tempistiche variano a seconda delle dimensioni degli ortaggi e del forno stesso. Giriamoli di tanto in tanto per non farli bruciare.
Nel mentre, sterilizziamo i vasetti (qui le istruzioni per farlo correttamente).
Quando le verdure sono pronte, trasferiamole in un sacchetto di nylon per alimenti, facendo attenzione a non bruciarci. Chiudiamo la busta annodandola bene. Il calore creerà una condensa che ammorbidirà la pelle e ci permetterà di sfilarla facilmente.
Dopo un quarto d’ora o venti minuti, riapriamoli e spelliamoli. Poi togliamo il peduncolo, dividiamoli a metà ed eliminiamo i semini. A questo punto, sfilettiamoli in striscette e adagiamoli in una teglia. Noteremo che rilasciano ancora il liquido di vegetazione sul fondo. Scoliamoli per bene, si conserveranno più a lungo.
Sistemiamoli in una ciotola; sbucciamo gli spicchi d’aglio e schiacciamoli con l’apposito arnese oppure tagliamoli a fettine sottilissime. Aggiustiamo il sale, tritiamo il prezzemolo a coltello dopo averlo lavato e asciugato attentamente. Mescoliamo bene per uniformare e assaggiamo il sughetto in modo da accertarci che non manchi sale, altrimenti aggiungiamone un pizzico.
L’invasamento dei peperoni sott’olio
Versiamo un filo di olio extravergine di oliva nel vasetto e colmiamolo con i peperoni conditi arrivando ad un dito dal collo. Finalizziamo con un giro di olio per ricoprirli del tutto. Spingiamo delicatamente i peperoni per allargarli e far scendere il liquido, così scongiuriamo la formazione di bolle di aria. Aspettiamo che l’olio scenda per bene. Finalizziamo con uno strato di aceto bianco. Non muoviamolo più, appoggiamo il tappo senza avvitarlo e attendiamo mezz’ora prima di chiudere ermeticamente.
Terminati tutti gli ingredienti, preoccupiamoci di creare il sottovuoto per assicurarci una conservazione inalterata nel tempo e scongiurare l’attacco di agenti tossici e patogeni. Sistemiamo i nostri vasetti capovolti in una casseruola, avvolgiamoli con uno straccio pulito per non farli sbattere tra loro e versiamo acqua per arrivare a colmarli fino a metà circa. Accendiamo il fornello e portiamo a bollore. Calcoliamo una decina di minuti, spegniamo il fornello e lasciamoli raffreddare all’interno del tegame.
A questo punto, possiamo trasferirli in un luogo fresco e asciutto per 15 giorni prima di gustarli.
Chiusi e ben sigillati, si mantengo inalterati per 6-8 mesi; una volta aperti conserviamoli in frigo e consumiamoli nell’arco di una settimana.
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