Mallone: la ricetta originale della minestra di Pasqua campana

Maria Di Maria
4 Min

Mallone: la ricetta originale della minestra di Pasqua campana

Questa antica ricetta nasce in un’epoca in cui la carne era un lusso riservato alle classi agiate. Questo piatto costituiva un pasto nutriente e revitalizzante per coloro che passavano intere giornate nei campi, offrendo loro il necessario ristoro dalla fatica e l’energia per affrontare il lavoro del giorno successivo. Le donne raccoglievano le erbe selvatiche nei boschi circostanti: quelle più utilizzate erano il cardoncello (pianta selvatica, non il fungo), il grispino, il caccialepre, il finocchietto selvatico, la cicoria selvatica, la scarolella, il rosolaccio ed il tarassaco, che venivano lessate, strizzate, tagliuzzate e poi rosolate in padella con aglio, olio e peperoncino.

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Dopo le erbe, venivano aggiunte le patate, anch’esse lessate e schiacciate con una forchetta. Il tutto veniva amalgamato con pezzi di pane raffermo. Questo componeva un pasto completo, spesso accompagnato da un generoso bicchiere di vino rosso e, per i più fortunati, da un uovo fritto.

Oggi, la ricetta ha subito delle modifiche e sono pochi coloro che ancora preparano il Mallone con erbe spontanee, mentre molti ricorrono alle cime di rapa, a cui aggiungono le patate e la salsiccia.

Negli ingredienti e nella ricetta vi mostrerò anche quando inserire la salsiccia, ma se volete realizzare la ricetta originale evitate di usarla. C’è chi per realizzare questa ricetta aggiunge del pane raffermo leggermente inumidito da rosolare con aglio, olio e peperoncino subito dopo aver aggiunto le erbe. Ovviamente paesino che vai usanza che trovi.

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Mallone: la ricetta originale della minestra di Pasqua campana

Ingredienti:

  • 1 kg di erbe miste (le troverete nella lista che segue)
  • 500 gr di patate
  • Olio extravergine di oliva a sentimento
  • 2 spicchi di aglio
  • q.b. di peperoncino piccante
  • salsiccia (opzionale, da evitare se si vuole la ricetta originale)
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Erbe spontanee:

  • Rapeste (rape selvatiche)
  • Cime di rapa
  • Foglie grandi di cime di rapa ( quelle che di solito vengono scartate)
  • Farinello (spinacio selvatico)
  • Cicoria selvatica
  • Finocchietto selvatico
  • Tarassaco
  • Grispino comune o spinoso
  • Minestra nera

Procedimento:

Considerando che la verdura principale sono le foglie delle cime di rapa, mentre delle altre se ne aggiunge solo una manciata di ognuna, è importante raccogliere quelle più tenere per evitare di bollirle troppo a lungo.

Lavare accuratamente tutte le erbe e lessarle in abbondante acqua. Una volta cotte, strizzarle e tagliuzzarle aiutandosi con una forbice.

Nell’acqua di cottura delle verdure, lessare le patate sbucciare e tagliare a tocchettoni. Una volta cotte, schiacciarle con una forchetta.

In una padella con abbondante olio extravergine di oliva, fare rosolare l’aglio e il peperoncino (e la salsiccia nel caso decidiate di utilizzarla). Aggiungere le erbe tagliuzzate, quindi far soffriggere il tutto per qualche minuto. Se necessario, aggiungere ulteriore olio extravergine di oliva.

Al termine della cottura, aggiungere le patate schiacciate, lasciare insaporire per qualche altro minuto, aggiungere un altro giro di olio evo, amalgamare bene tutti gli ingredienti prima di spegnere il fornello.

Il nostro mallone è pronto per essere servito!

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.