Funghi in cucina: quali scegliere e come usarli al meglio

Maria Di Maria
6 Min

Funghi in cucina: quali scegliere e come usarli al meglio

I funghi sono ingredienti estremamente versatili: hanno consistenze diverse, aromi unici e capacità di esaltare piatti semplici come uova strapazzate o risotti importanti. In questa guida passo in rassegna sei varietà largamente reperibili—champignon, shiitake, portobello, cremini, spugnole (morelle) e trombetta nera—indicando caratteristiche organolettiche, usi consigliati, tecniche di cottura, abbinamenti e norme di sicurezza e conservazione.

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Funghi in cucina: quali scegliere e come usarli al meglio

Champignon (Agaricus bisporus)

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  • Profilo: sapore delicato, leggermente nocciolato; consistenza tenera.
  • Quando usarli: crudi in insalata affettati sottili, oppure saltati come base per torte salate, frittate e contorni.
  • Cottura consigliata: salti brevi a fuoco vivo in padella ampia con poco olio; salare solo a doratura avvenuta per non far rilasciare acqua.
  • Abbinamenti: erbe fresche (prezzemolo, erba cipollina), aglio leggero, succo di limone, formaggi freschi.

Shiitake (Lentinula edodes)

  • Profilo: aromatico, umami marcato; cappello carnoso, gambo più fibroso.
  • Quando usarli: piatti con carne, zuppe e salse; eccellenti in wok e ramen.
  • Cottura consigliata: eliminare o tritare finemente il gambo se duro; rosolare i cappelli a fette finché dorati, poi sfumare con salsa di soia o brodo.
  • Abbinamenti: zenzero, salsa di soia, miso, carne di maiale, pollo, cavoli.

Portobello (Agaricus bisporus var. portobello)

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  • Profilo: grande formato, consistenza “meaty”, sapore pieno.
  • Quando usarli: da grigliare o saltare; perfetti come “burger” vegetale o tagliati a fette spesse per piadine e panini.
  • Cottura consigliata: spennellare con olio e sale, piastra ben calda; non perforare il cappello per trattenere i succhi.
  • Abbinamenti: erbe mediterranee, aceto balsamico, provola o scamorza, rucola.

Cremini (detti anche “brown mushrooms”)

  • Profilo: sono champignon maturi con sapore più intenso.
  • Quando usarli: paste, salse con panna e zuppe; danno corpo ai sughi.
  • Cottura consigliata: trifolati classici (olio, aglio intero, prezzemolo), oppure rosolati e sfumati con vino bianco per risotti e tagliatelle.
  • Abbinamenti: panna fresca, timo, parmigiano, speck o prosciutto cotto a dadini.

Spugnole / Morelle / Morille (Morchella spp.)

  • Profilo: profumo elegante, boschivo; cappello alveolato che assorbe bene le salse.
  • Quando usarle: salse cremose e ripieni (vol-au-vent, carni bianche, ravioli).
  • Sicurezza importante: vanno sempre cotte a fondo (mai crude) e, se secche, reidratate e risciacquate accuratamente per eliminare residui.
  • Cottura consigliata: saltare nel burro, sfumare con vino o brandy, finire con panna o fondo leggero.
  • Abbinamenti: panna, scalogno, uova, pollo, asparagi.

Trombetta nera / Trombetta dei morti (Craterellus cornucopioides)

  • Profilo: colore scuro, profumo intenso, quasi tartufato; consistenza tenera.
  • Quando usarla: saltati brevi o aggiunta a couscous e cereali; ottima essiccata e polverizzata come “speziatura” umami.
  • Cottura consigliata: padella calda con poco grasso; bastano pochi minuti.
  • Abbinamenti: patate, uova, cereali antichi, burro nocciola, salvia.

Pulizia e preparazioni di base

  • Non lasciarli a bagno: assorbono acqua e perdono sapore. Usa un pennellino o un panno umido; un risciacquo rapido sotto acqua fredda solo se necessario, asciugando subito.
  • Tagli: affetta i cappelli in modo uniforme per una cottura omogenea; elimina le parti terrose dei gambi.
  • Padella ampia e calda: cuoci in un solo strato per favorire la reazione di Maillard; se necessario, procedi a lotti.
  • Sale: aggiungilo quando i funghi hanno preso colore; anticiparlo favorisce la perdita di liquidi.

Conservazione

  • In frigorifero: 3–5 giorni in contenitore forato o sacchetto di carta; evita la plastica sigillata che trattiene umidità.
  • Congelazione: meglio sbianchirli o trifolarli brevemente prima; raffredda, porziona e congela fino a 6 mesi.
  • Funghi secchi: conservali al riparo da luce e umidità; per l’uso, reidratazione in acqua tiepida 20–30 minuti, poi filtra il liquido (ottimo per risotti e salse).

Sicurezza: cosa ricordare sempre

  • Acquista funghi coltivati o raccolti da fonti affidabili. In caso di raccolta autonoma, la determinazione deve essere fatta da esperti micologi: molte specie commestibili hanno sosia pericolosi.
  • Alcune specie (es. spugnole) non devono essere consumate crude; cuocile bene.
  • Se compaiono sintomi gastrointestinali o dubbi sull’identificazione, non consumare e rivolgersi ai servizi sanitari.

Idee pratiche di utilizzo

  • Champignon crudi: carpaccio con limone, olio e scaglie di grana.
  • Shiitake: saltati con zenzero e salsa di soia, serviti con riso al vapore.
  • Portobello: “burger” vegetariano con provola e rucola.
  • Cremini: tagliatelle panna, funghi e timo.
  • Spugnole: salsa alla panna per petto di pollo o vol-au-vent.
  • Trombetta nera: couscous con patate, erbe e polvere di trombetta.

Domande frequenti (FAQ)

Posso mangiare i funghi ogni giorno?
Sì, in una dieta variata. Sono pochi calorici e fonte di fibre, vitamina D (se esposti alla luce), vitamine del gruppo B e minerali. Evita porzioni eccessive se soffri di sensibilità gastrointestinale.

Perché i funghi “bollono” in padella e non dorano?
Padella piccola, temperatura bassa o troppa acqua/sale all’inizio: cuoci a lotti e alza il calore.

Come uso i funghi secchi?
Reidrata, filtra il liquido e usalo come brodo: concentra l’aroma e riduce lo spreco.

Scegli il fungo in base a struttura e intensità aromatica: champignon e cremini per basi e creme, portobello per grigliare, shiitake per piatti ricchi di umami, spugnole per salse raffinate, trombetta nera per un tocco profondo e speziato. Con una buona pulizia, cotture brevi e calde e attenzione alla sicurezza, i funghi diventano un alleato straordinario in cucina.

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.