Frittata con spinaci selvatici (farinello): la ricetta della mia nonna!

Maria Di Maria
3 Min

Frittata con spinaci selvatici (farinello): la ricetta della mia nonna!

Bene stamattina mi sono finalmente recata nel mio terreno. Una parte del campo è ancora senza colture; visto il mal tempo ho deciso di lasciar passare ancora qualche giorno prima di mettere a dimora alcune nuove piantine dal mio semenzaio. Questo per dirvi che, siccome in tante mi avete chiesto dello spinacio selvatico, ho deciso di raccoglierne un bel po’ per mostrarvi come mia nonna se ne serviva per realizzare una squisitissima frittata.

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Ovviamente in mancanza di quello selvatico possiamo usare gli spinaci comuni; l’importante è che siano tenerissimi.

Come nel precedente articolo sulla zuppa di primavera, qui in basso vi lascio anche la foto di questa erba infestante chiamata spinacio selvatico o farinello.

Vediamo insieme come procedere per realizzare questa piccola meraviglia contadina.

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Frittata con spinaci selvatici (farinello): la ricetta della mia nonna!

per questa ricetta ci serviranno:

  • 200 grammi di spinaci selvatici (le cime tenerissime) già lavati (oppure spinaci teneri)
  • 2 cipolle bianche
  • 3 uova intere
  • 20 – 25 grammi di pancetta o prosciutto cotto
  • parmigiano a sentimento
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe q.b.
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Procedimento:

Come prima cosa, dopo aver raccolto le cime degli spinaci selvatici, laviamoli più volte in acqua abbondante e teniamo da parte.

Affettiamo sottilmente la cipolla bianca e mettiamola in una padella capiente con un filo di olio extravergine di oliva e la pancetta. Lasciamola rosolare fino a quando non diventa bella dorata. A questo punto uniamo gli spinaci. Cuociamoli per pochissimi minuti, aggiustando di sale e pepe.

In tanto in una boule mettiamo 3 uova intere, il parmigiano sale e pepe. Sbattiamo per bene e uniamo il tutto agli spinaci.

Portiamo a cottura a fiamma bassa, con il coperchio inserito. Quando, alzandola con una spatola, sarà bella dorata, giriamo la nostra frittata aiutandoci con un coperchio.

Lasciamo dorare anche questo lato e il nostro super piatto contadino è pronto!

Non mi rimane che augurare buon appetito a tutti voi e alla prossima ricetta.

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

 

 

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.