Decotto di fiori di malva freschi: proprietà, preparazione e controindicazioni

Maria Di Maria
5 Min

Decotto di fiori di malva freschi: proprietà, preparazione e controindicazioni

Articolo in collaborazione con la Dott. Maria Di Bianco

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La malva (Malva sylvestris) è una pianta spontanea molto comune nei nostri prati, riconoscibile per i suoi caratteristici fiori viola con striature più scure. Da secoli è impiegata nella tradizione popolare per le sue virtù emollienti, lenitive e antinfiammatorie. Tra le preparazioni più apprezzate figura il decotto di fiori freschi, un rimedio semplice ma efficace, particolarmente utile per calmare le infiammazioni, regolarizzare l’intestino e favorire l’eliminazione delle tossine.

Decotto di fiori di malva freschi

Decotto di fiori di malva freschi: proprietà, preparazione e controindicazioni

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Come preparare il decotto di malva fresca

Ingredienti:

  • 1 tazza d’acqua (circa 200 ml)
  • 10 fiori freschi di malva (possibilmente appena raccolti e non trattati)

Procedimento:

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  1. Versare l’acqua fredda in un pentolino.
  2. Aggiungere i fiori di malva.
  3. Portare a bollore, quindi abbassare la fiamma.
  4. Lasciar sobbollire per circa 10 minuti.
  5. Spegnere il fuoco, coprire con un coperchio e far riposare per 15 minuti.
  6. Filtrare con un colino a maglie molto strette.

Il decotto può essere bevuto tiepido o utilizzato per sciacqui, impacchi o lavaggi, a seconda delle necessità.

Proprietà del decotto di fiori di malva

La malva deve le sue proprietà principalmente alla presenza di mucillagini, flavonoidi, tannini e antociani. Questi principi attivi agiscono in sinergia per offrire benefici significativi su più fronti:

1. Azione emolliente e lenitiva

Il contenuto di mucillagini (fino al 10%) forma una sorta di “pellicola protettiva” sulle mucose irritate, utile per:

  • gola infiammata
  • tosse secca e stizzosa
  • infiammazioni gastrointestinali
  • colon irritabile

2. Effetto antinfiammatorio naturale

Grazie ai flavonoidi e agli antociani, la malva possiede una blanda ma efficace attività antinfiammatoria, utile anche per lenire:

  • gengiviti e afte
  • cistiti leggere
  • emorroidi (uso topico)

3. Regolatore dell’intestino

Il decotto, assunto tiepido a digiuno, può aiutare in caso di:

  • stitichezza occasionale, senza irritare l’intestino
  • colon spastico o meteorismo, grazie alla sua azione calmante

4. Uso esterno

Applicato su garze sterili o impacchi:

  • lenisce arrossamenti cutanei, dermatiti o pelli sensibili
  • utile in caso di congiuntivite lieve (solo con preparazione sterile)
  • decongestiona la pelle arrossata o secca

Controindicazioni e precauzioni d’uso

Anche se considerata una pianta sicura, l’utilizzo della malva non è privo di controindicazioni, soprattutto in caso di uso prolungato o associato ad altre terapie.

Controindicazioni principali:

  • Non indicata in caso di ipersensibilità individuale alla pianta o ai suoi componenti.
  • In gravidanza e allattamento: pur essendo tradizionalmente usata, è bene consultare sempre il medico, soprattutto per uso interno.
  • L’elevata presenza di mucillagini può interferire con l’assorbimento di alcuni farmaci (in particolare medicinali orali somministrati a stomaco vuoto): si consiglia di distanziare di almeno 2 ore l’assunzione.
  • Non adatta come unico trattamento in caso di patologie gastrointestinali gravi: in questi casi, il decotto può semmai affiancare una terapia prescritta.

Uso esterno:

Per gli impacchi oculari, è fondamentale usare preparazioni fresche e ben filtrate, per evitare infezioni.

  • Non utilizzare mai malva raccolta in zone inquinate o ai margini stradali.

Il decotto di fiori di malva freschi è un rimedio naturale prezioso, versatile e facile da preparare, che ben si presta a diversi utilizzi sia interni che esterni. Tuttavia, come per ogni rimedio erboristico, è fondamentale usarlo con consapevolezza, rispettandone i tempi, i dosaggi e le possibili interazioni con farmaci o condizioni specifiche.

Per un uso regolare o in presenza di patologie croniche, è consigliabile consultare un medico fitoterapeuta o un esperto in scienze erboristiche.

Coltivare la malva in modo naturale: il mio metodo

Coltivo la malva spontanea nel mio orto seguendo un metodo semplice, naturale e rispettoso dell’ambiente. Non utilizzo nessun prodotto chimico: niente fertilizzanti di sintesi, diserbanti o pesticidi.
Mi affido invece alla pacciamatura con paglia, che protegge il terreno, conserva l’umidità e tiene lontane le erbe infestanti. Inoltre, non uso nemmeno stallatico o concimi organici concentrati: lascio che la pianta cresca secondo i suoi ritmi, arricchita solo dalla qualità del suolo e dall’equilibrio naturale dell’ecosistema.

Questo metodo, oltre a essere sostenibile, permette alla malva di svilupparsi in modo sano e ricco di principi attivi, rendendola ideale per infusi, decotti o usi esterni. Coltivarla in modo spontaneo significa valorizzare una tradizione antica, fatta di osservazione, pazienza e rispetto per i cicli della natura.

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.