Come scegliere il tè per il kombucha: quale e perchè
Il kombucha è una bevanda ottenuta dalla fermentazione di tè e zucchero in una coltura di lieviti e batteri, chiamata scoby. Per godere delle sue numerose virtù, ne basta una tazzina al giorno, preferibilmente al mattino a digiuno. Grazie alla sua assunzione potremo risolvere parecchie problematiche e sentirci davvero in salute.
I benefici del kombucha
In estrema sintesi ecco tutte le proprietà del kombucha:
- Funge da analgesico contro il mal di testa.
- È un ansiolitico naturale.
- Riduce l’ipertensione arteriosa.
- Allevia lo stress.
- Attenua i dolori reumatici.
- Cura l’acne.
- Migliora la digestione e contrasta il reflusso gastrico.
Per realizzarlo correttamente e assicurarci tutti i suoi benefici, dobbiamo però scegliere con cura gli ingredienti principali, tra cui, appunto, il tè.
Vediamo insieme come procedere.
Il tè per il kombucha: l’importanza di una scelta consapevole
Il tè è uno degli elementi chiave per la preparazione del kombucha, non tanto per il sapore che rilascia nella bevanda, perché le sue note aromatiche si colgono appena al termine della preparazione, quanto piuttosto per le sue proprietà intrinseche.
Le sostanze che contiene, infatti, sono il nutrimento dello scoby. Potassio, azoto, tannini, sono gli attivattori della coltura di lieviti e batteri che farà fermentare la bevanda.
Ecco perché è di fondamentale importanza sceglierlo con cura e individuare la tipologia migliore per le nostre esigenze pratiche. In termini di salute, una volta appurata la qualità della materia prima, non è invece influente la varietà di tè scelta.
Partiamo dal principio che è opportuno optare per tè in foglie e non in bustina. La maggior parte di questi ultimi, infatti, hanno ossidazioni diverse, tempi di raccolta ed essiccamento non così rigorosi e possono essere trattati in maniera industriale, il che compromette la loro genuinità.
In alcuni casi, però, possono rispondere bene comunque e rivelarsi ottimi per il benessere del nostro scooby. Se siete abituate ad acquistare determinate confezioni e le ritenete valide, potete provare e verificare di volta in volta che lo scoby cresca bene e non subisca variazioni di colore.
In generale, nelle preparazioni in foglie il contenuto di tannini e potassio è superiore, ma badiamo sempre che non siano presenti oli essenziali aggiunti per aromatizzarli. Questi, infatti, contengono sostanze battericide che possono compromettere la fermentazione e bloccarla all’origine.
La prova provata di una scelta azzeccata è sempre empirica: dobbiamo continuamente verificare il benessere dello scoby che rappresenta la cartina tornasole del nostro kombucha.
Come scegliere il tè per il kombucha
Esistono diverse varietà di tè, ognuna con le sue peculiarità, i giusti gradi e i differenti tempi di infusione.
Eccovi un piccolo vademecum.
- Nero: Questa tipologia di tè è quella più ossidata tra tutte. Necessita di un’infusione a 100° per 5/7 minuti.
- Verde: Fruttato e con un delicato retrogusto fiorito, il tè verde va lasciato in infusione per 2 o 3 minuti a 90°.
- Bianco: Per questo tè, la temperatura di infusione è compresa tra i 70° e gli 80° per un tempo massimo di 4 minuti.
- Oloong: L’infusione deve avvenire a 90°/100° per 3-4 minuti, non di più.
Come aromatizzare il kombucha
Come già spiegato, dobbiamo evitare i tè aromatizzati, ma nulla ci vieta di aromatizzare noi in prima persona il kombucha.
Con il tè nero, ad esempio, si abbinano divinamente sapori freschi come le scorze di arancia, di limone o di lime, ma anche la mela o le bacche di goji. In questo modo andiamo a riequilibrare il suo gusto intenso. Se, invece, vogliamo sperimentare note originali, proviamo con lo zenzero, il cacao o le fragole.
Il tè verde si sposa con erbe aromatiche come melissa e salvia, con l’oloong al contrario, meglio evitare spezie di questo tipo e optare per note agrumate, quello bianco ama sentori originali come mango, ananas e frutto della passione.
Il tè è davvero necessario?
Vista tutta l’attenzione che dovremmo riservare alla scelta del tè, vi sorprenderà sapere che questo ingrediente non è indispensabile per una corretta preparazione del kombucha! Eppure è così.
Possiamo utilizzare anche i rooibos o le tisane alle erbe.
Il primo, ormai noto a molti, è simile al tè, ma non contiene caffeina e possiede una quantità inferiore di tannini. È meno nutriente, ma è ugualmente efficace. Se vogliamo utilizzarlo, dobbiamo seguire comunque da vicino lo scoby e verificare che risponda in maniera adeguata anche a questo ingrediente.
Se così fosse, possiamo aromatizzarlo come il tè bianco, con frutti tropicali.
Per quanto riguarda le tisane alle erbe, come per il tè, evitiamo quelle che contengono oli essenziali, potenzialmente battericidi per non far soffrire lo scoby. Anche in questo caso, seguiamolo da vicino e verifichiamo la sua vitalità. Se optiamo per un buon infuso di menta, aromatizziamolo con cardamomo o anice stellato.
Ma non finisce qui.
C’è anche chi realizza il kombucha con il caffè, anch’esso ricco di tannini, aromatico e potente nel gusto come il tè nero. Abbiniamolo con del cacao per una bevanda davvero energetica!
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