Come preparare un Casatiello Napoletano indimenticabile: la mia ricetta di famiglia Passo per Passo

Maria Di Maria
4 Min

Casatiello Napoletano classico: ricetta di famiglia

La tradizione partenopea vuole che sua maestà il casatiello apra il sontuoso pasto della Santa domenica di Pasqua, ma è anche vero che in alcune famiglie il casatiello viene fatto per Pasquetta, con formaggi e affettati rimasti dal pranzo del giorno prima.

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Naturalmente ogni cuoca napoletana si regola come meglio crede.

Dopo avervi mostrato la ricetta del casatiello stracciato come lo faceva la mia nonna, oggi voglio mostrarvi la versione classica di questa meraviglia. Solo chi non lo ha mai assaggiato può pensare che sia troppo complesso e che non valga la pena di farlo. Seguite i miei passaggi e il risultato sarà soddisfacente, anche se il piatto è molto nutriente e un po’ grasso, la Santa Pasqua merita una festa con tutti i crismi e uno strappo alla regola, dopo la lunga quaresima è più che meritato!

Ma veniamo alla ricetta.

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Casatiello Napoletano classico

Casatiello napoletano classico. Ricetta della nonna

Per questa ricetta ci vorranno questi ingredienti:

  • 700 grammi di farina
  • 90 grammi di strutto + 70 gr
  • 375 grammi di acqua tiepida
  • 15 grammi di lievito di birra
  • 1 cucchiaino di malto oppure miele
  • pecorino romano grattugiato a sentimento
  •  sale e pepe q.b.;
  • 100 gr di cigoli di maiale
  • 3 + 3 uova
  • 550 grammi di salumi e formaggi
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La preparazione

Come prima cosa sciogliamo per bene il lievito di birra con il malto in un bicchiere di acqua tiepida (preleviamo l’acqua dal totale della ricetta).

Mettiamo la farina nella planetaria, aggiungiamo due cucchiaini di pepe e l’acqua con il lievito. Azioniamo e iniziamo ad impastare aggiungendo pian piano la restante acqua, non dimentichiamo di unire anche un bel pizzicotto di sale durante la lavorazione. Quando avremo ottenuto un impasto ben incordato aggiungiamo i 90 grammi di strutto poco per volta. Facciamo assorbirle di volta in volta lo strutto prima di aggiungere quello successivo.

Spegniamo la planetaria, infariniamo leggermente il piano di lavoro e facciamo qualche piega all’impasto. Riponiamo in un recipiente e copriamo con un panno. Lasciamo levitare per un paio di ore (fino al raddoppio del suo volume).

Trascorso il tempo necessario, riprendiamo l’impasto e dopo aver infarinato nuovamente la spianatoia, lo versiamo. Ricompattiamolo con delicatezza e formiamo un rettangolo. Teniamo da parte una striscia di impasto per la decorazione finale.

Spalmiamo con attenzione un po’ di strutto sulla superficie del rettangolo. Spolveriamo con abbondate pecorino e adagiamo anche i salumi ed il formaggio: i cigoli di maiale, salame, prosciutto, pancetta, scamorza, provolone dolce o piccante. Spezzettiamo le 3 uova sode e aggiungiamole al tutto.

Cominciamo ad arrotolare. Avvolgiamo il rettangolo formando un salame  e lo adagiamo in uno stampo per ciambella di 28 cm di diametro (che avremo unto di strutto): copriamolo con un panno e lasciamo lievitare per un’oretta.

Laviamo e asciughiamo le altre 3 uova, quando il nostro casatiello è ben lievitato posizioniamole su di esso, blocchiamole con due strisce di pasta incrociate (quelle tenute da parte). Spalmiamo un altro po’ di strutto sulla superficie e facciamo cuocere a 180 gradi per un’ora.

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

Buon appetito!

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.