Cibi scaduti: quali si possono ancora mangiare. Come evitare gli sprechi

Maria Di Maria
4 Min
expiry date on a packet

Cibi scaduti: quali si possono ancora mangiare. Come evitare gli sprechi

In qualità di appassionata di alimentazione consapevole e rimedi naturali, mi capita spesso di ricevere domande su un tema tanto comune quanto controverso: si possono mangiare cibi scaduti? La risposta non è univoca, ma dipende dal tipo di prodotto, dalla dicitura presente sulla confezione e dalle condizioni di conservazione.

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Parliamo infatti di due indicazioni molto diverse:

  • “Da consumarsi entro” indica una scadenza tassativa per la sicurezza alimentare (tipica di prodotti freschi).

  • “Da consumarsi preferibilmente entro” riguarda la qualità ottimale dell’alimento, che può essere ancora sicuro oltre la data.

Con l’aiuto della Dottoressa Maria di Bianco, che collabora con me in questo blog, riassumo qui quali cibi si possono consumare oltre la data indicata, e quali invece vanno evitati scrupolosamente.

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Cibi scaduti: quali si possono ancora mangiare. Come evitare gli sprechi

Alimenti da consumare tassativamente entro la scadenza

Alcuni prodotti deperibili possono sviluppare microrganismi pericolosi se consumati oltre la scadenza. Per questi, non si fanno eccezioni:

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  • Latte fresco: non oltre la data. Anche se tenuto in frigo, può fermentare o sviluppare batteri patogeni.
  • Formaggi freschi e molli: come robiola, stracchino, mascarpone. I formaggi stagionati hanno maggiore tolleranza, ma vanno comunque controllati visivamente.
  • Affettati: crudi o cotti, meglio evitarli anche solo un giorno oltre.
  • Uova: richiedono cautela. Possono essere pericolose per via della salmonella. Mai oltre la scadenza, anche se conservate bene.
  • Yogurt: può essere tollerato entro 5 giorni dalla scadenza, se ben conservato e integro.

Alimenti ancora sicuri dopo la scadenza

Ci sono invece molti prodotti che possono essere consumati tranquillamente anche oltre la data indicata, se conservati correttamente e privi di segni di deterioramento:

  • Miele: è uno degli alimenti con la durata più lunga. Non scade praticamente mai, grazie al suo basso contenuto d’acqua e alla naturale presenza di perossido di idrogeno.
  • Pasta secca: se ben chiusa e tenuta in luogo asciutto, è sicura fino a 2 anni oltre la scadenza.
  • Biscotti secchi: come la pasta, possono durare molto, fino a 2 anni, anche se perdono un po’ di fragranza.
  • Cioccolato: fino a 2 mesi dopo la data. Potrebbe affiorare una patina bianca (il burro di cacao che si separa), ma è innocuo.
  • Pesce in scatola: massimo 1 mese oltre la scadenza, a patto che la confezione sia intatta.
  • Succhi di frutta: tollerati fino a 6 mesi, ma attenzione all’odore e all’aspetto.
  • Olio d’oliva: se ben chiuso e al riparo dalla luce, si può usare fino a 8 mesi oltre la data, anche se potrebbe iniziare a irrancidire.

Il mio consiglio personale

Quando ho dubbi, uso sempre i sensi come primo strumento: annuso, osservo, assaggio. Un biscotto scaduto da un anno, se conservato bene, spesso è ancora perfetto. Ma non c’è spazio per rischi con uova, affettati o latticini freschi. Meglio evitare sprechi, sì, ma mai a scapito della salute.

Conoscere queste differenze non solo aiuta a risparmiare, ma è anche un gesto concreto verso una cucina più sostenibile. Spero che questa piccola guida possa esservi utile, come lo è stata per me ogni volta che ho aperto la dispensa con un pacco “scaduto” tra le mani.

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Di Maria
Sono una mamma, una nonna, e mi piace tanto mangiare, adoro le ricette che mi sono state tramandate, quelle tradizionali, ma non disdegno la cucina light. Avendo una nuora nutrizionista mi avvalgo della sua collaborazione per sperimentare piatti leggeri e poco calorici. Spero di non deludere nessuno e di potervi essere d'aiuto. Grazie a tutti voi per essere qui!