Bagnetto verde piemontese: ricetta casalinga

Maria Di Maria
4 Min

Bagnetto verde piemontese: ricetta casalinga

Prima di cominciare a elencare ingredienti e passaggi, è doveroso fare una premessa: ogni famiglia piemontese custodisce gelosamente la propria versione del bagnetto verde, annotata su un foglietto consumato dal tempo o tramandata a voce da nonne e zie. Quella rimane “la ricetta autentica”, insostituibile e intoccabile.

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Ciò che trovi qui, invece, è una base da cui partire: un kit d’introduzione al bagnetto verde, pensato per chi non ha ancora una ricetta di riferimento e vuole iniziare a sperimentare, adattandola poi ai propri gusti e magari trasmetterla un giorno a figli e nipoti.

Bagnetto verde piemontese: ricetta casalinga

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Ingredienti

  • 50 gr di prezzemolo fresco
  • 2 filetti di acciughe sotto sale
  • Mollica di pane (1 pagnotta circa e solo mollica)
  • 80 ml di Aceto di vino bianco o mele
  • 1 spicchio di Aglio
  • q.b. di Olio extravergine di oliva

Preparazione

Il primo passo è scegliere con che attrezzo lavorare: mixer o lunetta?
I puristi non hanno dubbi: la lunetta, come insegnano le nonne, perché il mixer tende a scaldare il prezzemolo rendendolo scuro e amarognolo. Tuttavia, con qualche accorgimento, possiamo usare anche il frullatore senza compromettere il risultato.

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Un trucco utile: mettete le lame del mixer in frigorifero per almeno mezz’ora prima di iniziare. In questo modo resteranno fredde e limiteranno il surriscaldamento delle erbe.

Cominciamo ammollando la mollica di pane in una ciotola, bagnata con il mezzo bicchiere di aceto. Lasciamola riposare così da assorbire bene il liquido.

Intanto mondiamo il prezzemolo e lo tagliamo grossolanamente. Mettiamolo nel mixer insieme allo spicchio d’aglio. Puliamo con cura le acciughe, sciacquandole sotto l’acqua corrente per eliminare il sale e rimuovendo la lisca centrale; uniamole al resto.

Versiamo un filo di olio extravergine d’oliva e azioniamo il mixer a brevi scatti, mai più lunghi di 2–3 secondi consecutivi, lasciando qualche pausa per non surriscaldare troppo il composto.

A questo punto strizziamo bene la mollica imbevuta di aceto e aggiungiamola alla crema di prezzemolo e acciughe. Un’ultima passata veloce di mixer e il nostro bagnetto prenderà la giusta consistenza, cremosa e vellutata.

Regoliamo la morbidezza aggiungendo ancora un po’ d’olio, fino a ottenere la delicatezza desiderata.

Il risultato è un bagnetto verde dal gusto intenso ma equilibrato, perfetto per accompagnare bolliti di carne, uova sode, pesce o semplicemente da spalmare su una fetta di pane.

Qualche piccola curiosità su questa ricetta

Il bagnetto verde affonda le sue radici nella storia piemontese dell’Ottocento. Una delle prime versioni codificate si trova nel 1854 nel trattato “Cucina Borghese semplice ed economica” di Giovanni Vialardi, cuoco e pasticcere alla corte dei Savoia.

Da allora la ricetta si è diffusa e trasformata: alcune varianti prevedono l’aggiunta di capperi, uova sode, peperoncino, sottaceti o persino funghi porcini, creando infinite sfumature di gusto.

Oggi il bagnetto verde è considerato un pilastro della cucina piemontese, un condimento che non manca mai nelle grandi tavolate di famiglia. E voi, quale versione preparate a casa?

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.