Antinfiammatori naturali: le 10 piante medicinali più potenti secondo la ricerca scientifica

Maria Di Maria
4 Min

Antinfiammatori naturali: le 10 piante medicinali più potenti secondo la ricerca scientifica

Negli ultimi anni, l’interesse verso le piante medicinali a effetto antinfiammatorio è aumentato in ambito sia clinico che nutraceutico. In molti casi, i composti bioattivi contenuti in queste piante sono stati oggetto di studio per la loro capacità di modulare l’infiammazione a livello sistemico o locale, con risultati promettenti.

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Ecco una selezione di 10 piante tra le più studiate per le loro proprietà antinfiammatorie, con riferimenti bibliografici basati su studi scientifici peer-reviewed.

Antinfiammatori naturali

Antinfiammatori naturali: le 10 piante medicinali più potenti secondo la ricerca scientifica

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1. Curcuma (Curcuma longa)

Principio attivo: Curcumina

Numerosi studi ne evidenziano l’attività antinfiammatoria attraverso l’inibizione delle vie COX-2, NF-κB e delle citochine pro-infiammatorie.
📚 Fonte: Aggarwal BB, Harikumar KB. “Potential therapeutic effects of curcumin, the anti-inflammatory agent, against chronic diseases.” Br J Pharmacol. 2009.


2. Zenzero (Zingiber officinale)

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Contiene gingeroli e shogaoli, composti attivi con effetto inibitorio sulle prostaglandine e sulla sintesi dei leucotrieni.
📚 Fonte: Grzanna R et al. “Ginger—an herbal medicinal product with broad anti-inflammatory actions.” J Med Food. 2005.


3. Artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens)

Utilizzato nella gestione dell’artrite e delle infiammazioni articolari. Inibisce la COX-2 e ha dimostrato efficacia paragonabile ai FANS in studi clinici.
📚 Fonte: Chrubasik S et al. “A systematic review on the Harpagophytum procumbens in the treatment of musculoskeletal pain.” Phytother Res. 2007.


4. Boswellia (Boswellia serrata)

I suoi acidi boswellici agiscono come inibitori selettivi della 5-lipossigenasi, riducendo i leucotrieni. Indicata in coliti e patologie infiammatorie articolari.
📚 Fonte: Sengupta K et al. “A double blind, randomized, placebo controlled study of Boswellia serrata extract in osteoarthritis.” Arthritis Res Ther. 2008.


5. Salice bianco (Salix alba)

Fonte naturale di salicina, precursore dell’acido acetilsalicilico. Agisce sulla COX-1 e COX-2, riducendo dolore e infiammazione.
📚 Fonte: Vlachojannis JE et al. “A systematic review on the efficacy of willow bark for musculoskeletal pain.” Phytother Res. 2009.


6. Alloro (Laurus nobilis)

Possiede attività antimicrobica e antinfiammatoria grazie all’eucaliptolo e altri terpeni. Utilizzato in fitoterapia per bronchiti leggere, coliti, disturbi digestivi.
📚 Fonte: Hayder N et al. “Anti-inflammatory and analgesic effects of Laurus nobilis leaf extracts.” J Ethnopharmacol. 2004.


7. Camomilla (Matricaria chamomilla)

L’apigenina e il bisabololo mostrano effetti anti-COX-2 e antiossidanti. Studi in vitro e in vivo confermano la sua efficacia come antinfiammatorio topico e sistemico.
📚 Fonte: Srivastava JK et al. “Chamomile: A herbal medicine of the past with a bright future.” Mol Med Report. 2010.


8. Malva (Malva sylvestris)

Ricca di mucillagini, ha proprietà emollienti e antinfiammatorie su mucose orali e intestinali.
📚 Fonte: Cossuta D et al. “Malva sylvestris L.: biological properties and phytochemistry.” Phytother Res. 2020.


9. Elicriso (Helichrysum italicum)

Le sue infiorescenze contengono flavonoidi e acetofenoni che agiscono sull’attività delle prostaglandine e riducono infiammazioni cutanee e respiratorie.
📚 Fonte: Sala A et al. “Anti-inflammatory and antioxidant activities of Helichrysum italicum.” J Pharm Pharmacol. 2002.


10. Calendula (Calendula officinalis)

Possiede attività antinfiammatoria e cicatrizzante, grazie a triterpeni, flavonoidi e olio essenziale.
📚 Fonte: Preethi KC et al. “Antiinflammatory activity of flower extract of Calendula officinalis Linn.” Indian J Exp Biol. 2009.

Molte di queste piante rappresentano una risorsa concreta per la gestione integrata dell’infiammazione, specialmente nei casi lievi o come supporto a terapie mediche. Tuttavia, l’utilizzo deve sempre essere valutato da un professionista, soprattutto in presenza di condizioni croniche, gravidanza, o in concomitanza con farmaci antinfiammatori.


 Nota dell’autore:

Questo articolo è stato realizzato con criteri divulgativi, supportato da letteratura scientifica, ed è stato sottoposto a revisione da parte della Dott.ssa Maria Di Bianco, biologa nutrizionista.

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.