Aneto: proprietà, usi e coltivazione

Dott. Maria Di Bianco Di Dott. Maria Di Bianco
4 Min
Mortadella sandwich

L’aneto è una pianta aromatica molto diffusa sul nostro territorio fino ad un altezza di 600 metri circa.

Originaria dell’Asia Minore, appartiene alla famiglia delle Ombrellifere. Presenta un fusto verde, cavo all’interno. I fiori sono gialli, le foglie sono filiforme e picciolate.

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Viene soprannominato “finocchio bastardo” per il suo aroma persistente e molto simile a quello del finocchio.

Se ne utilizzano principalmente i semi e le foglie in cucina per aromatizzare le pietanze e in campo erboristico, per via esterna o interna a scopo curativo.

È ricco di principi attivi utili al nostro benessere. Scopriamoli insieme.

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Aneto: proprietà, usi e coltivazione

Aneto: le proprietà

L’aneto è un’erba officinale rinfrescante, antisettica, carminativa, diuretica e antispasmodica.

Il suo nome deriva dal greco ánethon’ e significa scacciare, proprio in riferimento alle sue proprietà terapeutiche. Fin dall’Antichità, infatti, gli sono attribuite virtù curative. Gli Egizi lo consideravano un potente calmante; nella Bibbia è ritenuto tanto prezioso da essere utilizzato come moneta di scambio. È citato niente di meno che da Virgilio, Plinio, Aristotele e Teocrito. I greci lo ritenevano portentoso contro le crisi epilettiche, i Romani pensavano accrescesse la forza fisica e i gladiatori lo utilizzavano come cicatrizzante sulle ferite riportate durante i combattimenti.

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Tutti i benefici dell’aneto sono concentrati nell’olio essenziale contenuto nei suoi semi e nelle sue foglie. Si estrae per infusione in un liquido ed è utile a parecchi scopi, tra questi anche la secrezione lattea nelle puerpere.

Scopriamo insieme come utilizzarlo.

Gli usi dell’aneto

Possiamo masticare i semi di aneto per rinfrescare l’alito oppure inserirli nelle nostre ricette per profumarle con un aroma fresco e intenso. Ottimo negli impasti di pane, sulla carne o sul pesce, ma anche con le verdure, soprattutto al forno.

Facilita la digestione, sgonfia la pancia e aiuta l’intestino a lavorare meglio, riequilibrando la flora intestinale.

Possiamo anche preparare un infuso davvero invitante a base di :

  • 2 cucchiai e mezzo di semi essiccati di aneto
  • 500 ml di acqua
  • 1 cucchiaio di miele.

Procedimento:

Portiamo a bollore l’acqua, spegniamo il fornello, aggiungiamo i semi e lasciamo in infusione l’aneto per una decina di minuti, filtriamo, dolcifichiamo e assaporiamo. Questa tisana oltre ai benefici già elencati, concilia anche il sonno ed è ottima la sera.

Con 2 cucchiai di semi pestati (liberando così gli oli essenziali ivi contenuti) in 500 ml di acqua bollente, lasciati macerare per 5 ore possiamo realizzare una sorta di collutorio naturale per contrastare infiammazioni al cavo orale come gengiviti e stomatiti. La stessa preparazione, inoltre, risulta ideale anche per rinforzare le unghie. Dobbiamo semplicemente immergere le dita per una decina di minuti in questo liquido filtrato per notare decisivi miglioramenti.

La coltivazione

L’aneto può essere coltivato in vaso o in terra libera su un terreno ben drenato e ricco di sostanze organiche. Va posto al riparo dal vento, ma in pieno sole. Teme le temperature troppo rigide e va riparato durante l’inverno. Non bisogna esagerare con le innaffiature per evitare la marcescenza radicale, ma va mantenuto ben idratato, soprattutto in estate.

Può essere conservato a lungo se essiccato.

Per tutte le informazioni su come essiccare le erbe basterà cliccare QUI

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Classe '91. Laureata con lode in Tecniche Erboristiche presso L'Università degli Studi di Salerno e specializzata in Scienze dell'Alimenti e della nutrizione Umana presso la Seconda Università di Napoli.