Oleolito e sali di lavanda come li preparava mia nonna

Maria Di Maria
5 Min
Mortadella sandwich

Oleolito e sali di lavanda come li preparava mia nonna

Il profumo di lavanda per me è profumo di casa: mia nonna la coltivava con un amore incredibile.

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La raccoglieva in estate (luglio/agosto), metteva i fiori ad essiccare al sole, su un telo di lino steso sulla tavola in giardino. Quando erano secchi, preparava alcuni sacchettini di juta e ne riponeva alcuni all’interno. Poi li posizionava nei cassetti, negli armadi, un po’ ovunque per profumare la biancheria, ovviamente, ma anche per tenere lontane le tarme. Mi diceva che era potentissima.

Alcuni, poi, li lasciava sul comodino perché era certa del suo potere rilassante.

Altri li richiudeva in barattoli ermetici e sterili (qui trovate le informazioni per farlo correttamente) e li utilizzava per preparare infusi e tisane. Altri ancora li utilizzava per realizzare il suo oleolito speciale.

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Pensate che spesso lo regalava a Natale, insieme ai suoi famosissimi sali aromatizzati, alle persone a lei più care. Era una coccola che aveva il piacere di condividere con chi amava. E spiegava con minuzia di particolari come utilizzarlo. Ci teneva molto! Poche gocce alla volta. Lo metteva in un diffusore fatto da lei, (una piccola scodellina con sotto una candela) e lo posizionava in camera da letto per favorire il relax; lo applicava sulle punture di insetto per calmare il prurito. Lo tamponava su ferite e tagli per accelerare la cicatrizzazione.

Insomma, lo considerava proprio una panacea di tutti i mali.

Quando lo preparava in olio d’oliva, lo utilizzava anche per condire l’insalata perché era certa che favorisse una buona digestione. E aveva ragione. Se volete conoscere tutte le sue proprietà, cliccate qui.

Ora vediamo insieme come procedere per realizzarlo secondo la sua antica ricetta.

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Oleolito di lavanda: ingredienti e preparazione

Per l’oleolito di lavanda procuriamoci:

  • 200 ml olio di mandorle dolci (per uso cosmetico perché con un profumo neutrale) oppure olio vergine di oliva (per uso interno, come condimento – il suo profumo più intenso copre quello della lavanda)
  • 15 gr fiori di lavanda essiccati
  • 1 vasetto in vetro con coperchio 
  • 1 mortaio (o macina caffè)
  • 1 garza o panno di lino
  • 1 imbuto piccolo
  • 1 bottigliette in vetro per la conservazione

Preparazione:

Chi tra noi gode di un bel arbusto di lavanda in vaso o in terrazzo, approfitti di luglio/agosto per raccogliere i fiori non ancora sbocciati, facciamolo di mattina, quando oramai la rugiada è evaporata coi primi raggi del sole. Poi procediamo ad essiccarli; chi invece non ha questa fortuna, può acquistarli in erboristeria.

Dopo aver raccolto gli steli (potiamoli a circa 15 -20 cm), leghiamoli in piccoli mazzi e appendiamoli in un luogo ombreggiato ma ben ventilato. Non dimentichiamo di ritirarli di notte per poi rimetterli fuori il giorno seguente. La nostra lavanda sarà pronta quando con facilità riusciremo a sgranare le “spighe” di boccioli semplicemente passandole tra le dita.

Una volta eseguito questo passaggio, pestiamoli in un mortaio, per permettere la fuoriuscita degli oli essenziali contenuti. Possiamo anche fare questo passaggio in un macina caffè.

Ora trasferiamoli nel vasetto e copriamoli con l’olio scelto. Avvitiamo il tappo, lasciamo riposare per 30 giorni in una zona ben irraggiata dal sole. I raggi e il calore accelerano il rilascio delle proprietà terapeutiche nel liquido.

Trascorso questo tempo, filtriamolo con un colino ricoperto da una garza, diamogli modo di sgocciolare del tutto senza fretta per alcune ore.

A questo punto possiamo travasarlo nelle bottigliette di vetro, meglio se scure e con pipetta, e utilizzarlo al bisogno. Si conserva per un anno e oltre.

Sali da bagno alla lavanda:

  • 200 gr di sale grosso
  • 15 gr di fiori secchi di lavanda

Mettiamo nel mortaio metà sale e i fiori di lavanda, pestiamo per bene fino a dimezzare lo spessore dei granelli. Poi uniamo il rimanete sale mischiamo per bene e mettiamo tutto in un barattolo con chiusura ermetica. Usiamone due cucchiai ogni qualvolta vogliamo fare un bagno rilassante. Un solo cucchiaio per un pediluvio.

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

 

 

 

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Di Maria
Sono una mamma, una nonna, e mi piace tanto mangiare, adoro le ricette che mi sono state tramandate, quelle tradizionali, ma non disdegno la cucina light. Avendo una nuora nutrizionista mi avvalgo della sua collaborazione per sperimentare piatti leggeri e poco calorici. Spero di non deludere nessuno e di potervi essere d'aiuto. Grazie a tutti voi per essere qui!