Finocchietto selvatico: proprietà, benefici, usi e infusi

Francesca Di Francesca
5 Min

Profumatissimo e dal gusto inconfondibile, il finocchietto selvatico è un’erba aromatica di primavera. Preziosissima in cucina per arricchire le nostre ricette, è anche dispensatrice di proprietà benefiche utili al nostro benessere.

Scopriamole insieme!

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Finocchietto selvatico: proprietà, usi e benefici

Le proprietà del finocchietto selvatico

Il finocchietto selvatico è ricco di acqua, flavonoidi e oli essenziali dal profumo inconfondibile.

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Ma contiene anche sali minerali come sodio, potassio, fosforo, magnesio, zinco, ferro e calcio.

Non solo. Rilascia vitamina A e C, e alcune del gruppo B come la B1, la B2, la B3.

Ha virtù carminative, ossia è in grado di assorbire i gas presenti a livello intestinale; aiuta quindi l’apparato digerente e contrasta il gonfiore addominale. Inoltre è un drenante naturale e aiuta ad eliminare i ristagni di liquidi e ostacola la formazione di calcoli renali. È da sempre noto per il suo potere galattogeno, favorisce cioè la montata del latte nelle neo mamme.

Gli antiossidanti, infine, lo rendono capace di prevenire l’invecchiamento precoce.

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Controindicazioni

Il finocchietto selvatico non presenta controindicazioni particolari, ma come sempre per le erbe aromatiche, il consiglio è quello di non eccedere con le dosi.

La botanica

Il finocchietto, in gergo tecnico Foeniculum vulgare Mill, appartiene alle Umbelliferae (o Apiaceae), come la carota, ad esempio, a cui si accomuna per il suo aspetto ad ombrello.

Cresce spontaneamente nel bacino del Mediterraneo al di sotto dei 1.000 metri.

Presenta radici a fittone e un fusto ramificato che può raggiungere addirittura i 2 metri di altezza. Eretto e ramificato, ha un basamento carnoso, bianco che spunta dal suolo e si stratifica verso l’alto.

Le foglie sono filamenti verdi edibili. Si raccolgono da aprile ad ottobre.

I fiori sono ombrellini gialli, piccoli e i frutti, spesso confusi con i semi, sono piccoli ovali grigi che maturano in autunno.

Sebbene sia una pianta selvatica, si presta anche alla coltivazione in orto. Predilige climi temperati e attecchisce su qualsiasi terreno, purché ben drenato e molto irrigato.

I semi vanno distanziati di 20 centimetri tra loro, non è adatto quindi alla coltura in vaso.

Il Finocchietto in erboristeria

Il finocchietto è molto sfruttato da sempre in campo fitoterapico per la preparazione di infusi e oli essenziali.

Per quanto concerne le tisane, vengono utilizzati:

  • i suoi semi (1 cucchiaio ogni 250 ml di acqua calda lasciato in infusione per 10 minuti),
  • le sue foglie fresche (ben lavate devo decantare in acqua bollente per 20 minuti),
  • le coste bianche sminuzzate (20 minuti in acqua bollente). Filtriamo sempre il liquido prima di assumerlo e dolcifichiamo a piacere.

L’olio essenziale si ottiene per distillazione in corrente a vapore ed è utilizzato:

  • per suffumigi in caso di raffreddori,
  • per l’aromaterapia, per il suo potere rilassante,
  • per i massaggi, diluito in olio di mandorle e applicato in loco per prevenire la ritenzione idrica,
  • per via interna, sciolto in acqua per favorire una buona digestione o come espettorante.

Inoltre, è presente in molti prodotti di bellezza: shampoo fortificanti, creme illuminanti, scrub esfolianti.

Usi in cucina

Il finocchietto selvatico è interamente commestibile. Ha un sapore simile, ma molto più aromatico del tradizionale finocchio dolce.

Il fusto è delizioso gratinato oppure sbollentato, come contorno. I semi profumano e arricchiscono impasti da forno come pane, taralli, focacce e sono deliziosi sul pesce o sulle carni grasse.

Con le foglie, possiamo preparare vellutate, zuppe o salse, nonché la pasta con le sarde o il risotto.

I fiori sono perfetti per condire la carne di maiale e i funghi e spesso rientrano negli ingredienti per la salamoia.

Inoltre, dopo essere stato sbollentato, si trasforma nell’ingrediente principale di un pesto originale e invitante.

Ottimo, infine, è il liquore digestivo che si può ottenere dalla sua macerazione.

Raccogliamo sempre con attenzione i doni della natura e facciamone buon uso!

Per tutte le informazioni su come essiccare le erbe basterà cliccare QUI

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Rimedi naturali di mia nonna

 

 

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Amo scoprire e raccontare ciò che di bello la vita offre! Provengo da una formazione classica; mi sono laureata in Filosofia; ho conseguito una Specializzazione post-laurea in Pubblicità con una tesi di marketing intorno al concetto di moda.Sono mamma e qui risiede la anima più vera!