La torta di fichi è un dolce delizioso: profuma di campagna e di limone. Oltre ai fichi freschi, infatti, presenti nell’impasto e come decorazione, a rendere ancora più aromatico il tutto collabora la presenza dell’estratto di vaniglia.
Una volta cotta e sfornata, lucidiamola mentre è ancora calda con il miele. Questo trucchetto renderà il nostro dessert ancora più invitante e aggiungerà una nota di dolcezza ulteriore.
Piacerà a tutti in famiglia e porterà una ventata di buonumore in tavola.
Si mantiene umida e soffice per 3 giorni, ben protetta sotto la campana di vetro e temperatura ambiente.
Che ne dite di prepararla insieme? La ricetta è semplicissima!
Torta di fichi: ingredienti e preparazione
Per questa ricetta occorrono:
- 3 uova
- 190 gr di zucchero
- 75 ml di olio di semi
- 150 gr di yogurt bianco
- 250 gr di farina 00
- 16 gr di lievito per dolci
- 300 gr di fichi freschi sbucciati
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- q.b. di miele
Queste dosi sono perfette per una torta da 22 centimetri di diametro.
Il procedimento
Ungiamo e imburriamo uno stampo da 22 centimetri di diametro e teniamola a portata di mano.
Rompiamo le uova in una terrina, uniamo lo zucchero e montiamole con lo sbattitore elettrico fino ad ottenere un composto ben gonfio. Ora incorporiamo lo yogurt, uniformiamo, poi versiamo l’olio di semi e l’estratto di vaniglia. Mescoliamo bene, infine uniamo la farina, setacciandola poca alla volta ed infine il lievito. Amalgamiamo con cura in modo da scongiurare la formazione di grumi.
A questo punto occupiamoci dei fichi.
Laviamoli e asciughiamoli, poi sbucciamone 200 grammi e riduciamoli a dadini, poi inseriamoli nell’impasto e rigiriamo per distribuirli. Trasferiamo il tutto nella tortiera, livelliamo la superficie.
Affettiamo semplicemente gli altri 50 grammi di fichi, senza eliminare la buccia, poi adagiamoli sul nostro dolce.
Inforniamo a 180° per 50 minuti. Facciamo la prova stecchino prima di sfornare la nostra torta.
Spennelliamola quando è ancora calda, con il miele e lasciamola raffreddare del tutto prima di sformarla.
Ora godiamocela, è una bontà!
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