Marmellata fiori di sambuco e limoni: una ricetta antica

Francesca Di Francesca
4 Min

La marmellata di fiori di sambuco è una ricetta antica, dal sapore delicato e dal profumo intenso.

Leggermente agrumata, per la presenza del limone, ci riporta con la mente ai tempi andati, quando le nostre nonne erano in grado di utilizzare largamente i doni di Madre Natura e trasformarli in vere delizie per la loro famiglia.

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Ripercorriamo i loro gesti sapienti e raccogliamo i fiori lontano dalle strade trafficate. Non sciacquiamoli direttamente sotto al getto del rubinetto per non rovinarli. Scuotiamoli delicatamente per liberarli dagli insettini e dalla polvere eventualmente presenti e sfiliamoli dai gambi.

Quando siamo pronte, iniziamo insieme a preparare questa delizia unica nel suo genere e perfetta per arricchire le nostre colazioni, sul pane tostato, o le nostre crostate di primavera.

Marmellata fiori di sambuco e limoni: una delizia d’altri tempi

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Marmellata fiori di sambuco e limoni: ingredienti e preparazione

Per questa ricetta occorrono:

  • 10/13 fiori di sambuco
  • 3 limoni biologici
  • 300 ml di acqua
  • 350 gr di zucchero.

Sterilizziamo i vasetti prima di utilizzarli, seguendo il procedimento riportato a questo link.

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Il procedimento

Sciacquiamo i limoni sotto il getto freddo del rubinetto. Sfreghiamoli con una spazzolina, poi preleviamo la scorza con un pelapatate avendo cura di evitare di coinvolgere l’albedo, la parte biancastra dal sapore poco gradevole.

Spremiamo il succo e filtriamolo. Teniamo tutto a portata di mano.

Versiamo abbondante acqua in una casseruola capiente e portiamola a bollore. A ebollizione raggiunta, tuffiamo le scorze di limoni e lessiamole per 15/20 minuti.

Scoliamole e lasciamole sgocciolare, poi sminuzziamole finemente.

Puliamo i fiori di sambuco e raccogliamoli in una pentola. Irroriamoli con il succo dei limoni, aggiungiamo i 300 millilitri di acqua e lo zucchero. Cuociamo a fuoco dolce, rigirando di tanto in tanto fino a realizzare uno sciroppo denso e colloso. A questo punto, uniamo anche le scorze tritate e portiamo a cottura il tutto, rigirando spesso con un mestolo di legno. Dobbiamo ottenere un composto corposo. Per verificare che la nostra marmellata sia davvero pronta, facciamo la prova del piattino. Lasciamo scivolare una piccola quantità su un superficie liscia e piana, incliniamola e se aderisce bene, togliamola dal fuoco.

Riversiamola subito nei vasetti sterili e avvitiamo il coperchio. Capovolgiamoli e copriamoli con un canovaccio per farli raffreddare pian piano.

Quando saranno ben freddi, procediamo con la pastorizzazione. Adagiamo i barattoli in un tegame dai bordi alti e avvolgiamoli con un panno per non farli sbattere tra loro. Aggiungiamo acqua quanto basta per sommergerli e portiamo a bollore a fiamma allegra. Calcoliamo una ventina di minuti dall’ebollizione, poi spegniamo il fornello e lasciamoli raffreddare completamente al suo interno.

Trasferiamo la nostra marmellata in dispensa e aspettiamo 4/5 giorni prima di gustarla di modo che i sapori si assestino perfettamente. Si conserva inalterata per parecchio tempo, in un luogo fresco e asciutto, ma se la apriamo riponiamola in frigorifero e consumiamola nell’arco di una settimana.

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Amo scoprire e raccontare ciò che di bello la vita offre! Provengo da una formazione classica; mi sono laureata in Filosofia; ho conseguito una Specializzazione post-laurea in Pubblicità con una tesi di marketing intorno al concetto di moda.Sono mamma e qui risiede la anima più vera!