I romagnoli le preparano a fine ottobre per ricordare i defunti: le fave dei morti sono dei pasticcini alle mandorle morbidissimi e delicati, dal retrogusto all’anice.
La ricetta è semplice e veloce da realizzare a mano, senza l’uso di sbattitore e planetaria. Basta impastare gli ingredienti in un recipiente, seguendo un ordine preciso e in pochi minuti avremo a disposizione un panetto sodo e compatto da cui ricavare man mano i nostri biscottini.
Sono croccantini fuori, ma hanno un cuore tenero e scioglievole. Attenzione, però, contengono farina di grano e non possono essere offerte a chi soffre di celiachia.
Una volta pronti si conservano per parecchie settimane, ben chiusi in un contenitore ermetico.
Rinnoviamo anche questa tradizione italiana e cuciniamole insieme.
Fave dei morti: ingredienti e preparazione
Per questa ricetta occorrono:
- 200 gr di mandorle pelate polverizzate
- 100 gr di farina 00
- 100 gr di zucchero
- 1 uovo
- 25 gr di burro morbido
- mezzo bicchierino di rum
- zucchero a velo (opzionale)
.Con queste dosi otterremo 26 biscotti circa.
Il procedimento
Mezz’ora prima di iniziare la preparazione, portiamo il burro a temperatura ambiente, in modo da ammorbidirlo.
Preriscaldiamo il forno a 170° e foderiamo la leccarda con la carta apposita.
Polverizziamo le mandorle pelate nel robot da cucina per polverizzarle. Procediamo a scatti per non surriscaldarle e disperdere gli oli essenziali.
Trasferiamole in una ciotola, aggiungiamo lo zucchero e la farina. Rigiriamo con una frusta a mano per uniformare il tutto, poi aggiungiamo il burro morbido, l’uovo e il liquore. Lavoriamo bene per realizzare un impasto sodo e compatto. Preleviamo man mano un tocchetto da 20 grammi alla volta, passiamolo tra i palmi per formare una pallina, poi adagiamola sulla placca e appiattiamola con il palmo.
Quando tutti i biscotti sono pronti e ben distanziati tra loro, inforniamoli (a 170°) per una decina di minuti. Non lasciamoli dorare in superficie, sforniamoli prima, mentre sono ancora chiari.
Lasciamo raffreddare completamente, poi possiamo servirli al naturale oppure con zucchero a velo.
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