Eufrasia: proprietà, benefici e usi. Ottima per la congiuntivite e non solo

Dott. Maria Di Bianco Di Dott. Maria Di Bianco
5 Min
Mortadella sandwich

L’eufrasia è una pianta erbacea che cresce sul spontaneamente sul nostro suolo nazionale, laddove il clima è più freddo.

Appartiene alla famiglia delle Orobanchaceae ed è nota fin dall’antichità per le sue virtù.

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Scopriamole insieme.

Eufrasia: proprietà e usi

Eufrasia: proprietà

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Sono i fiori e le foglie dell’eufrasia a contenere tutti i principi benefici della pianta e il finire dell’estate rappresenta il suo periodo balsamico per eccellenza.

Flavonoidi, tannini, oli essenziali, iridoidi e glicosidi collaborano a conferirle le proprietà antiinfiammatorie note fin dal Medioevo per alleviare le irritazioni agli occhi.

Quando arrossati da sole, vento, impacchi di questa pianta medicamentosa possono attenuare le infiammazioni in corso, curando le congiuntive.

Per decongestionare le mucose della bocca, invece, è possibile assumere l’eufrasia sotto forma di collutorio.

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In presenza di malanni stagionali da raffreddamento, come tosse, rinite e sinusite, un suffumigi di fiori e foglie aiutano a migliorare la condizione generale e accelerano la guarigione.

Non solo. Benché sia oggi meno sfruttata, un tempo era utilizzata per le sue virtù digestive; il suo sapore amarognolo, infatti, la rende un efficace eupeptico.

Ecco come riconoscerla.

Come individuarla

L’eufrasia è una pianta erbacea con fusto dritto e snello che cresce fino a 35 centimetri. Le foglie ovali e piccole, alternate alla base, opposte intorno all’inflorescenza. I fiori sono piccoli, bianchi striati di viola, con macchie gialle al centro.

È diffusa sul nostro territori nazionale tra i 600 e i 2.500 metri; è un parassita, ossia spunta nelle vicinanze di altra vegetazione per sfruttare le sue sostanze nutritive.

È facilmente riconoscibile, per questo, quando la individuiamo, raccogliamola per approfittare delle sue proprietà.

Infusi e impacchi

La parte balsamica della pianta è concentrata nelle foglie e nei fiori ed è particolarmente efficace da fine agosto per tutto il mese di settembre.

Una volta raccolta la parte aerea facciamola essiccare e prepariamo un infuso.

Portiamo a bollore 150 ml di acqua circa in un tegamino. Spegniamo il fuoco e aggiungiamo 1 cucchiaio raso di eufrasia. Copriamo con un piattino per evitare che gli oli essenziali evaporino e si disperdano nell’aria e lasciamo in infusione per 15 minuti.

Filtriamo il liquido.

A questo punto, esiste più di un modo per impiegare questo preparato erboristico.

Viste le proprietà digestive, possiamo assumerla in caso di pesantezza e pasti troppo abbondanti.

Oppure, utilizziamola come collutorio per gargarismi e risciacqui in presenza di afte o tonsilliti.

Ma il suo potere calmante e curativo è ancora più evidente e quasi immediato in caso di congiuntiviti, orzaioli e irritazioni oculari.

Immergiamo una garzina sterile nell’infuso, adagiamola sugli occhi e lasciamola in posa per una decina di minuti. Strizziamola leggermente per permettere al liquido di penetrare interno degli occhi, per accelerare la guarigione.

Questo rimedio è perfetto anche in caso di orzaiolo.

Curiosità e storia

Il nome deriva dalla fusione di due termini greci: eu, ossia buono, phren, animo, per il suo portamento elegante. È riconducibile alla ninfa Eufrosine, una delle tre Grazie della mitologia greca, considerata la dea della gioia.

È stato introdotto in botanica da Linneo, biologo svedese del XVIII, un seguace della teoria delle segnature di Paracelso. Secondo questa disciplina, nel mondo naturale quando un vegetale presenta una forma simile a parti del corpo umano, è anche in grado di curarle. Nel caso specifico, il fiore dell’eufrasia ricorda un occhio, per cui questa pianta risulta utile a risolvere le infezioni alla vista.

Ma già Ildegarda di Bingen la utilizzava nella cura delle affezioni oculari nel XII secolo.

Il significato del suo linguaggio floreale, non a caso, è quello di lungimiranza e verità, perché permette di vedere dettagliatamente, alzando il velo e ampliando lo sguardo.

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Per tutte le informazioni su come essiccare le erbe basterà cliccare QUI

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Classe '91. Laureata con lode in Tecniche Erboristiche presso L'Università degli Studi di Salerno e specializzata in Scienze dell'Alimenti e della nutrizione Umana presso la Seconda Università di Napoli.