La dadolata di patate è un contorno semplice, ma solo apparentemente.
Troppo spesso, infatti, capita di provare a prepararle e fallire perché il risultato non è all’altezza delle aspettative. Troppo dure, troppo molli, eppure dovrebbero risultare croccanti fuori e morbide dentro.
Esistono due trucchetti segreti per riuscire nell’intento. Il primo consiste nell’ammollo: una volta tagliate a dadini, le patate devono riposare nell’acqua freddissima in modo da disperdere l’amido.
Prima di cucinarle, poi, dovremo sbollentarle per pochi minuti e solo successivamente, infarinarle e rosolarle in padella o infornarle.
Sono deliziose calde, tiepide o fredde. Se non finiscono alla velocità della luce, possiamo conservarle in frigorifero per due o tre giorni e consumarle con calma.
Dadolata di patate: ingredienti e preparazione
Per questa ricetta procuriamoci:
- 1 Kg di patate
- q.b. di farina 00 per infarinarle
- mix di spezie per patate
- olio extravergine d’oliva
- q.b. di sale.
Il procedimento
Sbucciamo le patate e riduciamole a tocchetti piccoli, poi sistemiamoli in una ciotola. Copriamole con l’acqua fredda per favorire la dispersione dell’amido in eccesso.
Nel mentre, portiamo a bollore una casseruola di acqua leggermente salata. A ebollizione raggiunta, sbollentiamo le patate per un massimo di 5 minuti.
Scoliamole e deponiamole su un panno pulito. Tamponiamole e asciughiamole benissimo, poi infariniamole leggermente e scrolliamo l’eccesso. Insaporiamo con un mix di spezie.
Ora decidiamo come cuocerle.
In padella
Facciamo un giro di olio in una padella antiaderente, scaldiamolo a fiamma allegra, poi rosoliamo le patate per 10/15 minuti. Sono pronte quando risultano leggermente dorate in superficie, resteranno morbide all’interno.
Saliamole a fine cottura.
Dadolata di patate al forno
Preriscaldiamo il forno a 200°. Foderiamo la leccarda con la carta apposita e trasferiamo le patate, poi inforniamole per una ventina di minuti, rigirandole a metà cottura per una doratura ottimale.
Portiamole in tavola calde, tiepide o fredde.
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