“Cuoppo fritto” di zeppole e crocchè: come farlo in casa

Francesca Di Francesca
5 Min

“Cuoppo fritto” di zeppole e crocchè: come farlo in casa

La rosticceria napoletana dovrebbe essere patrimonio dell’Umanità! Croccante, saporita e infinitamente appagante riesce a calmare un languorino improvviso, conquistando il palato prima con il suo profumo, poi con la sua consistenza e il suo gusto superlativo.

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L’apoteosi, poi, si raggiunge quando si assaporano le zeppole e i crocchè.

Le prime sono frittelle di pasta lievitata, i secondi sono crocchette di patate e la combinazione di queste due delizie è quasi paradisiaca!

Non per niente è lo street food per eccellenza ai piedi del Vesuvio.

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Che ne dite di provare a cucinarle insieme, con le nostre mani, per offrire a parenti ed amici un viaggio ideale lungo il Golfo e la Costiera che il mondo intero ci invidia?

“Cuoppo fritto” di zeppole e crocchè: come farlo in casa

Per questa ricetta occorrono:

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  • per le zeppole:
    • 500 gr di farina 00
    • 475 ml di acqua
    • 15 gr di sale
    • 8 gr di lievito secco
  • per i crocchè:
    • 1 kg di patate
    • q.b. di sale
    • 30 gr di parmigiano reggiano grattugiato
    • 20 gr di pecorino grattugiato
    • q.b. di prezzemolo fresco tritato
    • 1 pizzico di pepe
    • q.b. di olio evo
  • per la pastella:
    • 100 gr di farina 00
    • 100 ml di acqua
  • q.b. di pangrattato per impanare
  • olio di semi di arachidi per friggere.

Il procedimento per le zeppole

Versiamo l’acqua in un recipiente, sciogliamo il lievito, rigirando direttamente con le mani (pulite), inseriamo la farina e il sale. Proseguiamo a lavorare il tutto fino ad ottenere un panetto elastico e appiccicoso. Proseguiamo per almeno 5 minuti.

Copriamo la ciotola con un piatto o con la pellicola alimentare e lasciamo riposare per 3 ore almeno.

Trascorso questo tempo, riprendiamola e teniamo a portata di mano una scodella con dell’acqua: dovremo realizzare le nostre zeppole direttamente con le mani, perché siano davvero d’autore, sciacquandole di tanto in tanto nella ciotola.

Inumidiamo le mani e rigiriamo l’impasto della zeppola per uniformarlo.

Il procedimento per i crocchè

Laviamo le patate per rimuovere gli eventuali residui terrosi, poi mettiamole in una casseruola.

Sommergiamole con l’acqua fredda e portiamo a bollore a fiamma allegra.

Calcoliamo una buona mezz’ora dalla presa dell’ebollizione e cuociamole fino a quando non risultano morbide e trapassabili dai rebbi di una forchetta.

Scoliamole e, senza pelarle, riduciamole in purea con lo schiacciapatate. La buccia resterà intrappolata nell’arnese e la polpa scivolerà nella terrina.

Aggiungiamo il sale, il pecorino e il parmigiano grattugiati, il prezzemolo tritato. Pepiamo e facciamo un giro di olio. Impastiamo direttamente con le mani pulite e leggermente unte.

Quando otteniamo un panetto compatto, preleviamone una noce e passiamola tra le mani. Formiamo una pallina, poi allunghiamola per ottenere i classici crocchè.

Prepariamo la pastella: in una terrina misceliamo l’acqua e la farina fino ad ottenere una consistenza fluida. Spalmiamola sui nostri nostri crocchè, poi rotoliamoli nel pangrattato.

La cottura della rosticceria napoletana

Ora che abbiamo entrambi i nostri composti a portata di mano, passiamo alla finalizzazione della nostra ricetta.

In un tegame capiente, versiamo abbondante olio di semi di arachidi e portiamolo al punto di fumo.

Quando inizia a sfrigolare, inumidiamoci le mani e raccogliamo con le dita un po’ di impasto per le zeppole, modelliamolo velocemente e tuffiamo in pentola. Proseguiamo in questo modo inserendone almeno una decina e lasciando il giusto spazio di doratura, poi rigiriamo continuamente con la schiumarola per favorire la cottura. Scoliamole e tamponiamole.

Poi friggiamo anche i crocchè, preleviamoli e tamponiamoli solo quando notiamo una crosticina ambrata sulla superficie.

E ora godiamoci quest’abbinamento perfetto: apriamo una zeppola, inseriamo il crocchè e affondiamo il morso in questa delizia ancora calda e fumante.

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Amo scoprire e raccontare ciò che di bello la vita offre! Provengo da una formazione classica; mi sono laureata in Filosofia; ho conseguito una Specializzazione post-laurea in Pubblicità con una tesi di marketing intorno al concetto di moda.Sono mamma e qui risiede la anima più vera!