Come usare il rosmarino in cucina: ricette e infusi
Tutte prima o poi abbiamo cercato di coltivare il rosmarino, per averlo sempre a disposizione. Infondo si tratta di una pianta sempre verde, robusta e per nulla delicata, bisogna solo avere l’accortezza di proteggerla dal gelo e di mantenerla irrigata durante la calura estiva. Chi, come me, ha una passione per il giardinaggio, sa bene che non è affatto difficile mantenerla in salute e che ci ripaga abbondantemente offrendoci i suoi aghi profumati, perfetti in cucina!
Ma, anche chi, preferisce raccoglierlo altrove o procurarselo al banco delle verdure e non ha mai provato a crescerlo, conosce il suo aroma pungente e rotondo, ideale per arricchire carni e pesci.
A casa mia non manca mai. Sarà perché l’ho sempre visto utilizzare dalle mani esperte di mia nonna e mia mamma, ma penso di potervi dare alcune dritte per inserirlo al meglio nelle ricette e non solo.
Scopriamo insieme tutte le svariate possibilità legate a questo arbusto!
Come usare il rosmarino in cucina: ricette e infusi
Come lavare e trattare il rosmarino
Iniziamo dalle basi: i rametti di rosmarino vanno sempre sciacquati sotto al getto freddo del rubinetto.
Sistemiamoli in un colino e rigiriamolo mentre l’acqua scende. Passiamolo tra i palmi per liberarlo da residui di polvere, terra o impurità e tamponiamolo con un panno asciutto o con la carta casa.
A questo punto, se il nostro ramo a più biforcazioni, separiamole ed eliminiamo la parte più spessa e legnosa.
Ora non ci resta che decidere se utilizzarlo intero tale e quale, oppure se prelevare solo gli aghi.
Nel primo caso, possiamo servircene non solo per aromatizzare, ma anche per decorare i nostri piatti, inserendolo in pentola durante o al termine della cottura, a seconda delle preferenze personali e dall’intensità che vogliamo ottenere.
Nel secondo caso, per isolare gli aghi, afferriamo il rametto tra l’indice e il pollice con una mano, con l’altra scorriamo le dita per staccarli ad uno ad uno. Ora, con un coltello ben affilato, tritiamoli finemente su un tagliere. Più riusciremo a “polverizzarli” più si fonderanno con le pietanze, senza intralciare la consumazione del piatto. Infatti, se ci fate caso, restano comunque piuttosto duri, anche da cotti, e poco gradevoli da masticare.
Vediamo ora quali sono i migliori accordi di gusto per le nostre papille!
Il rosmarino in cucina
Beh, il rosmarino è un po’ come il nero, va bene su tutto. Seriamente!
Iniziamo dal fatto che anche l’industria alimentare si è accorta delle sue potenzialità: tant’è che in commercio esistono svariate marche di cracker aromatizzati al rosmarino, per me è un déjà vu!
Mia mamma preparava un pane favoloso con gli aghi di rosmarino; era una chicca per il pranzo della domenica! Anche grissini, schiacciate, taralli sono spesso arricchiti con questa spezia.
È meraviglioso sui gnocchi e sulla pasta all’uovo, meglio se in bianco (ossia condita al burro o con un filo di olio) o al pomodoro per un tocco rustico.
Carne e pesce, ça va sans dire, trovano massima esaltazione con una punta di rosmarino: che siano alla griglia o rosolate in padella, si trasformano in piatti superlativi. Non a casa, nei vari mix di aromi confezionati, il rosmarino impera!
Anche il sapore dei formaggi viene magnificato dalla sua presenza. Ci bastano due cucchiaini di aghi tritati per regalare un gusto unico. Io lo aggiungo alla fonduta, ai bastoncini di mozzarella fritti, ma anche al formaggio fresco spalmabile per trasformarlo in una cremina da consumare con crudité di verdure.
E arriviamo agli ortaggi: famosissimo il suo utilizzo sulle patate al forno, ma non delude neppure sulle carote, sugli zucchini, sui peperoni, sui pomodori, sulle melanzane e via dicendo.
Concludiamo con un dessert. Sì, sì avete letto bene! Vi sarà già capitato di notare, tra i gusti di gelato della gelateria più innovativa della vostra città, il sorbetto al rosmarino! È un modo straordinario per godere di tutto il suo aroma, su una base freschissima al limone. E non è difficile prepararlo a casa, basta tritare finemente gli aghi e aggiungerne un cucchiaino quando realizziamo lo sciroppo.
Ma non finisce qui! Esistono anche alcuni usi alternativi davvero apprezzabili.
Usi alternativi del rosmarino
Possiamo preparare un olio aromatico a base di rosmarino. Non serve altro che scaldarlo (non superare i 40°) in un pentolino e lasciare una manciata di aghi secchi in infusione. Una volta freddo, trasferiamolo in un contenitore a chiusura ermetica e utilizziamo per condire qualsiasi ricetta.
Possiamo realizzare lo stesso olio aromatizzato, ma a freddo, semplicemente mettendo un rametto, preferibilmente secco, nell’olio.
A questo proposito vi lascio cosa dice il Dottor Fabio Bussacchini
“Esiste una pianta antiossidante per eccellenza? Certamente, è una pianta che ha il potere antiossidante più efficace che oggi si conosca! La maggior parte di noi ce l’ha già in casa oppure in giardino, tanto ch’è ritenuta quasi infestante: cresce ovunque. Sto parlando del ROSMARINO! Studi scientifici hanno dimostrato che anche semplicemente strofinando un rametto di rosmarino sulla carne, prima di cuocerla, si abbattono il 70% di tutti gli eventuali composti antinutrizionali che si possono formare durante la cottura. Una buona abitudine sarebbe quella di consumare il rosmarino crudo, cotto e tutte le volte che prepariamo qualche ricetta. L’ideale sarebbe metterne un rametto in un buon olio extravergine di oliva, oltre ad aromatizzarlo, lo arricchirà di estratti antiossidanti.”
Anche il burro si sposa magnificamente con questa pianta aromatica. Tritiamo finemente gli aghi, in questo caso freschi, trasferiamoli in una ciotolina in acciaio e ben pulita, aggiungiamo il burro e lavoriamolo a crema con un cucchiaio, sigilliamo con pellicola trasparente e mettiamo in frigo. Si conserva per circa un mese.
Ora proviamo sul pane caldo, sulla carne o sul pesce, sulle patate al cartoccio. Semplicemente divino!
E ancora: possiamo realizzare un sale al rosmarino. Mettiamo una manciata di sale grosso e un cucchiaio di rosmarino secco nel mixer da cucina, azioniamolo a scatti per amalgamare bene i due ingredienti, poi sistemiamo questa polvere magica in un barattolo di vetro, chiuso ermeticamente.
Facciamo riposare per un giorno e poi utilizziamolo come meglio crediamo.
Infine, con gli aghi di rosmarino possiamo preparare un infuso aromatico davvero delizioso e perfetto per scaldarci in inverno. Non solo, pare che l’acqua al rosmarino aiuti il cervello a mantenersi in salute.
L’ho letto qualche tempo fa in un articolo addirittura scientifico e mi si è accesa una lampadina.
Infuso e decotto
Mia nonna usava bere una tisana al rosmarino ogni sera prima di addormentarsi. Portava l’acqua a bollore, poi inseriva un rametto fresco. Lo lasciava in posa per cinque minuti circa, aggiungeva un cucchiaino di miele e la sorseggiava davanti al braciere. In effetti, è invecchiata benissimo, conservando una lucidità mentale invidiabile!
Dicono, poi, che il decotto di rosmarino rinforza i capelli favorendone la crescita. Per questo rimedio portiamo ad ebollizione in 250 ml di acqua. Raggiunto il bollore tuffiamo gli aghi di due rametti di rosmarino (fresco o secco) e proseguiamo la cottura, a fuoco basso, per 10 minuti. Poi spegniamo e lasciamo riposare per 15 minuti con un coperchio. Utilizziamolo tiepido per l’ultimo risciacquo dopo la doccia o il bagno. Anche frizionare il cuoio capelluto con un olio al rosmarino (ne bastano 2-3 gocce), effettuando movimenti circolari, aiuta a stimolare la crescita dei capelli, riattivando il microcircolo.
Per ultimo, ma non per importanza, è la preparazione dell’oleolito, da realizzare con i rametti fioriti. A tal proposito vi basterà cliccare QUI per scoprire la ricetta di mia nonna.
Per una corretta essiccazione delle erbe cliccare QUI
Vi saluto e come sempre vi do appuntamento sulla mia pagina Facebook – Rimedi naturali di mia Nonna