La calamarata è un particolare tipo di pasta di dimensioni piuttosto grandi, corrispondenti circa alla metà dei paccheri. A ben guardarla ricorda nell’aspetto i calamari, ed in effetti il nome del piatto deriva anche dal condimento: un sughetto di pesce che si intervalla con la pasta e sorprende ad ogni boccone. La ricetta è famosa ormai in tutta Italia e possiamo trovarla nei migliori ristoranti come nelle trattorie più in voga. È davvero strepitosa e non troppo complicata da preparare.
Il peperoncino fresco aggiunge un tocco piccantino irresistibile, sta a noi decidere se utilizzarlo con con senza semini, a seconda del risultato che vogliamo ottenere: più deciso se li conserviamo, più delicato se li eliminiamo dopo averlo affettato.
Essendo ricca ed invitante, è perfetta per il grande pranzo di Pasqua!
Una volta pronta e condita, la calamarata viene avvolta come una caramella in un doppio cartoccio, di carta da forno e si stagnola, che ne preserva il sapore e infornata per la cottura finale. In questo modo i sapori si amalgamano in maniera davvero perfetta.
Possiamo utilizzare i pomodorini ciliegini o la passata di pomodoro, in questo secondo caso, si formerà una cremina più corposa sul fondo. La scelta dipende molto dalle preferenze personali. Vediamo come procedere e cuciniamo insieme!
Mettiamoci al lavoro, si comincia!
Calamarata: ingredienti e preparazione
Per questa ricetta occorrono:
- 400 g di calamarata (pasta tipica campana)
- 650 g di calamari da pulire
- 1 spicchio di aglio
- 1 peperoncino fresco
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 450 g di pomodorini ciliegino interi in barattolo
- 50 ml di vino bianco
- q.b. di sale
- q.b. di pepe nero
- q.b. di olio extra vergine.
Con queste dosi otterremo 4 porzioni circa.
Il procedimento
Schiacciamo lo spicchio di aglio tra le mani per eliminare la camicia. Tritiamo il peperoncino e il prezzemolo..
Teniamo tutto a portata di mano e dedichiamoci ai calamari.
Sciacquiamoli bene sotto al getto del rubinetto, sistemiamoli sul tagliere e tiriamo il capo per “scollare” le parte interne. Eliminiamo gli occhi e e la bocca. Con uno spelucchino, togliamo la pelle e laviamoli una seconda volta.
Ora affettiamoli in anelli da 2 centimetri di spessore.
Pensiamo alla pasta. Mettiamo sul fornello una casseruola con abbondante acqua leggermente salata e portiamo a bollore.
Intanto, rosoliamo aglio, qualche gambo di prezzemolo e il peperoncino in una pentola con un giro di olio a fiamma allegra. Inseriamo i calamari e facciamoli dorare appena, quindi versiamo il vino e lasciamolo sfumare. A questo punto, togliamo l’aglio e i gambi di prezzemolo con una pinza alimentare e uniamo i pomodorini con il loro sugo. Rigiriamo con un mestolo di legno, saliamo e portiamo il fuoco al minimo. Proseguiamo a cuocere per una decina di minuti.
Tuffiamo la calamarata tenendo d’occhio l’orologio, dobbiamo scolarla a metà cottura.
Preleviamo un piccolo mestolo di acqua e aggiungiamolo nella pentola con il sugo, quindi incorporiamo la pasta (mezza cotta) e mescoliamo lasciando cuocere per un paio di minuti.
Preriscaldiamo il forno a 200° in modalità statica e prepariamo una pirofila.
Sul piano di lavoro, adagiamo un foglio di stagnola e ricopriamolo con la carta da forno. Mettiamo un mestolo di calamarata e richiudiamo avvolgendola come fosse una caramella.
Proseguiamo in questo modo per ottenere 4 cartocci, spostiamoli nel pirex e inforniamoli per 10 minuti.
Sforniamo e impiattiamo con una spolverata di prezzemolo tritato, gustiamoci il nostro piatto subito, caldo e fumante!
Auguri!
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