Ammorbidire il pane raffermo è un imperativo categorico per donne come noi, d’altri tempi, che disprezzano gli sprechi alimentari.
Lo acquistiamo in quantità, ma ne avanza sempre un po’ e con il tempo si indurisce tanto da diventare quasi pietra. Eppure esiste più di un metodo per riutilizzarlo.
Una volta scelto quello a noi più congeniale potremo servircene nuovamente e reinventarlo per ricettine sfiziose come panzanella o canederli, o per le classiche polpette della nonna che piacciono sempre a tutti.
Scopriamo insieme come procedere.
Ammorbidire il pane e mantenerlo morbido a lungo con la vaporiera
Chi tra noi ha una vaporiera è avvantaggiata. Con il suo ausilio, inoltre potremo mantenerlo morbido a lungo perché il pane si ammorbidisce molto lentamente rispetto agli altri che scopriremo e, di conseguenza, impiegherà più tempo a indurirsi nuovamente.
Se, però, non la possediamo, possiamo procedere con un cestello da inserire in una casseruola di acqua bollente.
Portiamo a bollore, poi togliamo (tegame o vaporiera) dal fornello. Inseriamo il pane duro nel cestello e chiudiamo con un coperchio. Aspettiamo 5/7 minuti, poi verifichiamo che sia morbido.
Nel forno tradizionale
Bagniamo il pane sotto al getto del rubinetto per 2 secondi, giusto per inumidirlo, senza bagnare la mollica. Inumidiamo solo la superficie.
Sistemiamolo in una teglia e inforniamolo a 200° per 5 minuti. Tornerà croccante in men che non si dica, ma consumiamolo subito perché non resterà morbido a lungo.
Ammorbidire il pane con il microonde
Se abbiamo poco tempo, facciamoci aiutare dal microonde. Ci permetterà di ottenere un pane piuttosto morbido, ma non del tutto perché induce l’evaporazione completa dell’acqua contenuta. Ciò comporta che il nostro pane risulterà soffice per una ventina di minuti al massimo, ma poi tornerà duro. Quindi ricorriamo a questo metodo solo in extremis.
Inumidiamo un foglio di carta casa, poi avvolgiamolo intorno al pane. Ora scaldiamolo alla massima potenza per una decina di secondi e verifichiamo che si sia ammorbidito, altrimenti ripetiamo l’operazione.
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