Le amarene sciroppate sono la classica ciliegina sulla torta. Aggiungono sapore a qualsiasi dessert, che sia un gelato allo yogurt o al fior di latte, un budino alla vaniglia, una panna cotta o un dolce casalingo, basta aggiungere queste chicche per aggiungere un tocco di golosità unica.
Quante volta abbiamo ceduto alla tentazione di acquistarle? Innumerevoli! Ma ora possiamo prepararle a casa nostra, controllando gli ingredienti e godendo di un prodotto sano e genuino, gustosissimo.
Approfittiamo dell’estate e facciamo un generoso raccolto, o una generosa spesa, e mettiamoci al lavoro. È semplicissimo, un po’ laborioso e lungo, ma facile facile!
Amarene sciroppate: ingredienti e preparazione
Per questa ricetta occorrono:
- 1 kg di amarene fresche
- 550 gr di zucchero semolato.
Con queste dosi otterremo 4 vasetti da 250 grammi.
Sterilizziamoli seguendo le indicazioni riportate a questo link.
Il procedimento
Controlliamo le amarene una ad una, puliamole con un canovaccio e scartiamo quelle troppo mature o troppo acerbe e quelle ammaccate. Al termine dell’operazione dobbiamo disporre di 1 kg di amarene praticamente perfette.
Stacchiamo il picciolo e togliamo il nocciolo, cercando di non rovinarle eccessivamente.
Sistemiamole in una ciotola, aggiungiamo lo zucchero, diamo una bella mescolata, poi lasciamole riposare per 24 ore. Di tanto in tanto, rigiriamole in modo da accelerare il rilascio del succo.
Trascorso questo tempo, filtriamolo in una casseruola e teniamo da parte le amarene.
Portiamolo a ebollizione e lasciamolo restringere fino a quando non compariranno delle bollicine. Riversiamolo allora sulle amarene e lasciamole riposare per altre 24 ore.
Riprendiamolo e filtriamolo una seconda volta, poi portiamolo a bollore nuovamente.
Intanto, invasiamo le amarene nei nostri vasetti sterili, poi ricopriamole con lo sciroppo bollente.
Avvitiamo bene i tappi.
Ora mettiamo i barattoli in una casseruola, avvolti in un canovaccio di modo che non sbattano tra loro. Uniamo acqua fino a sommergerli e accendiamo il fornello a fiamma dolce. A ebollizione raggiunta, lasciamo cuocere per una decina di minuti per pastorizzarli.
Spegniamo il fuoco e facciamo raffreddare completamente all’interno del tegame, poi riponiamoli in un luogo fresco e asciutto. Si conservano inalterati per 8 mesi, ma una volta aperti, riponiamoli in frigorifero e consumiamole nell’arco di una settimana.
Sono una bontà!
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