Sedano: proprietà e usi in erboristeria e in cucina

Dott. Maria Di Bianco Di Dott. Maria Di Bianco
6 Min

Il sedano è uno degli ortaggi più presenti nelle nostre cucina ed è davvero conosciuto da tutti.

È tra gli ingredienti principali del soffritto, ma può essere utilizzato in svariati modi e contiene non poche proprietà nutrizionali utilissime al nostro benessere.

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Scopriamole insieme!

Sedano: proprietà e usi

Sedano: le proprietà

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Pur essendo un ingrediente molto economico, il sedano possiede numerosissime virtù.

A fronte di un bassissimo apporto calorico (appena 20 calorie per 100 g), ci assicura un pieno di:

  • vitamine (soprattutto A e C),
  • sali minerali quali: potassio, ferro, fosforo, calcio, manganese,
  • folati,
  • flavonoidi.

Gli antiossidanti di cui è ricco ci permettono di contrastare l’attacco dei radicali liberi.

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Le fibre saziano senza appesantire e aiutano l’apparato digerente a lavorare perfettamente.

I minerali, in particolare il potassio di cui è ricco, ha funzioni diuretiche interessanti per sgonfiarci in presenza di ritenzione idrica.

Inoltre regola la pressione arteriosa e contrasta i picchi glicebmici, senza contare che funge da antinfiammatorio naturale.

Gli usi fitoterapici

Le proprietà antiossidanti del sedano lo rendono perfetto per tonificare la pelle e rinforzare i capelli, rendendoci luminose.

Per sfruttarlo al meglio, assumiamolo sotto forma di succo o di estratto fresco. Se possediamo una centrifuga o un estrattore, non dobbiamo fare altro che utilizzare i gambi freschi e meno legnosi e introdurli nell’elettrodomestico fino a trasformarli in un liquido verde brillante, uniforme e liscio.

Un bicchiere almeno al giorno, per un mese ci permetterà di migliorare il nostro aspetto e curare gli eventuali dolori reumatici lievi.

Diluito in acqua, il succo concentrato si rivela un ottimo collirio per occhi arrossati.

Con i semi di sesamo essiccati, possiamo preparare un infuso contro l’insonnia.

I benefici nutrizionali

  • Essendo ricco di sali minerali, è consigliabile inserire il sedano all’interno della propria dieta in carenza di ferro, potassio, sodio e calcio, con effetti benefici anche sul sistema nervoso.
  • Ha un’azione diuretica interessante per chi vuole contrastare i liquidi in eccesso e la cellulite.
  • Ha funzione digestiva e depurativa.
  • La vitamina K, inoltre, è utilissima per rinforzare le ossa e i denti.

Gli usi in cucina

Come anticipato, il sedano si consuma crudo, per il pinzimonio, in insalata, o cotto, per soffritti, brodi e zuppe. È considerato uno snack ipocalorico utilissimo a conferire senso di sazietà a chi deve seguire un regime alimentare dietetico.

Prima di utilizzarlo va pulito, eliminando il “piede” sul fondo e staccando le coste delicatamente.

Immergiamole immediatamente in acqua fredda per non farle deperire e annerire. Il cuore, la parte più interna, è dolce e croccante.

Una ricetta antispreco con il sedano

Non sprechiamo le foglie di sedano una volta ripuliti i gambi, contengono anch’esse gli stessi principi nutritivi già esplicitati.

Facciamole essiccare in forno a 50° gradi, con lo sportello aperto per 5 o 6 ore. Quando si presentano completamente disidratate, tritiamole nel mixer da cucina con il sale marino integrale. Oppure tritiamole prima e poi le mettiamo in friggitrice ad aria a 75 gradi per 45 minuti.

Riponiamo questo mix in un barattolo sterilizzato (qui le istruzioni per farlo correttamente) e utilizziamolo come insaporitore per le nostre ricette.

sedano

La botanica del sedano

Il sedano appartiene alla famiglia delle Ombrellifere come finocchio, prezzemolo e carota.

In botanica è conosciuto come Apium Graveolens L. e cresce spontaneamente in terreni umidi, ben concimati, ricchi humus, profondi e molto idratati.

Può essere piantata, si semina in inverno, tra gennaio e febbraio, si raccoglie in estate e in autunno, ma alle nostre latitudini, grazie alle coltivazioni in serra, è disponibile 365 giorni all’anno.

Le varietà più note sono:

  • sedano da coste, dolce, con radice fusiforme e ramificazioni diffuse, presenta fusti corti e foglie verdi chiaro; se trattato e privato della clorofilla, assume un colore chiaro quasi bianco. Queste operazioni non inficiano le proprietà nutrizionali, ma vengono attuate per garantire croccantezza e dolcezza e lo rendono perfetto per il consumo a crudo, grazie ad un sapore più delicato;
  • sedanina o sedano rosso, dal gusto più aspro, viene coltivato per le sue foglie, la parte destinata all’uso culinario;
  • sedano rapa: in questo caso, si consuma invece unicamente la radice che si presenta tonda e grinzosa. Nasconde una polpa tenera e aromatica.

sedano

Curiosità sul sedano

Il sedano è noto fin dal tempo degli antichi Greci, è addirittura presente nell’Odissea, tra le viole del giardino di Calipso come pianta ornamentale.

Teocrito e Anacreonte lo inseriscono tra le piante che come l’alloro, insigniscono di onori i vincitori, Plutarco, invece, lo lega ai riti funebri.

Nel Medioevo era già considerato un’erba officinale, utilizzata per curare la malinconia.

Fu solo nel XVII secolo che entrò nelle cucine. In Francia, l’agronomo di Luigi XIV°, il re Sole, lo inserisce in una ricetta a base di verdure e da lì in avanti, il suo successo prosegue fino ai nostri giorni.

Per tutte le informazioni su come essiccare le erbe basterà cliccare QUI

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Classe '91. Laureata con lode in Tecniche Erboristiche presso L'Università degli Studi di Salerno e specializzata in Scienze dell'Alimenti e della nutrizione Umana presso la Seconda Università di Napoli.