Zafferano: le proprietà, l’uso e l’oleolito dell’oro rosso!

Dott. Maria Di Bianco Di Dott. Maria Di Bianco
5 Min
Dried saffron spice and Saffron flower

Lo zafferano è una spezia apprezzata da sempre e molto utilizzata in cucina.

Si ricava dagli stigmi del fiore Crocus Sativus, una pianta erbacea nota fin dall’antichità

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Rientra tra gli ingredienti più pregiati di alcune ricette, ma possiede anche numerose proprietà benefiche per l’organismo.

Scopriamole insieme.

Zafferano

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Zafferano: le proprietà

Lo zafferano è una spezia molto preziosa, non solo per il suo sapore particolare, ma anche per le sue virtù.

Contiene carotenoidi, vitamina A, B1, B2 e una sostanza, chiamata safranale capace di sostenere positivamente il cervello, contrastando eventuali stati depressivi.

Protegge dall’invecchiamento cellulare, stimola la digestione e funge da anti-nausea, infatti è spesso presente nelle preparazioni erboristiche per combattere il mal d’auto.

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È un antispasmodico e un analgesico a livello neuronale, facilita, inoltre, il rilassamento muscolare.

Insomma, è una miniera di preziosi micronutrienti.

Gli utilizzi

Conferisce un aroma inconfondibile alle ricette e si accompagna divinamente con crostacei, frutti di mare, carni, salse di condimento, oltre che ovviamente con il riso.

Spesso viene utilizzato anche nella preparazione di alcuni liquori.

Le sue proprietà antiossidanti lo rendono importante anche nel mondo cosmetico, tant’è che alcune creme anti-age ne contengono una percentuale.

Possiamo preparare un oleolito fai da te molto efficace.

Ecco come procedere.

Oleolito allo zafferano

L’oleolito allo zafferano è una formulazione di origine indiana, molto preziosa per il nostro benessere e può essere impiegato sia per uso interno, come condimento delle ricette, sia per uso topico. È depurativo e rigenerante, ha proprietà schiarenti sulle macchie cutanee e antirughe se applicato sulla pelle secca del viso, previene la formazione delle doppie punte se impiegato sui capelli.

È molto costoso, perché la spezia in sé ha costi di raccolta e di mercato davvero elevati; possiamo prepararlo con il fai da te e conservarlo per trattamenti di rinnovamento cellulare da effettuare di tanto in tanto.

Per realizzarlo dobbiamo procurarci:

  • 3 g di stimmi di zafferano
  • 3 g di petali e stami essiccati (facoltativo)
  • 1 spruzzata di alcool puro al 90%
  • 250 ml di olio extra vergine di oliva bio

Spruzziamo un po’ di alcool sugli stimmi e sistemiamoli in un vasetto sterile. Inseriamo anche petali e stami, poi aggiungiamo l’olio d’oliva fino a sommergere il tutto.

Avvolgiamo il vasetto con la stagnola e sistemiamolo in una zona ben esposta ai raggi del sole. Il calore accelererà l’estrazione dei principi attivi benefici. Lasciamolo decantare per 2 settimana.

Trascorso questo tempo, filtriamo il tutto con un colino a maglie strette foderato con una garzina.

Strizziamo il tessuto per non sprecare neppure un millilitro del nostro preparato, poi trasferiamolo in un flaconcino dotato di contagocce.

Ecco pronto il nostro oleolito!

La botanica

Lo zafferano discende dalla famiglia delle Iradaceae e raggiunge un’altezza di 30 centimetri.

Originaria dell’Asia Minore, è coltivata anche alle nostre latitudini, soprattutto nell’Italia Centrale.

Si compone di una radice a bulbo, presenta foglie sottili simili a fili d’erba e fiori a forma di imbuto, dai petali violacei che sbocciano in autunno solo se l’estate è stata afosa. Si aprono al sorger del sole e si richiudono al tramonto. Nascondono ciascuno 3 stigmi rossi.

Vengono raccolti prima dell’alba e immediatamente sfiorati, tramite la separazione delle corolle. Successivamente, si procede con l’essiccazione al termine della quale vengono riposti in barattoli ermetici e conservati in luoghi asciutti e bui. Per ogni 100 stigmi si ottiene 1 grammo di zafferano. Ecco spiegato il suo elevato valore commerciale.

Curiosità

Il Cantico dei Cantici e l’Iliade la citano attribuendole doti afrodisiache. Nei miti greci rappresentava l’amore tra Krokos, un giovane mortale,e la ninfa Smilace con epilogo tragico.

Lui fu trasformato nella pianta dello zafferano, lei nel tasso, perché gli dei non approvavano il loro legame.

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Rimedi Naturali di Mia Nonna

 

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Classe '91. Laureata con lode in Tecniche Erboristiche presso L'Università degli Studi di Salerno e specializzata in Scienze dell'Alimenti e della nutrizione Umana presso la Seconda Università di Napoli.