Ippocastano: benefici e proprietà, usi, infusi e tisane

Dott. Maria Di Bianco Di Dott. Maria Di Bianco
5 Min

L’ippocastano è l’albero delle castagne matte! Non sono commestibili, è vero, ma la leggenda narra che se le conserviamo in tasca durante l’autunno e l’inverno, ci proteggeranno dal raffreddore.

Sarà vero? Tentar non nuoce!

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Di sicuro è vero che le foglie di questa pianta sono ricche di virtù e benefici per la nostra salute.

Scopriamole insieme.

Ippocastano: proprietà

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Le foglie di Ippocastano raggiungono l’apice del loro periodo balsamico a fine estate.

Sono ricche di flavonoidi, saponine, vitamine, glucosidi triterpenici. Scritto così forse non rende l’idea delle loro notevoli proprietà.

Allora ci basterà sapere che sono utilissime in caso di insufficienza venosa, soprattutto per quanto riguarda gli arti inferiori, per ritrovare leggerezza alle gambe, per tonificare i vasi sanguigni, per far riassorbire edemi e contusioni, per rinforzare i capillari, per sciogliere i ristagni di liquidi e la cellulite, ma non solo.

Riservano sorprese piacevoli anche se utilizzate sui capelli, per impacchi ristrutturanti.

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Vediamo nel dettaglio tutti i loro benefici.

Ippocastano: proprietà e usi

I benefici

L’ippocastano agisce da:

anticellulite: favorendo un buon flusso e deflusso del sangue, le foglie di ippocastano possono aiutare a combattere la cellulite grazie ad un miglioramento dei tessuti;

antiedemigeno: la composizione chimica delle saponine le rende idonee a ridurre il diametro dei vasi capillari, in modo da permettere un rapido riassorbimento degli edemi;

antinfiammatorio: sono in grado di combattere i dolori articolari, drenando le scorie presenti tra le cellule e agiscono anche da decongestionanti delle vie aeree;

flebotonico: dal momento che aiuta il passaggio del flusso sanguigno, agendo sulle pareti stesse delle vene, permette anche di migliorare il drenaggio linfatico, sgonfiando gli arti inferiori;

vasoprotettivo: rinforza le varici e contrasta le vene varicose e le emorroidi.

Raccogliamo allora le foglie direttamente dall’albero e facciamole seccare all’ombra, raggruppate in mazzetti e rivolte a testa in giù, rinchiuse dentro a carta non stampata e bucherellata.

Gli usi

Una volta raccolte e essiccate le foglie, possiamo preparare un infuso utilissimo per la nostra salute.

Portiamo a bollore 150 ml di acqua, spegniamo il fuoco e inseriamo 1 cucchiaio raso di ippocastano. Lasciamo decantare per 10 minuti, poi filtriamo il liquido.

A questo punto, possiamo sorseggiarlo per aiutare la circolazione venosa e combattere la ritenzione idrica, oppure possiamo servircene per uso esterno.

Come impacco capillare, va versato, una volta intiepidito, sulla nuca al termine del lavaggio: aiuterà i fusti a crescere sani e forti e fungerà da purificante del cuoio capelluto.

Come tonico, aiuta ad assorbire il sebo in eccesso sulle pelli grasse e acneiche.

Come suffumigio, permette di decongestionare il naso e liberare le vie respiratorie.

La botanica

I frutti dell’ippocastano sono inconfondibili! Non sarà difficile per noi riconoscere la pianta e raccogliere le sue foglie.

Appartiene alla famiglia delle Hippocastanaceae, è una pianta decidua che può raggiungere anche i 30 metri di altezza. Originaria del Caucaso e dei paesi Balcanici, è presente alle nostre latitudini.

Ha una chioma a forma piramidale, foglie opposte e palmate con un grosso picciolo, fiori irregolari raggruppati in pannocchie bianche, frutti a forma di capsula dura e spinosa, che racchiudono all’interno i loro semi, simili alle castagne, ma non commestibili.

Curiosità

L’ippocastano è un albero antico, tanto che presso i Greci era sacro a Giove.

Nel Medioevo era considerata una pianta ornamentale indispensabile per la sua ombra e veniva coltivato nei giardini dei palazzi nobiliari proprio come comfort per i residenti, soprattutto durante la canicola estiva.

I frutti venivano sfruttati per foraggiare i cavalli, ippos in greco, da qui il nome: castagno dei cavalli o ippocastano.

Fu solo nel XIX secolo che le sue foglie apparvero interessanti per scopi fitoterapici.

Dall’ippocastano ancora oggi si ricava erboristicamente un estratto utile a trattare emorroidi e insufficienza venosa.

Noi, con il fai da te, possiamo preparare il decotto descritto sopra, ugualmente valido per aiutarci a sconfiggere la pesantezza agli arti inferiori e a molto altro.

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Per tutte le informazioni su come essiccare le erbe basterà cliccare QUI

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Classe '91. Laureata con lode in Tecniche Erboristiche presso L'Università degli Studi di Salerno e specializzata in Scienze dell'Alimenti e della nutrizione Umana presso la Seconda Università di Napoli.