Fiori di Ibisco (carcadè): proprietà, benefici e usi

Dott. Maria Di Bianco Di Dott. Maria Di Bianco
5 Min
Hibiscus sabdariffa or roselle flower on tree

L’ibisco è un piccolo alberello originario dell’Asia e dell’Africa, ma presente anche alle nostre latitudini.

L’infuso che si ottiene dai suoi fiori è noto a tutti: delizioso, dissetante e ritemprante.

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Ma siete sicure di conoscere ogni sua proprietà? Scopriamole insieme!

Ibisco: proprietà

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Tutti i principi benefici dell’ibisco sono presenti nei calici dei suoi fiori, che contengono:

  • acido ascorbico, conosciuto come vitamina C,
  • polisaccaridi,
  • fitosteroli,
  • mucillagini,
  • tannini,
  • acido malico,
  • acido citrico,
  • acido ossalico,
  • acido ibiscinico.

Da queste caratteristiche principali si desume che le sue proprietà principali servono a potenziare il sistema immunitario. Aiuta quindi a combattere gli stati influenzali, il raffreddore, la tosse e il mal di gola, grazie all’alta concentrazione di vitamina C.

Ma non solo, essendo leggermente lassativo per la presenza di mucillagini, collabora a risolvere le problematiche relative all’intestino pigro e a regolarizzare la funzionalità del fegato.

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Ha anche potere lenitivo e astringente e può aiutare ad attenuare gli arrossamenti della pelle, mantenendola giovane e liscia.

Inoltre, collabora alla depurazione del sangue e allo smaltimento delle scorie alimentari e dei liquidi in eccesso, con funzione drenante sulla ritenzione idrica e sulla cellulite.

In cucina è utilizzato per la preparazione di bevande fredde e calde, marmellate e gelatine; ma ha anche un uso erboristico e topico.

Vediamo come possiamo trarre i massimi benefici da questo fiore meraviglioso.

Gli usi

I fiori di ibisco contengono la concentrazione massima dei loro benefici durante il periodo di maturazione della capsula, ossia quando si presentano carnosi e di un bel rosso intenso.

Devono seccare all’ombra e su di una apposita rete, una volta pronti, vanno riposti in recipienti di vetro sterili e chiusi ermeticamente.

Si presentano con piccoli filamenti di 2 centimetri, come raggrinziti e ritorti su loro stessi, di un colore rosso vivace.

Possono essere utilizzati per preparare un infuso delizioso e utilissimo per diversi scopi.

Si prepara versando 20 grammi circa di fiori essiccati in un litro di acqua bollente. Lasciamo riposare per 15 minuti, poi filtriamo.

Sorseggiamolo durante l’arco della giornata per alzare le difese immunitarie, per la regolarità intestinale, per aiutare i reni a smaltire i liquidi in eccesso, per alleggerire il lavoro del fegato, per depurare l’organismo, per abbassare la febbre, per curare i malanni da raffreddamento o semplicemente come prevenzione prima dell’arrivo dell’inverno.

Se vogliamo ottenere una splendida sfumatura rossa naturale sui capelli, possiamo preparare una tisana molto concentrata di ibisco. Servono 50 grammi in un litro di acqua da lasciare in infuso per 20 minuti almeno. Filtriamo e utilizziamo il liquido per l’ultimo risciacquo, dopo shampoo e balsamo.

La botanica

L’ ibisco, in gergo botanico Hibiscus sabdariffa, è un piccolo albero appartenente alla famiglia delle Malvacee. Proviene dalle zone tropicali dell’Asia e dell’Africa, ma è diffuso anche alle nostre latitudini.

Si presenta come un piccolo arbusto di 2 metri circa, con foglie alternate e lobate, fiori bianchi e gialli, con calice rosso vivo e carnoso e frutti succosi che maturano a settembre. È questo il periodo in cui raccoglierli per scopi erboristici.

Possiamo coltivarlo in vaso o in giardino se abitiamo in zone temperate.

Ecco come fare.

La coltivazione dell’Ibisco

Per coltivare l’ibisco e raccoglierlo direttamente a casa nostra, scegliamo bene dove sistemarlo: va esposto in pieno sole. In questo modo può resistere ad ogni clima.

Va piantato preferibilmente in primavera o in autunno, in un vaso di almeno 25 centimetri o in terra libera.

Si adatta a qualsiasi terreno, purché venga mantenuto ben irrigato e ben drenato. Va annaffiato soventemente, ogni volta che il terriccio risulta asciutto o secco.

Durante l’inverno è opportuno proteggerlo con un tessuto non tessuto, al riparo dalle correnti d’aria.

Sarebbe meglio portarlo in casa per garantirgli una temperatura mite e permettergli di mantenersi rigoglioso.

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Per tutte le informazioni su come essiccare le erbe basterà cliccare QUI

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Classe '91. Laureata con lode in Tecniche Erboristiche presso L'Università degli Studi di Salerno e specializzata in Scienze dell'Alimenti e della nutrizione Umana presso la Seconda Università di Napoli.