Impasto per pizza: come accelerare la lievitazione

Francesca Di Francesca
3 Min

Quando prepariamo in casa l’impasto per la pizza, sappiamo ancor prima di iniziare quanto lunghi saranno i tempi previsti per la lievitazione.

La maturazione, infatti, permette al lievito di fermentare; la fermentazione rilascia anidride carbonica, e l’anidride carbonica rende alveolata la nostra pasta.

Al termine del riposo, infatti, la nostra base risulta decisamente cresciuta, il suo volume è aumentato a dismisura. Quando la stendiamo, ci accorgiamo che è più malleabile e riusciamo a stenderla facilmente.

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Comunemente, quindi, il riposo è considerato condizione imprescindibile per un risultato appagante.

Ed in effetti lo è… ciò non toglie però che esistono dei trucchetti per accelerare il tutto e permettere al nostro panetto di crescere più velocemente, accorciando la nostra attesa.

Partiamo dal presupposto che per lievitare correttamente e rapidamente, l’impasto deve riposare ad una temperatura di circa 28°, in un ambiente umido.

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In mancanza di queste due condizioni, le tempistiche si allungano notevolmente. Se in estate, capita spesso di poter accorciare la nostra attesa, in questo periodo dell’anno è difficile individuare un luogo della casa che ci assicuri questi gradi interni.

O forse no!

Scopriamo insieme come fare.

Impasto per pizza: come accelerare la lievitazione

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Come accelerare la lievitazione dell’impasto per pizza

Possiamo accelerare la lievitazione dell’impasto della pizza nel forno!

Gli elettrodomestici più innovativi sono addirittura dotati di modalità apposite per garantire all’interno un ambiente protetto, privo di sbalzi di temperatura e con un’umidità ottimale.

Nei modelli meno recenti, però, è possibile creare le stesse condizioni adottando uno di questi trucchetti.

Il primo è per lo più noto: si tratta semplicemente di lasciare accesa la lucina interna. Il calore minimo che sviluppa è ideale per accorciare i tempi di riposo della nostra pasta.

Ma non è il solo.

Possiamo anche preriscaldare il forno al minimo (sotto ai 50°), spegnerlo e lasciarlo raffreddare appena di modo che la temperatura interna si abbassi leggermente. Ricordiamoci sempre che un caldo eccessivo blocca la fermentazione! Quando siamo intorno a 30°, allora possiamo inserire il nostro impasto e lasciarlo riposare. Raddoppierà il suo volume rapidamente.

E arriviamo all’ultimo metodo, quello del pentolino che ci assicura un ottimo grado di umidità e di calore. In un tegamino, facciamo scaldare dell’acqua senza portarla ad ebollizione. Poi sistemiamolo nel ripiano più basso del forno e su quello più alto introduciamo il recipiente con il nostro impasto.

Controlliamo da vicino la sua crescita e lavoriamolo subito non appena risulta ben cresciuto; se prolunghiamo il suo riposo troppo a lungo, risulterà difficile da lavorare e si seccherà.

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Amo scoprire e raccontare ciò che di bello la vita offre! Provengo da una formazione classica; mi sono laureata in Filosofia; ho conseguito una Specializzazione post-laurea in Pubblicità con una tesi di marketing intorno al concetto di moda.Sono mamma e qui risiede la anima più vera!