Sarde a beccafico alla palermitana: profumatissime

Francesca Di Francesca
4 Min

Le sarde a beccafico sono una ricetta palermitana davvero gustosa e sfiziosa.

Possiamo realizzarla anche con le acciughe, se preferiamo, il risultato non cambia molto e il procedimento è identico.

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Si tratta, in fondo, di una sorta di involtino di pesce, imbottito di un profumatissimo trito di pane, pinoli, olive, scorza di agrumi, tostato in un soffritto di cipolla.

Semplice da preparare, ha una resa elegante e raffinata e un sapore che conquista al primo assaggio.

Possiamo servirle come secondo piatto, accompagnato da un’insalata di stagione, leggera e fresca, che lascia esplodere il gusto di mare, arancia e limone: un tripudio della cucina mediterranea.

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Il vantaggio di questo piatto è che possiamo modularlo secondo le nostre preferenze per quanto riguarda la quantità degli aromi e dei profumi: se amiamo particolarmente sentire pinoli e uvetta, abbondiamo con le dosi; regoliamoci allo stesso modo anche per la scorza degli agrumi, ma ricordiamoci di verificare che siano biologici, per un pieno di salute.

Una volta pronte, se non finiscono, si conservano per un massimo di 2 giorni in frigorifero, ben protette dalla pellicola alimentare o in un contenitore a chiusura ermetica. Riscaldiamole, però, prima di servirle, sono deliziose tiepide o appena sfornate.

Che ne dite di cucinare insieme? Mettiamoci al lavoro, si comincia!

Sarde a beccafico alla palermitana: profumatissime

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Sarde a beccafico: ingredienti e preparazione

Per questa ricetta occorrono:

  • 20 sarde
  • 1 cipolla bianca
  • 60 g di pangrattato
  • 1 arancia
  • 1 limone
  • 1 manciata di uvetta
  • 1 manciata di pinoli
  • sale e pepe
  • olio extravergine d’oliva

per decorare

    • q.b. di arance
    • qualche foglia di alloro
    • olio extravergine d’oliva.

Il procedimento

Iniziamo subito a preparare la farcitura. Sbucciamo la cipolla e affettiamola finemente, quindi rosoliamola per due minuti in una padella antiaderente con un giro di olio.

Quando inizia a dorarsi, aggiungiamo un goccio di acqua per ammorbidirla, introduciamo pinoli e uvetta a piacere.

Lasciamo evaporare l’acqua e quando il fondo risulta ben asciutto, tostiamo il pangrattato, versandolo nella casseruola. Saliamo e pepiamo e aspettiamo pochi minuti, quindi togliamo dal fuoco. Grattugiamo la scorza di arancio o di limone, o di entrambi gli agrumi, poi spremiamoli e filtriamo il succo. Utilizziamo per inumidire il trito di pane. Rigiriamo con un cucchiaio fino ad ottenere un composto granuloso e piuttosto bagnato. Chiudiamo con un giro di olio e occupiamoci delle sarde.

Tagliamo la testa e apriamole. Eliminiamo le interiora e sfiliamo la lisca, mantenendo la coda.

Adagiamole su un piatto, con la pelle rivolta verso il basso. Mettiamo un cucchiaio di ripieno al centro e avvolgiamo ogni sardina per chiuderla, con la codina rivolta verso l’alto. Premiamo bene, adagiandole via via in una pirofila, spennellata con un filo di olio.

Affettiamo un arancia e infiliamo via via le fettine tra le sardine, poi uniamo anche le foglie di alloro.

Irroriamole con il succo d’arancia o di limone, per un sentore più asprigno e inforniamo per 15 minuti in modalità statica a 200°.

Sforniamo e portiamo in tavola!

Sono una bontà!

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

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Amo scoprire e raccontare ciò che di bello la vita offre! Provengo da una formazione classica; mi sono laureata in Filosofia; ho conseguito una Specializzazione post-laurea in Pubblicità con una tesi di marketing intorno al concetto di moda.Sono mamma e qui risiede la anima più vera!